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Riesame: il medico arrestato per l'omicidio della moglie "organizzò il delitto perfetto"

Giampaolo Amato, il medico di 64 anni accusato da Procura e carabinieri di Bologna di aver ucciso il 31 ottobre 2021 con un mix di farmaci la moglie Isabella Linsalata, «lungi dall’aver agito sotto impulso irrefrenabile, ha freddamente organizzato un omicidio che si avviava ad essere "il delitto perfetto"».

Lo scrive il Tribunale della Libertà, motivando il rigetto del ricorso dei difensori e la conferma della custodia in carcere, decisa dopo l’udienza del 24 aprile. Amato, per il Riesame, potrebbe commettere altri reati, «per gelosia o per vendetta», nei confronti dell’altra donna con cui aveva una relazione o della cognata.

I giudici: ottiene che le vittime non denuncino

«La sua personalità manipolatoria può ottenere che le vittime non denuncino, come in effetti non lo ha denunciato né prima la moglie», né la donna più giovane con cui aveva una relazione «e ciò lo rende ancor più insidioso essendo capace di neutralizzare "ab origine" eventuali iniziative difensive delle sue vittime». Lo sottolineano i giudici del tribunale della Libertà di Bologna, nel confermare la custodia cautelare in carcere per Amato.

Non lo aveva infatti denunciato la moglie, neppure quando, nel 2019, in seguito a un episodio di narcolessia, aveva fatto analisi che avevano evidenziato la positività alle benzodiazepine. Né l’altra donna, nonostante il comportamento di Amato dopo la morte di Linsalata sia stato caratterizzato «da esplosioni di rabbia» verso di lei e da «veri e propri atti persecutori». E proprio gli indizi di stalking nei confronti della giovane, per il Riesame, portano a motivare il rischio di reiterazione. Inoltre la condizione di padre di famiglia e di stimato professionista, scrivono i giudici in un altro passaggio «non ha minimamente valso a frenare Amato nel concepire un atroce crimine, di progettarlo, di eseguirlo, nonché di occultarlo con insistite, callide manovre, allorché la sua vita familiare e sentimentale stava andando in direzione diversa da quella desiderata e unico rimedio era orientare il suo proposito omicidiario verso la consorte».

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