Martedì 26 Novembre 2024

L'addio a Vialli, Mancini: "Perdo un fratello, speravo in un miracolo"

Head of the Italian team delegation Gianluca Vialli (R), and Italy’s head coach Roberto Mancini (L) during the Uefa Nation League soccer match Italy vs Hungary at l’Orogel Stadium Dino Manuzzi, Cesena, Italy, 7 June 2022.ANSA/DAVIDE GENNARI
 
 
 
 
L’abbraccio di Mancini e Vialli
 

«E' una grande perdita, per me, per la sua famiglia prima di tutto e per tutto il calcio italiano. Perdo un fratello, speravo in un miracolo». Roberto Mancini esprime il suo dolore il giorno dopo la morte del suo "gemello" Vialli in una intervista realizzata e diffusa dalla Figc. «Ci siamo visti, abbiamo parlato, scherzato, lui era sempre di buon umore e questo un po' mi risolleva - racconta il ct azzurro -. Il nostro rapporto è stato di grande rispetto, amore, amicizia. Luca era gioia e va ricordato così». «Abbiamo vissuto quasi tutta la nostra vita assieme, il nostro è stato un legame stretto, un legame che possono avere due fratelli». Il ct della nazionale, Roberto Mancini, ricorda così Gianluca Vialli in una intervista prodotta e diffusa dalla Figc. «Due persone - continua Mancini - che poi a un certo punto nella loro vita si sono separate perché calcisticamente ci siamo divisi però quando si è amici si è amici per sempre. Luca per me era questo, il nostro rapporto è sempre stato di grande rispetto, affetto, amore, amicizia». In una videointervista prodotta dalla Federcalcio, il ct della Nazionale Roberto Mancini sottolinea il ruolo avuto da Gianluca Vialli nel suo lavoro con la rappresentativa azzurra. «Luca in questo è stato molto bravo, ha fatto capire veramente ai ragazzi, soprattutto ai più giovani, il valore della maglia della Nazionale, quello che si deve fare, dove si poteva arrivare. E' stata una persona veramente di grande valore per noi - ricorda - soprattutto quando parlava ai ragazzi: gli piaceva, e ai ragazzi piaceva ascoltarlo. Erano momenti molto belli e importanti».

La madre di Mancini: "E' stato un figlio per me"

«Gianluca è stato per me come un figlio, ovviamente senza nulla togliere alla sua mamma che in questo momento tanto sta soffrendo": a dirlo all’ANSA è Marianna Puolo, la madre del commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, ricordando Vialli, scomparso ieri all’età di 58 anni. «Tutti sanno del forte legame che ha sempre unito mio figlio a Gianluca, il dolore che abbiamo dentro è immenso e non oso immaginare quello che stanno provando i suoi familiari», aggiunge Marianna. «Gianluca l’abbiamo seguito assieme a Roberto dai tempi della Sampdoria, l’abbiamo visto praticamente crescere, in questo momento è anche difficile trovare le parole», racconta ancora la mamma di Mancini. «Siamo tutti addolorati, è davvero un momento difficile. Mio figlio in poco tempo ha perso Gianluca, Sinisa (Mihajlovic, ndr) e un caro amico d’infanzia», conclude Marianna. Ieri, appena appresa la notizia della scomparsa di Vialli, anche Stefania Mancini, la sorella del ct, aveva salutato Gianluca con un post su Facebook: «Addio grande Uomo e Campione ci mancherai».

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