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Il Papa "migliora". Il piano: Sandri celebrerà per le Palme, a Pasqua il cardinale Re

Migliora progressivamente il quadro clinico complessivo di papa Francesco, che prosegue le terapie dopo il ricovero di mercoledì pomeriggio al Gemelli di Roma in seguito a un malore dovuto a "un'infezione respiratoria", che si è rivelata "una bronchite su base infettiva".

«Anche la notte scorsa è trascorsa serenamente» nell’appartamento al decimo piano del Policlinico Universitario, trapela dagli ambienti della Santa Sede, mentre fonti informate parlano di una «situazione davvero tranquilla e tranquillizzante». Nella tarda mattinata si dovrebbe avere un aggiornamento ufficiale sulle condizioni del Pontefice, che risponde già bene alle terapie con «un netto miglioramento».

Già ieri mattina "dopo aver fatto colazione, ha letto alcuni quotidiani ed ha ripreso il lavoro - ha aggiunto il portavoce della Santa Sede - Prima del pranzo si è recato nella Cappellina dell'appartamento privato, dove si è raccolto in preghiera ed ha ricevuto l'eucarestia". Poi nella serata sempre Bruni ha comunicato che "Papa Francesco ha trascorso il pomeriggio dedicandosi al riposo, alla preghiera e ad alcune incombenze di lavoro". Mentre lo staff medico che segue il Pontefice ha fatto sapere che, sulla base del prevedibile decorso, il Santo Padre potrebbe essere dimesso nei prossimi giorni".

L'infezione respiratoria di cui soffre il Pontefice risulta "lieve"; una "bronchite" che non ha prodotto versamenti, come si è potuto verificare con una Tac a cuore e polmoni. Che, a quanto spiegano fonti ospedaliere, sarebbe stata causata da un virus. Tuttavia, non si sa ancora con certezza quanti giorni di degenza il Papa dovrà fare al Gemelli, anche perché l'86enne ha preso peso e questo non aiuta nell'affrontare l'infezione. Non si trascura neanche il fatto che Bergoglio all'età di 21 anni, quand'era seminarista in Argentina, subì una resezione in seguito a una grave forma di polmonite: gli venne asportato il lobo superiore del polmone destro a causa di tre cisti. A quell'epoca malattie polmonari come infezioni fungine o polmoniti erano curate chirurgicamente per la scarsità di antibiotici. Anche nel caso attuale "l'utilizzo precoce di antibiotici e anti-infiammatori è la migliore garanzia di una pronta guarigione", rilevano ancora fonti mediche.

Intanto in Vaticano è pronto fin da lunedì scorso il piano per i riti della Settimana Santa, a partire dalla messa della Domenica delle Palme che sarà celebrata dal vice decano del Collegio cardinalizio, card. Leonardo Sandri. Quelle del Giovedì Santo, la "crismale" del mattino dal cardinale vicario di Roma Angelo De Donatis e la pomeridiana "in Coena Domini" dall'arciprete di San Pietro card. Mauro Gambetti. Quella della Domenica di Pasqua, infine, dal cardinale decano Giovanni Battista Re. Non si può certo escludere che, anche in caso il Papa venga presto dimesso dal Gemelli, i medici gli consiglino un periodo di riposo a Casa Santa Marta.

A Bergoglio nel frattempo arrivano attestati di vicinanza e auguri di pronta guarigione da tutto il mondo, da autorità istituzionali, ecclesiastiche, associazioni e semplici fedeli. Tra gli altri quelli del presidente Sergio Mattarella, del presidente americano Joe Biden, del segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, del presidente della Camera Lorenzo Fontana, dei ministri Antonio Tajani ed Elisabetta Casellati. Tanto che il Papa, in un tweet, si è detto "toccato dai tanti messaggi ricevuti in queste ore", esprimendo "a tutti" la sua "gratitudine per la vicinanza e la preghiera".

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