Il boss della camorra Raffaele Imperiale, noto per la lunga latitanza a Dubai e per aver nascosto in casa due quadri di Van Gogh trafugati ad Amsterdam nel 2002, ha deciso di collaborare con la giustizia e con lui il braccio destro Bruno Carbone. Già questa mattina la Dda di Napoli ha depositato i primi cinque verbali, datati ottobre. Imperiale ha raccontato di essere stanco della lunga vita da latitante e di voler cambiare vita. Imperiale e Carbone sono esponenti di primo piano del clan camorristico Amato Pagano, noto anche come clan degli scissionisti.
I quadri che Imperiale nascondeva a Castellammare sono "La spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta", dipinto da Van Gogh nel 1882, e "Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen", realizzato tra il 1884 ed il 1885. Furono rubati nel 2002 perchè di piccole dimensioni e dunque facilmente trasportabili. I dipinti furono poi ritrovati dalla Guardia di Finanza nel 2016, avvolti in pezzi di stoffa, e successivamente restituiti all’Olanda. Il boss è stato per anni il maggior importatore di cocaina dell’Europa con contatti diretti con i cartelli colombiani. Da lui passavano tutte gli ordini non solo dei clan napoletani ma anche calabresi e siciliani.
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