Domenica 24 Novembre 2024

Alluvione in Emilia, oggi e domani allerta rossa: oltre 22 mila evacuati a Ravenna

 
 
 
 
 

In totale su tutta la provincia di Ravenna sono state evacuate in via precauzionale 27.775 persone. È l’ultimo dato fornito dalla Prefettura ravennate in merito all’emergenza alluvione che sta flagellando il territorio romagnolo. Nella sola Ravenna gli evacuati sono stati 22.000; seguono poi Faenza con 2.000 e Bagnacavallo con 1.250. Ieri - ha precisato la Prefettura - si è lavorato molto sul ripristino dei servizi pubblici essenziali come l’acqua potabile tramite autobotti. Analogo sforzo è stato fatto per l’elettricità e si è proceduto al ripristino delle linee telefoniche. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende da fonti G7, potrebbe anticipare il rientro in Italia da Hiroshima per seguire da vicino l’emergenza maltempo.

Esonda il canale Reno, allagamenti nel Ravennate

A seguito dell’esondazione del canale destra Reno, a Conselice, nel Ravennate, sono in corso allagamenti verso Lavezzola. Il sindaco ha chiesto un tavolo tecnico sul posto per valutazioni urgenti circa la complessa situazione che grava sul canale destra Reno, in quanto si addensa sul basso territorio conselicese una mole ingente di acqua. Il comune ha invitato i cittadini a recarsi ai piani superiori con cibo, acqua e se possibile il cellulare con carica batteria. Chi non ha possibilità di salire ai piani alti deve evacuare l’abitazione se non già allagata e trovare una congrua collocazione nelle vicinanze presso amici o parenti. E’ disponibile anche il punto di raccolta presso la scuola primaria Dante Alighieri, in via Bastia 281. Per emergenze 334 2829709 - 366 8768442 - 366 8768431.

La macchina dei soccorsi

Nelle scorse quattro notti il sistema di accoglienza messo in campo dal Comune di Ravenna sia attraverso l’allestimento di punti di protezione civile che attraverso la collocazione di sfollati in albergo ha fatto registrare 1.200 pernottamenti in 60 strutture alberghiere mentre, per quanto riguarda gli hub di Protezione civile, si sono avvicendate nei giorni quasi tremila persone. Durante la notte il Centro operativo comunale ha continuato a monitorare i livelli idrici, sia attraverso gli strumenti di rilevazione controllati in maniera informatica da remoto che attraverso l’invio di pattuglie della Polizia locale. Pur essendo la situazione naturalmente molto compressa, i dati appaiono attualmente in leggero miglioramento. E si provvederà fin da subito alla redazione di un programma di lavoro per ripristinare le migliori condizioni nel più breve tempo possibile.

Le zone evacuate

Per quanto riguarda il quadro delle evacuazioni, risultano tuttora evacuati l’abitato di Serraglio, comprendente via Canalazzo (civici dall’80 al 179) e via Coda Rondine, le ultime case di via Faentina sotto il ponte nel tratto verso Fornace Zarattini, la zona del centro iperbarico, Borgo Faina, Piangipane, Santerno, le abitazioni di via Canalazzo prima del e dopo il sottopasso di Sant'Antonio, e quelle prospicienti la vicina via Canala, San Pietro in Trento, Pilastro, Ragone, Longana, Ghibullo, Filetto e Coccolia, la zona di Conventello nell’area delimitata dalla via Basilica, dai canali Fosso Vetro e Fosso Vecchio, dalla ferrovia Ferrara - Ravenna e dal canale Destra Reno, San Michele, Fornace Zarattini, Villanova di Ravenna, via Pasna e via Acquarone Superiore a Bastia, Fosso Ghiaia, Borgo Sisa, Durazzano, Ghibullo, Longana, San Marco, Ragone, le case più vicine al fiume a Gambellara e a San Bartolo, Roncalceci. In quest’ultima frazione è coinvolta dagli allagamenti anche la sede del Consorzio Agrario e anche tale situazione, come le numerosissime in corso in tutta la provincia, è attenzionata al Ccs (Centro coordinamento soccorsi) istituito presso la Prefettura e coordinato dalla stessa; la si tiene monitorata in relazione alle eventuali azioni da mettere in campo, coordinate dal Ccs.

Allerta rossa per oggi e domani

Per la giornata di oggi e per quella di domani, sia sulla base di ordinanze del Comune di Ravenna che della Prefettura, sono chiusi le scuole di ogni ordine e grado compresi i centri di formazione professionale, gli impianti sportivi pubblici e privati, i centri di aggregazione giovanile, i centri diurni per anziani e disabili, i centri socio occupazionali e i cimiteri; oggi non si svolge il mercato di via Sighinolfi a Ravenna e domani non si svolgerà quello di Marina di Ravenna. Naturalmente il Centro coordinamento soccorsi istituito presso la Prefettura e il Centro operativo comunale del Comune di Ravenna restano attivi e pronti a prendere ulteriori provvedimenti qualora necessario. Seguiranno aggiornamenti.

Identificato il sesto morto accertato: la salma galleggiava in giardino ricoperta di fango

Intanto il corpo ritrovato ieri mattina in via della Valle a Faenza, il sesto morto accertato per il maltempo nel Ravennate, il quattordicesimo in Emilia-Romagna, è stato identificato in Giordano Feletti, 79enne del posto. A lanciare l’allarme sono stati alcuni residenti di ritorno alle loro abitazioni quando le acque hanno iniziato a ritirarsi: la salma galleggiava in giardino ricoperta di fango. La zona si trova in un’area depressa della città romagnola che come tale si era riempita d’acqua: l’uomo però viveva in un piano rialzato e quindi non si capisce come mai si trovasse a livello del terreno. La Procura di Ravenna, come nel caso degli altri decessi legati all’alluvione, ha aperto un fascicolo conoscitivo (modello 45, senza ipotesi di reato). Pure l’unico caso per il quale inizialmente era stato ipotizzato un omicidio colposo a carico di ignoti - morte del 75enne Giamberto Pavani residente a Castel Bolognese ma originario di Ferrara - nelle ultime ore è stato inquadrato come modello 45: le verifiche hanno portato gli investigatori ad appurare che le chiamate dei vicini preoccupati per la sorte dell’anziano, non erano cadute nel vuoto per l’inerzia dei soccorritori, ma per problemi alle linee. Nel conto della prefettura aggiornato a ieri sera risulta ancora un disperso in provincia.

Frana a Bologna travolge una trattoria e un maneggio

«A Le Ganzole hanno sentito due boati come per un terremoto, una bomba poi la montagna è venuta giù trascinata dall’acqua e dal fango. Il maneggio devastato, la casa del fabbro e la trattoria travolti da una colata che in un minuto ha trascinato con sè centinaia di alberi, container e ogni cosa abbia trovato lungo il suo percorso per 800 metri». Lo spiega il sindaco metropolitano di Bologna Matteo Lepore che ieri è stato a fare un un sopralluogo nel territorio di Sasso Marconi, insieme al sindaco Roberto Parmeggiani. "Incredibilmente nessuno si è fatto male e i 40 cavalli si sono salvati. Ma il paesaggio è cambiato per sempre», prosegue il sindaco. «Le terra continua a muoversi in tutta la montagna di Bologna. È questa per noi ora la cosa più urgente. Mettere in sicurezza le famiglie isolate, liberare le strade e le vallate».

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