Due studenti presi a calci e pugni a Firenze davanti al loro liceo, il Michelangiolo, da un gruppo di sei giovani poi identificati dalla Digos come appartenenti al movimento giovanile di destra Azione studentesca, di cui tre maggiorenni e tre minorenni, tutti estranei alla scuola. "Un’aggressione squadrista intollerabile", l’ha definita il sindaco Dario Nardella tra i primi a commentare quanto accaduto stamani in via della Colonna, di fronte allo storico liceo fiorentino, prima dell’inizio delle lezioni, sotto gli occhi impauriti e increduli degli altri studenti. Dagli accertamenti della polizia all’origine di tutto ci sarebbe stato un volantinaggio dei giovani di Azione studentesca: ne è scaturito un alterco con alcuni studenti del Collettivo di sinistra. Poi dalle parole si è passati alle mani. Un video ritrae l'aggressione ai due ragazzi del Michelangiolo, uno dei quali colpito con calci anche mentre è a terra. A interrompere la violenza una docente che chiede di chiamare le forze dell’ordine. Poi il gruppo si allontana e nel video si uno dei ragazzi che urla «fascisti» al loro indirizzo. Immagini violente, anche pubblicate sul web, condannate dal centrosinistra, da Ivi fino al Pd che annuncia interrogazioni sull'episodio. Fratelli di Italia di Firenze in una nota condanna la violenza ma chiede anche «chiarezza sull'episodio con la corretta ricostruzione dei fatti». Fratoianni e parlamentari di Pd e Iv chiedono anche che la premier Giorgia Meloni condanni l’accaduto. A scuola intanto arriva la Digos, chiamata dalla preside Rita Gaeta. «Mi hanno spiegato - il racconto della dirigente - che nostri studenti sono stati aggrediti. Sarebbero coinvolte persone estranee alla scuola. E l’insegnante è intervenuta vedendo cosa stava accadendo». Da quanto spiegato dalla dirigente ad essere aggrediti due studenti che fanno parte del Collettivo di sinistra Sum del liceo. Sulla base del video e di alcune testimonianze la questura ricostruisce quando accaduto e identifica sei giovani coinvolti nell’aggressione ai due studenti del liceo Michelangiolo come «appartenenti ad Azione studentesca». All’origine appunto il volantinaggio per il quale i sei, nati tra il 2002 e il 2007, potrebbero essere segnalati per il reato di manifestazione non preavvisata, e anche di lesioni personali qualora vi siano i presupposti come la querela da parte delle vittime, e di violenza privata. Tutto sarà all’attenzione dell’autorità giudiziaria a cui la polizia trasmetterà gli atti. Nel pomeriggio Nardella si è anche recato al Michelangiolo, per incontrare gli studenti: «Se dovesse essere confermata un’aggressione a sfondo politico - le sue parole - ci troveremmo davanti a qualcosa che dà il segno di un clima che non è accettabile per nessuna ragione. Ci aspettiamo una condanna unanime da parte di tutte le forze politiche, anche della destra, perché un conto è la libertà di espressione e altra cosa è la violenza, che è intollerabile. Come sindaco chiedo che si faccia chiarezza, non solo sulla dinamica in sé ma anche sulla dinamica politica che ha portato a un’aggressione del genere».