La psichiatra Barbara Capovani nel 2019 firmò le dimissioni dal reparto di Gianluca Paul Seung, l'uomo accusato di averla aggredita causandone la morte, comunicando al medico curante la diagnosi di «disturbi narcisistico, antisociale, paranoico di personalità» dopo un ricovero disposto dal tribunale in seguito a un arresto. La dottoressa Capovani il 4 dicembre 2019 scriveva che dalle "numerose visite» durante il ricovero «sono emersi numerosi sintomi appartenenti allo spettro» di quei disturbi. Sintomi, spiega il referto, «che non riteniamo responsivi al trattamento farmacologico perché strutturati nell’assetto di personalità», mentre invece «non sono emersi disturbi della forma del pensiero, non fenomeni dispercettivi, non oscillazioni dell’umore, non elevazione della quota ansiosa». Per la dottoressa Capovani «il paziente appare totalmente consapevole delle proprie azioni e del loro disvalore sociale». La psichiatra riportava nello stesso atto che «il sig. Seung riferisce uso quotidiano di Thc e nega l’utilizzo di altre sostanze (gli esami tossicologici effettuati in data 27 novembre confermano la presenza di solo Thc nelle urine)». Seung venne ricoverato dal 27 novembre al 4 dicembre 2019 a Psichiatria su disposizione del giudice «per la valutazione psicopatologica e le eventuali cure». Poi dopo il ricovero fu trasferito alla misura degli arresti domiciliari.
Mercoledì interrogatorio di Seung
Mercoledì mattina nel carcere don Bosco di Pisa si svolgerà l’interrogatorio di garanzia di Seung. Secondo quanto si è appreso, la linea della difesa sarà quella di avvalersi della facoltà di non rispondere per poter visionare il maggior numero di indizi in mano alla procura e poi decidere quali mosse attuare. Dal momento del suo arresto, Seung si è chiuso nel più assoluto silenzio.