Si è tenuta oggi un incontro al Mit tra Matteo Salvini e i presidenti di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Sul tavolo il dossier Ponte sullo Stretto. "Ho incontrato a Roma, presso il Ministero per le Infrastrutture e i trasporti, il ministro Matteo Salvini. In una prima parte della riunione - alla quale ha partecipato anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani - abbiamo parlato delle tematiche relative alla realizzazione del Ponte sullo Stretto e del decreto che oggi andrà in Consiglio dei ministri". E' quanto afferma in una nota il presidente della Regione Roberto Occhiuto. "Successivamente - anche insieme al professor Mauro Dolce - ho sottoposto al ministro Salvini alcune priorità infrastrutturali della Regione Calabria. Il Ponte sullo Stretto sarà una grande occasione per il Sud del Paese e un grande attrattore di investimenti infrastrutturali, ma occorrerà - ha evidenziato il presidente della Regione - parallelamente lavorare per sviluppare al meglio le opere complementari indispensabili per raggiungerlo agevolmente. Durante l’incontro odierno ho evidenziato l’urgenza di realizzare una variante di circa 26 km dell’autostrada A2, nel tratto tra Cosenza e Altilia. L’Anas ha già avviato uno studio preliminare, che prevede lotti funzionali per l’avanzamento dell’opera. Servono dunque stanziamenti da parte del governo nazionale per iniziare i lavori. In tutto occorrono 2,6 miliardi di euro: 400 sono già nelle disponibilità di Anas, sarebbero dunque necessari altri 2,2 miliardi - da reperire nell’Accordo di programma con Anas - per poter procedere alla realizzazione dell’opera. Con il ministro Salvini ho parlato anche della Strada Statale 106. Nella scorsa legge di bilancio l’esecutivo ha stanziato 3 miliardi di euro, per la tratta da Sibari a Catanzaro Lido. Occorre adesso avere dei nuovi finanziamenti per il completamento della parte Nord della Ss Jonica e per proseguire a Sud, fino a Reggio Calabria. Ho chiesto, inoltre, al ministro di velocizzare l’impiego delle risorse per alcuni tratti della SS106, per i quali c’è già la progettazione definitiva. Il ministro mi ha assicurato che entro il 31 marzo Anas bandirà il segmento della Strada Statale 106 tra Cutro e Catanzaro. Ringrazio Matteo Salvini per la disponibilità e per l’attenzione offerta".
Oggi l'ok al decreto: ecco cosa prevede (di Lucio D'Amico)
Il vicepremier Matteo Salvini ha rispettato i tempi. Il decreto legge «per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente» sarà oggi all’esame del Consiglio dei ministri. Un decreto per accelerare le procedure di rivitalizzazione della società Stretto di Messina (che quasi dieci anni fa fu posta in liquidazione) e per arrivare, entro il 2024, alla progettazione esecutiva e all’apertura dei cantieri del Ponte e delle opere ad esso collegate. Come primo passo, dopo l’approvazione del decreto, ci sarà la nomina del commissario della “Stretto Spa”, che dovrebbe essere il direttore generale e amministratore delegato di Anas, Alessandro Isi, al posto dell’attuale commissario liquidatore Vincenzo Fortunato. Nello stesso tempo, si procederà alla scelta dei componenti del nuovo Consiglio di amministrazione della “Stretto”. Saranno cinque, dei quali due designati dal ministero dell’Economia, d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ricopriranno rispettivamente la carica di presidente e di amministratore delegato. Altri due consiglieri di amministrazione spetteranno alle Regioni azioniste della società, cioè la Calabria e la Regione siciliana. Il quinto componente verrà indicato dai due soci della vecchia maggioranza, l’Anas che finora ha detenuto oltre l’ottanta per cento di quote e da Rfi, che ha il 13 per cento. Bisognerà nominare anche il Collegio sindacale, composto da cinque membri, di cui tre effettivi e due supplenti. Nel decreto si prevede anche la possibilità di nomina di un commissario straordinario, con i poteri sostitutivi in caso di inadempienze da parte della società. Il ministro Salvini ha riservato per sé il compito della «vigilanza sull'attività della società», trattandosi di una scelta dalla fortissima valenza politica, oltre che infrastrutturale e, dunque, compete al Governo dare «indirizzi idonei a garantire che sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative sia esercitata una influenza determinante da parte del medesimo Ministero». Per queste funzioni, «il Mit si avvale della Struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza». La Struttura tecnica di missione è guidata dall’ex dirigente del Dipartimento Infrastrutture della Regione Veneto, Elisabetta Pellegrini. Sarà lei il braccio operativo del ministro Salvini sul fronte del Ponte. C’è una data precisa che riguarda l’aggiornamento del progetto esecutivo: dovrà essere pronto e approvato «entro il 31 luglio 2024». Ci sono poco più di 14 mesi a disposizione. Il decreto che approda in Cdm contiene sette articoli, ridisegnando la stessa “governance” della società Stretto. La novità più significativa è proprio nella distribuzione delle quote azionarie: la maggioranza (non meno del 51 per cento) passerà al ministero dell’Economia «che esercita i diritti dell’azionista d’intesa con il ministero delle Infrastrutture». Il decreto sancisce anche la durata della concessione dell’opera, che avrà una durata di trent'anni «decorrenti dall'entrata in esercizio dell'opera». E, inoltre, sottolinea un passaggio significativo: «Dalla data di revoca dello stato di liquidazione della “Stretto di Messina Spa”, riprende, senza soluzione di continuità, la concessione affidata alla medesima, avente ad oggetto la realizzazione e gestione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente, comprensiva dell'opera di attraversamento e delle relative opere a terra».