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La Route 21 fa tappa a Bari: le emozioni delle Harley Davidson per i ragazzi con sindrome di Down

Promossa da Gian Piero Papasodero, vicepresidente dell’associazione Diversa-mente, è un tour in 33 città. Il sindaco Decaro: "Un percorso sociale e culturale molto importante per tutta la comunità"

Il cortile di Palazzo di Città a Bari è stato invaso questa mattina dal rombo delle Harley Davidson. Il sindaco Antonio Decaro ha accolto i partecipanti della tappa barese della “Route21 Chromosome on the Road”, l’iniziativa che richiama il mito americano della Route 66, scegliendo però di cambiarne il numero in 21, con riferimento al cromosoma in più della sindrome di Down.
Promossa da Gian Piero Papasodero, vicepresidente dell’associazione Diversa-mente, che in sella alla sua Harley Davidson condivide un percorso in giro per l’Italia con ragazzi con sindrome di Down, Route21 nasce nel 2015 come un viaggio di amici e nel tempo si trasforma in qualcosa di più grande, di più coinvolgente, in grado di toccare  non solo le città  ma soprattutto il cuore di quanti incrociano il suo cammino. Nel corso della staffetta i ragazzi si alternano, percorrendo le varie tappe del viaggio, per poi ritrovarsi tutti insieme alla partenza e all’arrivo del tour. Il viaggio in moto contribuisce a migliorarne le doti sociali e relazionali, lascia emergere le caratteristiche di ognuno, permette loro di stringere amicizie e rinsalda in loro un senso di appartenenza concreto.

“Questo tour - ha commentato il sindaco - rappresenta un percorso sociale e culturale molto importante per tutta la comunità, per porre attenzione sull’importanza della normalità della vita di questi ragazzi che, grazie a questa originale iniziativa, possono godere del piacere di viaggiare in sella a una motocicletta. La tappa barese, una delle 33 del tour che attraverserà tutto il Paese, consentirà a questi giovani così speciali di scoprire e ammirare le bellezze della nostra terra”.

Ad accogliere i partecipanti, accanto al sindaco, l’assessora al Welfare, il vicario generale dell’Arcidiocesi Bari-Bitonto don Enrico D’Abbicco e il gruppo dell’associazione culturale Bari Chapter con il dealer Antonio Amoruso e il direttore Antonello Bux.

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