Violenti temporali e venti di burrasca, con alberi caduti, tetti scoperchiati, fiumi esondati e mareggiate: ha confermato tutte le più fosche previsioni l'ondata di maltempo che ha investito gran parte dell’Italia e che ha messo a dura prova nove regioni. Da nord a sud le forze di soccorso hanno dovuto fare gli straordinari per mantenere in sicurezza strade e abitazioni.
Gravi danni soprattutto in Sardegna e Abruzzo, avvisate già da ieri dalla protezione civile con un’allerta rossa; ma se la sono vista brutta anche tante realtà in Campania e Toscana, dove peraltro i collegamenti aerei e marittimi sono subito andati in tilt. La chiusura dei parchi e l’invito delle autorità ad evitare quanto più possibile di uscire di casa non ha evitato incidenti, soprattutto per la caduta degli alberi: a Monselice, nel Padovano, una pianta di grosse dimensioni ha centrato una vettura ferendo in modo grave l’autista, salvato dall’intervento dei vigili del fuoco che lo hanno liberato dalle lamiere; in Sicilia tre persone sono rimaste ferite, seppure in modo lieve, dalla caduta di un fusto di grandi dimensioni sull'autostrada Catania-Messina che ha investito due auto; stesso copione a Telese Terme, nel Beneventano, dove un albero si è abbattuto su un’auto al cui interno non c'era fortunatamente nessuno. In Sardegna, dove nel giro di poche ore sono caduti più di 50 mm di acqua nel sud est della regione, tra le province più flagellate c'è Oristano, dove si sono registrati allagamenti e frane e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per pali della luce divelti, alberi sradicati e capannoni scoperchiati dal vento.
Sta migliorando la situazione a Bosa, che ha dovuto fare i conti con l’esondazione del fiume Temo, che ha messo in pericolo la parte bassa della città e il centro storico. Danni e alberi caduti anche nel Nuorese. In Abruzzo sorvegliato speciale il fiume Sangro per il superamento della soglia di allarme, ma occhi puntati anche anche sul bacino alto della Marsica e su quello dell’Aterno. In Toscana, nel Grossetano, sono rimasti isolati alcuni poderi tra Castellaccia e Ribolla, tra i comuni di Gavorrano e Roccastrada, dove sono esondati alcuni torrenti che hanno reso inagibili anche alcuni sottopassi. Fermi i traghetti per Isola del Giglio e Giannutri. Allerta rossa per tutta la giornata sulla costa ferrarese, interessata, insieme a quella di Ravenna, da mareggiate che hanno devastato i litorali. In Campania la Protezione Civile ha tratto in salvo due famiglie e i dipendenti di una piccola azienda rimasti bloccati in casa a Pellezzano (Salerno), dove, in località Cologna, è tracimato il fiume Irno. A Castellammare di Stabia è esondato il fiume Sarno e tre famiglie, con alcuni bambini, sono rimaste bloccate e salvate dalla Protezione civile. Vento a oltre 30 nodi a Capri, con collegamenti fuori uso. Traghetti fermi, per burrasca, anche tra Termoli e le Tremiti (Foggia). In Liguria il forte vento che dalla notte scorsa ha sferzato il centro e il levante ha raggiunto la media più alta: 124.2 km orari al Lago di Giacopiane nel Comune di Borzonasca (Genova), ma c'è stata anche una raffica che ha toccato 166.7 km/h. Giornata difficile anche a Venezia e dintorni, con oltre 100 tra interventi e richieste dovute da alberi pericolanti e danni da acqua. Emergenza anche a Roma dove il sindaco Gualtieri ha contato 28 episodi di criticità, tutti poi rientrati, dopo una notte in cui i vigili del fuoco hanno dovuto far fronte ad oltre 100 interventi. Ma è andata peggio a Fiumicino, sul litorale laziale, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza per le numerose abitazioni allagate dalla pioggia e dalle mareggiate. In affanno i voli: il forte vento di maestrale che ha investito il nord ovest della Sardegna con punte di 100 km/h ha impedito in mattinata l’atterraggio all’aeroporto di Alghero dei voli in arrivo da Roma e Milano, poi dirottati sullo scalo di Olbia Costa Smeralda.
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