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Firenze: si apre uno squarcio a Palazzo Strozzi, ma è un'installazione di JR - FOTO

C'è una sorta di squarcio sulla facciata di Palazzo Strozzi: è l’installazione di JR, che propone una riflessione sull'accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid.

C'è una sorta di squarcio sulla facciata di Palazzo Strozzi: è l’installazione di JR, che propone una riflessione sull'accessibilità ai luoghi della cultura nell’epoca del Covid. La nuova opera site specific intitolata "La Ferita", alta 28 metri e larga 33, apre alla visione di un interno reale e immaginato allo stesso tempo. Realizzata con un collage fotografico in bianco e nero tipico dello stile dell’artista, l’opera è costruita come un gioco illusionistico in cui sembra di poter guardare all’interno, vedendo diversi ambienti di Palazzo Strozzi: il colonnato del cortile, un’immaginaria sala espositiva con i quadri della Primavera e della Nascita di Venere del Botticelli, e una biblioteca.

 

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L’installazione, è stato spiegato, si inserisce all’interno di Palazzo Strozzi Future Art, nuovo programma, nato dalla collaborazione con Andy Bianchedi in memoria di Hillary Merkus Recordati, con l’obiettivo di creare una piattaforma per l’arte del presente. «E' un piacere essere qui - ha detto JR oggi a Firenze - questa opera risveglia tante cose in tutti noi e quello che mi interessa è che ognuno la interpreterà in base alla sua storia, ognuno avrà una lettura differente. Un’opera del genere resta per pochi mesi, ma la sua immagine resterà nella testa delle persone anche in futuro e penso che anche quando non ci sarà più le persone che l’hanno vista andranno a vedere cosa c'è dietro a quel muro». Per Arturo Galansino, direttore della Fondazione Palazzo Strozzi «nell’attuale difficoltà di offrire occasioni di fruizione dell’arte in spazi tradizionali, la scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata di Palazzo Strozzi diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione».

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