I cantanti Fedez e Sfera Ebbasta saranno ascoltati venerdì prossimo come testimoni, su richiesta della procura di Ancona, nel processo bis per la strage davanti al 'Lanterna Azzurra Clubbing' di Corinaldo, nelle Marche, dove nella notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018 morirono schiacciati dalla folla che usciva dal locale 5 adolescenti e una giovane mamma. Circa 200 persone rimasero ferite.
E’ quanto è emerso al termine dell’udienza di ieri. Gli avvocati delle parti civili hanno fatto presente che vogliono che i due rapper siano ascoltati in aula e che si opporranno all’eventuale acquisizione delle loro testimonianze. Fedez si era esibito nello stesso locale il 27 febbraio 2016 e in un’intervista rilasciata al "Fatto Quotidiano" dopo la strage disse, riferendosi a Sfera Ebbasta, che «non può più andare in un posto del genere», pur scagionandolo da ogni responsabilità per il fatto che quella notte era atteso a Corinaldo da circa 1.500 persone, la maggior parte adolescenti, molti di più della capienza massima del locale. «In sala potevano essere presenti al massimo 255 persone», ha detto davanti al giudice monocratico Francesca Pizii, Costanza Di Perna, consulente della procura, che nella sua perizia ha evidenziato una difformità di valori della portata dell’aria all’interno del locale rispetto a quanto certificato dai gestori della discoteca. Il processo bis riguarda proprio il rispetto delle norme di sicurezza all’interno del 'Lanterna Azzurra Clubbing' e il corretto rilascio delle autorizzazioni di pubblico spettacolo.
I sei componenti della commissione comunale di vigilanza, tra i quali l’allora sindaco di Corinaldo, Matteo Principi, due consulenti e uno dei soci della società Magic, che aveva in gestione il locale, sono accusati a vario titolo di cooperazione in omicidio colposo plurimo, lesioni, disastro colposo, falso ideologico e apertura abusiva di un locale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia