Michael J. Fox è pronto ad andare in pensione per la seconda volta: "E se questo segnerà la fine della mia carriera, così sia", scrive il Marty McFly di "Ritorno al Futuro" nel suo quarto libro di memorie, "No Time Like the Future: An Optimist Considers Mortality", uscito questa settimana negli Stati Uniti.
Fox spiega che il decorso del Parkison è solo una delle ragioni per cui ha deciso di smettere di recitare: "Comincio ad avere difficoltà a pronunciare le parole e ripeterle una di seguito all'altra, ma queste sono solo l'ultima increspatura nel lago dei miei problemi", spiega l'attore nel memoir.
Secondo Fox ci sono ragioni per i nuovi problemi che ha nel memorizzare: l'età, le continue distrazioni della malattia e i suoi problemi cognitivi.
"Li ho letti come un messaggio, un indicatore", scrive Ma per la star di "Family Ties" "c'è un tempo per ogni cosa. Una giornata di lavoro di 12 ore, memorizzare sette pagine di dialogo sono ormai alle mie spalle, almeno per ora", prosegue il 59enne attore nel libro. Tutto per Fox "potrebbe ovviamente cambiare perché tutto può cambiare. Ma questa è la mia seconda pensione".
L'attore era già una volta andato in pensione per motivi di salute: nel 2000, qualche anno dopo la prima diagnosi, aveva rinunciato al ruolo di protagonista nella sitcom "Spin City" pur continuando a recitare in ruoli minori in serie come "Scrubs", "Rescue Me", "The Good Wife" e "Curb Your Enthusiasm". Tra 2013 e 2014 era tornato a lavorare in una serie comica tutta sua, "The Michael J. Fox Show".
Qualche giorno fa Fox si era aperto con People raccontando la sua trentennale battaglia col Parkinson che gli era stato scoperto quando aveva solo 29 anni. Più di recente, nel 2018, l'attore era stato operato per un tumore non canceroso alla spina dorsale e aveva dovuto imparare di nuovo a camminare.
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