Domenica 28 Aprile 2024

Como, brigadiere uccide comandante in caserma: non voleva riammetterlo in servizio

 
 
Il brigadiere
 
 
 
 

Il luogotenente Doriano Furceri non voleva riammettere in servizio il brigadiere Antonio Milia, dopo la sospensione per motivi psichiatrici. Secondo quanto emerge da indiscrezioni in ambienti investigativi, sarebbe stata questa la causa scatenante, il motivo che ha portato il brigadiere ad avere una discussione con il superiore fino ad ucciderlo. Il dramma si è consumato ieri, quando Milia ha sparato e ucciso Doriano Furceri, comandante di origini palermitane della stazione di Asso, in provincia di Como, dove entrambi erano in servizio. Il militare si è barricato all’interno della struttura nel pomeriggio. Alcuni testimoni hanno riferito che il brigadiere che ha sparato al suo comandante per poi asserragliarsi in caserma, ha urlato: «l'ho ammazzato». In mattinata il comandante Furceri è stato trovato morto. Lo confermano all’ANSA gli investigatori che hanno fatto irruzione nella caserma e adesso sono a lavoro per capire i motivi del gesto del brigadiere che è uscito zoppicando dalla caserma. Un team del GIS ha effettuato l’intervento, con un’unità cinofila d’assalto, bloccando e disarmando il brigadiere Milia, il quale, prima di essere avvicinato, alla vista del cane, è riuscito a esplodere un colpo, ferendo in maniera non grave, al ginocchio, un operatore del GIS, subito soccorso dai sanitari già presenti sul posto.

Ostaggi liberi

Dopo una trattativa durata diverse ore dal negoziatore del Gis dell’Arma con il brigadiere Antonio Milia sono stati, inoltre, liberati gli ostaggi che si trovavano nella caserma in provincia di Como, dove per tutta la notte è rimasto asserragliato un brigadiere dopo aver sparato al comandante. Si tratta di una donna carabiniere, che ha trascorso la notte chiusa in una camerata, in sicurezza, e delle famiglie degli altri militari, che si trovavano negli alloggi di servizio, a distanza dall’assalitore.

Lo choc del brigadiere

«Si tratta di una persona a postissimo, mai ci saremmo aspettati una cosa del genere». Lo ha detto Giuseppe, un amico di Antonio Milia, nel piazzale fuori la caserma dei carabinieri di Asso (Como) dove il brigadiere si è barricato dopo aver sparato al comandante di stazione, Doriano Furceri. «Un altro suo amico è riuscito a parlargli al telefono ma Antonio gli ha solo detto che metteva giù perché era agitato», ha aggiunto l’uomo che lavora come autista dell’azienda del trasporto pubblico locale. «Ho provato a chiamarlo anch’io, ma il telefono squilla a vuoto», ha concluso.

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