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Dal primo cortometraggio girato a 15 anni al cult "Ultimo tango a Parigi": le scene più belle dei film di Bertolucci

Bernardo Bertolucci ha solo 15 anni e vive in campagna vicino a Parma quando con una telecamera da 16 millimetri realizza il suo primo cortometraggio, intitolato LA TELEFERICA, storia di tre bambini che si perdono nella foresta a cui segue MORTE DI UN MAIALE, girato in un'unica ripresa, che racconta della tradizionale uccisione del maiale nel mattatoio del paese. Al cinema vero e proprio arriva nel '62, come assistente di Pier Paolo Pasolini che in quell'anno girava Accattone.

Il suo vero debutto è nel 1963, con LA COMMARE SECCA, da un soggetto ancora una volta di Pasolini. Nel 1964 il suo secondo film, PRIMA DELLA RIVOLUZIONE, poi collabora con Sergio Leone alla sceneggiatura di C'era una volta il West. Dopo PARTNER (1968) gira un episodio di AMORE E RABBIA (Agonia, del 1969). Nel 1970 con LA STRATEGIA DEL RAGNO inizia la collaborazione con il grande Vittorio Storaro, che sarà il direttore della fotografia dei suoi film più celebrati. Dello stesso anno è IL CONFORMISTA che gli vale il successo internazionale nonché la prima nomination all'Oscar per la migliore sceneggiatura.

Nel 1972 è la volta di ULTIMO TANGO A PARIGI e del grande scandalo, con la censura e il ritiro dalle sale cinematografiche. Vennero conservate solo alcune copie, una salvata per essere depositata in Cineteca Nazionale. Lo stesso Bertolucci viene condannato a due mesi di prigione e privato del diritto di voto per cinque anni. Ma il film, che verrà riabilitato nel 1987, avrà un successo straordinario con oltre 14 milioni di spettatori. Del 1976, è NOVECENTO, grandioso colossal in due parti con Robert De Niro, Gerard Depardieu, Burt Lancaster, Donald Sutherland, Stefania Sandrelli e Dominique Sanda, che ripercorre i primi quarantacinque anni del secolo attraverso il rapporto tra due ragazzi di differenti classi sociali. Seguono LA LUNA (1979) e LA TRAGEDIA DI UN UOMO RIDICOLO (1981) che non incontrano grande favore di pubblico e di critica, ma nel 1987 arriva L'ULTIMO IMPERATORE, il suo più clamoroso successo, premiato da 9 premi Oscar (regia, sceneggiatura non originale, fotografia, montaggio, musica, scenografia, costumi e sonoro) 9 David di Donatello e 4 Nastri d'Argento, nonché in Francia il César per il miglior film straniero. Nel 1990 un altro grande successo, IL TE NEL DESERTO amara vicenda che racconta l'agonia di un amore e poi PICCOLO BUDDHA (1997) viaggio nel profondo Tibet e nel cuore di una delle più affascinanti religioni orientali. Nel 1996, torna a girare in Italia con IO BALLO DA SOLA. Del 1988 è L'ASSEDIO, che la critica definisce un inno al cinema. Seguirà nel 2003 THE DREAMERS - I sognatori, rivisitazione del maggio francese del '68, presentato con grande successo alla Mostra del Cinema di Venezia. L'ultimo lavoro, IO E TE, è del 2012 tratto dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti.

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