Quattro cadaveri, due uomini e due donne, sono stati trovati nel primo pomeriggio di oggi all’interno di una abitazione privata, di proprietà del medico Carlo Vicentini, aquilano, urologo da poco in pensione, ex primario all’ospedale di Teramo. A quanto è stato possibile ricostruire dalle prime informazioni, l’ipotesi più accreditata è quella di omicidio-suicidio. I corpi sono del medico, di sua moglie e dei suoi due figli. Sul posto la Polizia, i carabinieri e il magistrato di turno, Guido Cocco. Uno dei due figli del medico era affetto da una grave disabilità. A quanto sembra, l’episodio può risalire all’altro ieri: alcuni vicini hanno raccontato di aver visto la famiglia l’ultima volta solo mercoledì. Proprio per questo avrebbero provato a contattare il medico, senza esito. Da qui la scoperta dei cadaveri.
Il dg dell'Asl di Teramo: tragedia inspiegabile
«Siamo devastati. E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile». Così il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia ricorda il medico che oggi ha compiuto a Tempera la strage in famiglia. «Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria - continua il dg - al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione».