I post su Vialli. Del Piero: "Mio capitano. Sempre. Ciao Luca". Mauro e gli ultimi 20 giorni
«Con le parole è difficile parlare di un uomo così: ho visto Gianluca 10 giorni fa a Londra ed era ormai in condizioni molto, molto critiche. E’ stato difficile avere una buona comunicazione. Ma, per 10' ogni 2 ore, riusciva a essere lucido e allora abbiamo parlato della Juve, della Sampdoria, della fondazione, abbiamo parlato di quello di cui parlavamo. Per fortuna sono andato a Londra per salutarlo, lui me lo aveva chiesto ed è stato molto importante per me». Così l'ex calciatore Massimo Mauro ricorda Gianluca Vialli, parlando al Tg1. «Gianluca era un uomo credibile e sapeva esercitare la leadership, il lavoro nella Nazionale assieme a Mancini lo testimonia - aggiunge - e non finirò mai di ringraziare il presidente della Figc per avergli concesso negli ultimi anni della propria vita questa esperienza straordinaria, che a Luca è servita tantissimo. Il pomeriggio che sono arrivato a Londra, svegliandosi, Luca mi chiese di fargli un massaggio e io ho preso il suo polpaccio e gliel'ho massaggiato, a quel punto mi ha guardato e mi ha detto: "nonostante le mie condizioni, tu non avevi questo muscoli quando giocavi", e ci siamo fatti una gran risata. Aveva capito in che condizioni si trovava, ma mi sembrava ugualmente sereno. Anche perché ha una famiglia straordinaria, due bimbe come Olivia e Sofia fantastiche, una moglie che è stata straordinaria accanto a lui in questi anni». «L'unica cosa che non è riuscito a fare è stato il presidente della Sampdoria, società alla quale voleva trasmettere tutto il proprio sapere calcistico», conclude.
Il post di Lippi
«Grande Luca, grande amico, rimarrai scolpito nel nostro cuore, non ti dimenticherò mai... GRAZIE MIO CAPITANO...». E’ il post con il quale Marcello Lippi, che allenò Vialli alla Juventus, ricorda su Instagram l’ex bianconero morto oggi.
Quante reazioni
Il mondo del calcio è ancora una volta in lacrime. Per le partite del fine settimana è stato deciso il minuto di silenzio, la Samp giocherà col lutto al braccio, ma a portarlo idealmente sono tutte le altre squadre e non solo quelle italiane. La notizia della morte, arrivata da Londra, ha fatto rapidamente il giro dei media europei e non soli, con prime pagine internet de l’Equipe, The Guardian e El Mundo, ma richiami anche sul sito Cnn. Un minuto di silenzio prima dell’allenamento anche dal Chelsea. Messaggi di cordoglio si sono susseguiti, coinvolgendo anche il mondo politico. Per il presidente della Fifa, Gianni INFANTINO, «il calcio perde uno dei sorrisi più belli e positivamente contagiosi. Quello di Vialli era il sorriso di chi ha vinto, trascinando nella propria felicità i piccoli che stavano diventando grandi». Gli fa eco il numero 1 dello sport italiano. Giovanni MALAGÒ. «Lo sport e il calcio hanno perso un campione, ma soprattutto un uomo tutto d’un pezzo. Ricordo nel 2006 quando portò la bandiera olimpica nella cerimonia di chiusura dei Giochi di Torino». «Quello che ha fatto per la maglia azzurra non sarà mai dimenticato», aggiunge il presidente della Figc, Gabriele GRAVINA. «Sono profondamente addolorato - aggiunge - ho sperato fino all’ultimo che riuscisse a compiere un altro miracolo, non sarà mai dimenticato. Era una splendida persona». Lo hanno ricordano anche la Samp, la Cremonese e la Juventus, ma anche tanti ex compagni, come Roberto BAGGIO che ha sottolineato come sia «difficile accettare e comprendere il mistero della vita. Soprattutto quando vieni strappato all’affetto dei cari così giovane e così presto. Caro Gianluca, auguro al tuo viaggio celeste di essere avvolto dalla luce tranquilla per il tuo eterno riposo». «Nostro capitano, mio capitano. Sempre. Ciao Luca», ha aggiunto Alex DEL PIERO, bandiera della Juventus, mentre Ciro IMMOBILE, centravanti della Lazio e della Nazionale campione d’Europa confessa che gli «sarebbe piaciuto parlare ancora una volta» con lui. «In ogni tua parola, in ogni tuo discorso - dice c'era tutto quello di cui avevo bisogno, come se mi conoscessi da una vita». Leonardo SPINAZZOLA, sui social, ha postato il video in cui Vialli legge il discorso di Roosevelt, mentre la Nazionale è a tavola, peraltro commuovendosi. L’ex attaccante è stato ricordato anche da Max Allegri, che ha parlato anche di Castano, definendoli «due giocatori e uomini che hanno dato al calcio, alla Juve e sono entrati nella storia del club e della Nazionale». «Avevi sempre una parola di conforto per tutti, anche quando eri tu ad averne bisogno più di qualunque altro. Mi hai fatto emozionare e piangere molte volte», è il ricordo di Marco VERRATTI. Gianfranco ZOLA ricorda che «abbiamo vinto tante partite e condiviso alcuni dei momenti più belli delle nostre vite. Per amore del nostro pallone ci siamo qualche volta scontrati. Senza sconti ma sempre con il massimo rispetto. Perché, in fondo, siamo sempre stati noi stessi: due ragazzi italiani e un pallone». «Non è semplice trovare le parole in questo momento. Sei stato un gigante, così in campo come nella vita. Hai lottato fino alla fine a testa alta con una dignità unica», aggiunge Gigi BUFFON. E David BECKHAM lo definisce «un vero gentleman dal cuore più grande». Non poteva mancare il saluto dell’amico-rivale Totò SCHILLACI. «Non ci sono parole per descrivere questo momento. L’unica cosa è trovare nel tempo ricordi e legami che non può portare via nessuno, nemmeno la morte», scrive l’ex centravanti sui social. Cordoglio anche nel mondo politico: Giorgia MELONI dice che "non dimenticheremo i tuoi i gol, le tue leggendarie rovesciate, la gioia e l’emozione che hai regalato all’intera nazione in quell'abbraccio con Mancini dopo la vittoria all’Europeo. Ma non dimenticheremo soprattutto l’uomo». «Sorrisi, gioie e tanti gol, questo era e resta per tutti noi Gianluca Vialli», il ricordo di Ignazio LA RUSSA.