"Il vero colpevole sono io." Michele Misseri, in una lettera a Telenorba, proclama nuovamente la propria colpevolezza a oltre dodici anni di distanza. Afferma di aver ucciso la nipote Sarah Scazzi ad Avetrana nell'agosto 2010, sostenendo l'innocenza di sua figlia Sabrina e di sua moglie Cosima Serrano. Lo riferisce il Corriere della Sera.
Ma è colpevole di occultamento del cadavere
La verità processuale, però, confermata anche in Cassazione, ha stabilito il contrario: Misseri è stato riconosciuto colpevole di occultamento del cadavere, mentre mamma e figlia sono state dichiarate autrici del delitto.
Nonostante ciò, lo zio di Avetrana insiste sulla sua colpevolezza, anche dopo aver ottenuto uno sconto di pena. L'avvocato difensore Luca La Tanza afferma che questa non è la prima lettera scritta da Misseri, che ha spesso contattato altre persone, incluso lo stesso avvocato, Sabrina e Cosima, attualmente detenute a Taranto. Misseri è molto addolorato per la situazione delle sue familiari e promette di lottare per loro una volta uscito dal carcere.
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