Mercoledì 27 Novembre 2024

Odissea Humanity, l'ispezione di Soumahoro: “Governo opera nella più totale illegalità” VIDEO

 
 
 
 

«Il governo Meloni sta operando in un contesto di totale illegalità. Siamo in piena violazione dell’articolo 10 della nostra carta costituzionale che stabilisce che l’ordinamento politico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale maggiormente riconosciuto, vale a dire alla convenzione di Ginevra e alla Dichiarazione Universale di Diritti dell’Uomo». Non usa mezzi termini il parlamentare Aboubakr Souhmaoro, deputato della Camera di Verdi e Sinistra italiana, sul molo 25 del porto di Catania. Il secondo elemento che vorrei condividere con voi è che si tratta di un gioco tra chi riesce ad affermare la propria capacità di identificarsi politicamente attraverso la costruzione del nemico pubblico. Questo avviene sul corpo di neonati, donne e persone che hanno subito traumi di ogni genere, torture comprovate dai segni sui corpi. Si tratta di persone che hanno affrontato il calvario delle carceri libiche che sono nel corso di questi anni sono state finanziate dalla politica Italiana. Il terzo elemento è un appello al presidente della repubblica in quanto garante della nostra carta costituzionale. In un contesto democratico non si può permettere che la Presidente del Consiglio Meloni faccia questi utilizzo della carta costituzionale. Siamo stati qui abbiamo passato la notte con i naufraghi e abbiamo visto con i nostri occhi che mancavano mediatori linguistici e culturali. Quasi tutti i migranti non parlano nè l’italiano nè l’inglese. L’altro elemento è l’assenza della figura di uno psicologo o di una psicologa per sostenere chi ha affrontato un calvario e un inferno come quello che hanno sopportato i naufraghi. Abbiamo chiesto al direttore regionale della sanità e ci è stato detto che il loro era un intervento di emergenza e riguardava la verifica dello stato di salute sul piano fisico dei singoli. Quando sono andati via abbiamo visto quello che è successo: non c’erano ambulanze. È un contesto di illegalità totale e noi non staremo fermi di fronte ad una situazione del genere. Porteremo questa nostra posizione in in Europa perché a livello europeo non si può dire che i confini italiani sono confini europei fino a che non si parla di naufraghi. Chi sbarca in Italia sbarca in Europa. Il governo deve uscire dalle sue contraddizioni: o sta con Orban che è contro il regolamento di Dublino e contro la redistribuzione, o dall’altra parte il ministro Salvini, quando ha tempo di affacciarsi alla Camera, risponderà di essersi messo contro il sostegno della riforma del regolamento di Dublino. La nostra posizione è ferma e determinata. Riteniamo che chi ha governato in questi anni i processi migratori ha fatto da apripista alle dinamiche che testimoniamo oggi. Siamo di fronte ad una caccia alle streghe, gli ebrei ne sanno qualcosa, lo sanno anche i neri e lo sanno tutti coloro che oggi vengono discriminati. La colpa di questi naufraghi è quella di parlare un’altra lingua. La loro colpa è che hanno un diverso colore della pelle, la loro colpa è che oggi si è deciso di non parlare di bollette, ne di disoccupazione, ne del mezzogiorno, ma si è decisa l’arma di distrazione di massa da utilizzare: il corpo di esseri umani. È una vergogna».

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