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Papa Francesco ad Asti incontra la cugina e va a pranzo con lei: menù con agnolotti e il bonet

Al suo arrivo a Portacomaro papa Francesco ha salutato alcuni parenti, che si sono avvicinati alla Fiat 500 bianca su cui stava viaggiando. «Gli ho detto - ha spiegato la cugina Nella Bergoglio - che gli voglio tanto bene. E l’ho invitato a mangiare da me. Lui mi ha chiesto se cucino ancora». La donna aveva un ristorante a Peveragno (Cuneo) che ora è gestito dal figlio. Il papa le ha donato un rosario. Con un altro parente, Armando Bergoglio, 79 anni c'è stata una stretta di mano. Il bisnonno dell’uomo, nato nel 1850, era fratello del bisnonno del pontefice. «Non l’avevo mai visto di persona - ha raccontato - però una volta ci eravamo sentiti per telefono. Io sono l’ultimo della famiglia Bergoglio perché non ci sono altri parenti maschi con questo cognome. Ma sono ancora scapolo».

Ed è stato un menu tipicamente piemontese quello che Carla Rabezzana ha offerto a suo cugino Papa Francesco e ad altri parenti, nel pranzo per festeggiare i suoi 90 anni. Per antipasto: insalata russa. Poi i classici agnolotti del plin, chiamati così perché, per prepararli, la pasta deve essere pizzicata, «plin» in dialetto è appunto un pizzicotto. Per secondo arrosto con contorno di verdure. E per dolce il bonet (bunet), dolce tipico della tradizione piemontese nato nelle Langhe e nel Monferrato. E’ un dessert al cucchiaio a base di latte, uova, cacao, amaretti e liquore, solitamente rum. Bonet, in dialetto piemontese significa cappello e nell’antichità rappresentava il berretto da notte

«E' un momento importante ed emozionante per tutta la nostra comunità, perché questo è un viaggio nel segno della famiglia e delle radici. Un viaggio che riporta il Santo Padre nella sua terra d’origine. E il Piemonte è felice, onorato e orgoglioso di poter dire a Papa Francesco bentornato a casa». A dirlo il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con il vicepresidente Fabio Carosso e l’assessore Marco Gabusi nella giornata in cui il Papa arriva in visita a Portacomaro e Asti. «La venuta del Santo Padre è un evento straordinario che ha messo in campo tantissime energie e ha coinvolto moltissimi volontari - sottolinea Marco Gabusi assessore alla Protezione Civile della Regione Piemonte -. Solo ad Asti domenica mattina saranno in servizio oltre 300 volontari della Protezione Civile e un grazie particolare va anche a loro, che insieme a tutte le associazioni e alla pubblica sicurezza hanno dato un supporto fondamentale per rendere possibile questo momento e donarci una grande emozione».

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