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Papa Benedetto XVI in condizioni gravi, ma stabili: la Chiesa romana riunita in preghiera

l Cardinale Angelo De Donatis, Vicario Generale di Sua Santità per la Diocesi di Roma, ha invitato ad accompagnare il Papa emerito Benedetto XVI «nel momento della sofferenza e della prova, invocando il Signore perchè lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine».
"Accogliendo la richiesta di Papa Francesco al termine dell’udienza generale di ieri - prosegue De Donatis - invito tutte le comunità di Roma a unirsi in preghiera per Benedetto XVI, le cui condizioni di salute si sono aggravate, a motivo dell’avanzare dell’età».
Domani, 30 dicembre, alle 17.30 nella basilica di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma, sarà celebrata una Messa per Benedetto XVI presieduta dal Cardinale Vicario Angelo De Donatis

Il Papa emerito Benedetto XVI si trova in condizioni di salute gravi ma stabili. "La sua situazione non è cambiata rispetto a ieri», dicono all’ANSA fonti in contatto con l’ex monastero Mater Ecclesiae. Il Pontefice emerito ha trascorso la notte continuamente sotto il controllo dei medici e il monitoraggio proseguirà nelle prossime ore.

«Le comunità parrocchiali, le cappellanie, le religiose e i religiosi: tutti i fedeli della diocesi e tutti gli uomini e le donne di buona volontà che vivono in Roma, ricordando con gratitudine il tratto di strada percorso insieme al nostro vescovo emerito, lo accompagnano in questo momento di sofferenza e di prova, pregando il Signore perché 'lo consoli e lo sostenga in questa testimonianza di amore alla Chiesa fino alla fine, come ha chiesto questa mattina Papa Francesco», aggiunge la dichiarazione.

La Chiesa è in preghiera per Benedetto XVI e una messa è stata organizzata per domani, 30 dicembre, alle 17:30 nella Basilica di San Giovanni in Laterano, fa sapere la Sala Stampa della Santa Sede. All’appello di Papa Francesco di pregare per Joseph Ratzinger hanno risposto immediatamente le comunità ecclesiali da tutto il mondo. Innumerevoli i comunicati di partecipazione e i tweet delle Conferenze episcopali, dei capi delle diverse Chiese e di autorità civili.

E’ seguito costantemente dai medici il Papa Emerito Benedetto XVI che nei giorni precedenti il Natale ha iniziato ad accusare problemi respiratori, sono molto gravi, ma stabili e al momento sotto controllo. Nell’ex Monastero Mater Ecclesiae, all’interno delle mura vaticane, Joseph Ratzinger è assistito da monsignor Georg Gaenswein e dalle suore laiche, le quattro memores domini di Comunione e Liberazione, ormai dal 2 maggio 2013.

Nulla di ufficiale trapela in queste ore. Lo stesso Gaeswein, suo segretario particolare, ha sempre sottolineato che il Papa Emerito, 95enne, è lucido anche se - disse ormai anni fa - «è come una candela che si consuma lentamente». Gaeswein, informato tempestivamente del peggioramento della salute di Benedetto XVI, è rientrato in gran fretta in Vaticano da un periodo di congedo per le festività.

Le ultime foto che ritraggono il Papa Emerito risalgono al 1* dicembre scorso quando i due vincitori del Premio Ratzinger si erano recati al Mater Ecclesiae, dopo il riconoscimento che ogni anno la fondazione intitolata a Benedetto XVI conferisce a studiosi di teologia. Nelle immagini Ratzinger appare sempre più dimagrito e affaticato, e la voce sempre più flebile. In queste ore di apprensione e di attesa, aumentano le ipotesi su quello che accadrà dopo.

Nell’eventualità della sua morte l’unica certezza è che sarà Papa Francesco a decidere come si svolgeranno le esequie, molto probabilmente di Stato, da «Pontefice». E potrebbe essere lo stesso Bergoglio a presiedere la Liturgia (mentre per la morte di un Papa è il decano dei cardinali a farlo, ndr). Data la situazione senza precedenti, le procedure saranno stabilite ex novo, anche dal punto di vista della vestizione. Benedetto XVI, in questi quasi dieci anni da Emerito, non ha mai rinunciato alla veste bianca e quindi si potrebbe decidere di lasciare i paramenti pontifici.

Nella Costituzione apostolica «Universi Dominici Gregis» circa la vacanza della sede apostolica, in caso di morte del Pontefice, viene deciso che i cardinali stabiliscono «il giorno, l’ora e il modo, in cui la salma del defunto Pontefice sarà portata nella Basilica Vaticana, per essere esposta all’omaggio dei fedeli» e «predispongano tutto il necessario per le esequie del defunto Pontefice, che dovranno essere celebrate per nove giorni consecutivi».

Per Ratzinger verrebbe mutuato il rito e alcuni osservatori sostengono che il numero dei giorni di esposizione della salma saranno in numero inferiore. Restano anche da sapere quali siano le volontà dettate da Ratzinger. Nel 2020 il Papa Emerito indicò il luogo dove voleva essere sepolto: la tomba che fu di Giovanni Paolo II, nella cripta di San Pietro. Sepolcro rimasto libero dal momento della canonizzazione di Wojtyla, i cui resti sono stati trasferiti in una cappella vicino alla Pietà di Michelangelo.

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