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Reazioni Mondiali, Messi: "Duro colpo, ma argentini si fidino di noi". Stramaccioni nuovo "influencer"

«È un duro colpo per tutti: non ci aspettavamo di iniziare così, ma la nostra gente deve avere fiducia in questo gruppo, che è molto unito». Così il capitano dell’Argentina, Leo Messi, dopo la sconfitta con l’Arabia Saudita nella prima gara del girone C dei Mondiali di Qatar 2022. «E' ora - ha aggiunto - di essere più uniti che mai, per dimostrare che siamo veramente forti. Questo gruppo non perdeva da molto tempo, ma ora - ha concluso - bisogna pensare solo alla prossima gara con il Messico», in programma sabato 26 novembre, alle ore 20 italiane.

Mentre sulle televisioni argentine si consumava il dramma successivo alla inattesa sconfitta all’esordio di Qatar 2022 contro l’Arabia Saudita, nella mattinata italiana gli spettatori sintonizzati su Rai 2 scoprivano un nuovo «talento» di Andrea Stramaccioni. Al Lusail Stadium, la prima gara della terza giornata dei Mondiali d’autunno, che doveva essere una passerella per l'Argentina di Leo Messi, in rete su rigore dopo pochi minuti e poi invece ribaltata dall’Arabia Saudita, si è trasformata in una delle più incredibili sorprese della lunga storia della Coppa del Mondo di calcio.

In Argentina, le trasmissioni sportive e non sono state segnate dalle lacrime di disperazione per il passo falso dell’Albiceleste. E, come se non bastasse, nel resto del mondo, i siti hanno subito mandato in «rete» le immagini dei tifosi sauditi, di verde tutti vestiti, che prendevano in giro «La Pulce» imitando l’esultanza di Cr7.

In Italia, per la Rai, Argentina-Arabia Saudita l’hanno raccontata il telcronista Dario De Gennaro e appunto Stramaccioni, l’allenatore scelto dalla tv pubblica italiana come «seconda voce». Pochi minuti e l’hastag #Stramaccioni è "salito» in maniera inesorabile. Gli utenti dei social non si sono fatti sfuggire quanto Stramaccioni fosse «in partita», quasi come se stesse vivendo Argentina-Arabia Saudita su una delle due panchine.

Anzi, su quella dei sauditi, vista la conoscenza mostrata dal tecnico italiano della formazione che ha creato il primo vero shock di questo strano mondiale. «Spiegate a Stramaccioni che sta facendo la telecronaca per la Rai e non per Al Jazeera», uno degli ironici commenti twittati. «Ma come gasa Stramaccioni in telecronaca!» può essere invece la giusta sintesi di chi ha trovato irrestibili il ritmo e il tono di voce utilizzati dall’analista della Rai. E che quindi non vede l’ora di assistere a un’altra partita con il suo commento tecnico. Magari anche per un confronto con Lele Adani, altra «seconda voce» che tanto fa discutere sui social.

Proprio quello che è successo dopo il durissimo editoriale con cui la direttrice di Rai Sport, Alessandra De Stefano, lunedì sera, ha aperto «Il Circolo dei Mondiali», la trasmissione in onda su Rai 1 dopo la partita delle ore 20 italiane. «Questo Mondiale - ha sottolineato - non si sarebbe dovuto giocare o meglio non si doveva assegnare al Qatar, al quale è stato dato lo sport più bello del mondo calpestando i diritti umani, corrompendo, imbrogliando, grazie alla complicità dei signori del football, che glielo hanno venduto nel 2010». E allora perché la Rai trasmette le 64 partite di Qatar 2022? «Ci siamo a lungo interrogati ma poi abbiamo pensato che il Mondiale è di tutti e non di pochi privilegiati, così come i tanti eventi di sport che la Rai da sempre porta nelle nostre case, perché è questa la nobiltà del servizio pubblico»

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