Una bella immagine serena del piccolo Mattia Luconi, in maglietta blu, con uno splendido panorama delle colline della zona e un grande vaso di coccio con all’interno una pianta. È l’immagine a cui la mamma Silvia, il padre Tiziano, e tutti i familiari, hanno affidato l’ultimo saluto al bambino, 8 anni, nel manifesto funebre che ha annunciato i funerali del piccolo a Barbara (Ancona), nella chiesa di Santa Maria Assunta. I bambini con una rosa bianca in mano hanno dato l’ultimo saluto a Mattia, arrivato nel feretro bianco coperto di corone di fiori bianchi, che sono state deposte in quantità anche davanti all’altare della chiesa gremita di gente. L’arrivo del feretro è stato accolto da un silenzio irreale, tra le lacrime discrete dei presenti. Mattia era con la mamma Silvia, in quella maledetta sera del 15 settembre: in auto vennero travolti dalla piena del Nevola, Silvia era sopravvissuta mentre il bambino era stato trascinato via e il corpo era stato ritrovato 8 giorni dopo in un campo a Trecastelli. Lutto cittadino a Barbara, Castelleone di Suasa, in provincia di Ancona, e San Lorenzo in Campo (Pesaro Urbino) dove Mattia viveva con la madre. I Comuni hanno chiesto anche alle attività di osservare alcune ore di chiusura in particolare in corrispondenza delle esequie. Così ha fatto il bar CraCra allo Shopping Center di Barbara che ha chiuso alle 14: «Mattia quando era con il papà Tiziano - racconta con grande partecipazione al lutto Tina, la contitolare – venivano tutti i giorni qui a fare merenda. Mattia prendeva sempre la crostata, il suo dolce preferito, o la pizza: era un bambino, dolce, adorabile, lo amavamo tutti». Tra i messaggi di solidarietà alla famiglia di Mattia, nei necrologi, quelli del Comune di Barbara, dell’Associazione il Tintinnio, gli amici del Gruppo Pallonari di Santa Barbara ma anche, esprimendo il sentimento di insegnanti, collaboratori e bambini, l’Istituto Comprensivo «Binotti» di Pergola, che Mattia frequentava alla Primaria di San Lorenzo in Campo: «il tuo sorriso - scrive la scuola - rimarrà sempre nei nostri cuori».
Don Paolo: "Non avremmo voluto vivere questi drammi"
«Non avremmo voluto essere qui e vivere questi drammi che fanno parte dell’esistenza dell’uomo». Così don Paolo Montesi aprendo nella chiesa di Santa Maria Assunta di Barbara (Ancona) la celebrazione dei funerali. Tantissime le persone per testimoniare la loro vicinanza alla famiglia di Mattia, commosse ma con grande discrezione. «Chiediamo al Signore di vivere - ha detto il parroco – con un cuor solo e un’anima sola attorno ai familiari questa liturgia che celebriamo insieme perché il Signore ci aiuti a continuare a vivere con intensità la nostra esistenza terrena. Siamo qui per ringraziare per la vita di Mattia che è qui in mezzo a noi».
Il sindaco Pasqualini: "Giorno del silenzio"
«Mattia è il tuo ultimo scherzetto, ti sei nascosto da babbo, mamma, da tutti, dal paese...è solo un arrivederci». Con la voce rotta dal pianto, il sindaco di Barbara Riccardo Pasqualini ha parlato di Mattia: «Impossibile trovare le parole - ha ammesso - questo è il giorno del silenzio e del raccoglimento, della preghiera. Questo è solo un arrivederci, - ha aggiunto rivolgendosi a Mattia - prima o poi ti rincontreremo, ci farai tana». Il primo cittadino ha ribadito la vicinanza di tutta la comunità. «Quando avrete bisogno di una spalla per piangere o per consolarvi, - ha detto ai famigliari, tra i quali il padre Tiziano, la madre Silvia - ci saremo sempre. Mattia veglia per tutti noi, continua tirare bacetti, sarai sempre il nostro angoletto custode».
La maestra: "Manchi cucciolino"
Mancherà in particolare ai compagni di scuola, agli insegnanti e al personale della Primaria di San Lorenzo in Campo (Pesaro Urbino), il piccolo Mattia Luconi. Struggente la testimonianza della maestra in chiesa durante i funerali a Barbara (Ancona): «Manchi cucciolino come ti chiamavo io - ha ricordato tra la commozione generale - sarai nei nostri cuori, e in quelli di chi ha avuto la fortuna di conoscerti. La vita ti ha strappato ci mancherai, ti ricorderemo come un angoletto che sorridi e corri spensierato, ti salutiamo con il sorriso, promettendo che rimarremo sempre vicino ai tuoi genitori. Il pensiero ogni sera andrà a te bambino meraviglioso. Ora il tuo sorriso è in cielo come la stella più meravigliosa. Ciao Matti, ciao piccolino, un abbraccio forte da tutti noi». Un «tesorino dagli occhietti neri, - lo ha ricordato la maestra -, il suo sorriso valeva più di mille parole, ci hai fatto scoprire un mondo fatto di emozioni e silenzi, questo mondo ci è piaciuto e ci ha fatto conoscere la tua anima pura e innocente. Eri la mascotte della scuola, voluto bene da tutti. Ti piaceva correre e stare insieme ai compagni, andavi matto per i biscotti al cioccolato, una gioia stare con te. Faceva sentire bene, sentire la tua tenera manina. Manchi, ciao Matti, ciao piccolino...».