Il calciatore del Genoa, Manolo Portanova, è stato condannato a 6 anni dal tribunale di Siena per violenza sessuale di gruppo in relazione agli abusi a una ragazza in un appartamento del centro storico. Il fatto avvenne la notte fra il 30 e il 31 maggio 2021. Condannato alla stessa pena anche lo zio del calciatore. Entrambi avevano scelto il rito abbreviato. Il terzo indagato, che invece ha optato per il rito ordinario, è stato rinviato a giudizio alla fine dell’udienza preliminare. «Avevamo fatto la scelta di rinvio a giudizio, una scelta prudente: ci aspettavamo questa decisione e riteniamo che il dibattimento sia la sede naturale dove si chiarirà la situazione». Così Antonio Voce, legale di Antonio Cappiello, rinviato a giudizio come da richiesta, per il processo ordinario fissato il 21 febbraio del 2023. Cappiello è il terzo indagato nel processo in cui il calciatore del Genoa, Manolo Portanova, è stato condannato a 6 anni dal tribunale di Siena per violenza sessuale di gruppo in relazione agli abusi a una ragazza in un appartamento del centro storico di Siena. «Non ci fa paura il dibattimento - aggiunge - anche se c'è ora una sentenza che ha il valore di un documento non quello di definitività che immagino sarà appellata. Sono due processi paralleli che andranno avanti per la loro strada. Il giudizio fatto oggi - conclude il legale - è sulla base delle carte, nel processo verranno sentiti i testimoni, acquisiti documenti. Speriamo di poter chiarire questa situazione».
Il calciatore: "Sono innocente"
«Che cosa devo dire? Sono innocente». Lo ha detto Manolo Portanova Manolo all’uscita del tribunale di Siena dopo la condanna a sei anni per violenza sessuale. Il giocatore del Genoa, difeso dall’avvocato Gabriele Bordoni, era accompagnato dal padre Daniele. Non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni.