Sarà affidato lunedì dai pm della Procura di Roma l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’attore Libero De Rienzo, trovato privo di vita nella sua abitazione giovedì sera. Il sostituto procuratore Francesco Minisci ha aperto ieri un fascicolo di indagine in cui si ipotizza il reato di «morte come conseguenza di altro reato». I magistrati disporranno anche l’esame tossicologico: obiettivo di chi indaga è capire se l’attore nelle ore precedenti al decesso abbia assunto sostanze stupefacenti.
A rivenire il corpo senza vita un amico
Il cadavere dell’attore Libero De Rienzo, 44 anni, è stato ritrovato alle 20 di giovedì in un appartamento in zona Madonna del Riposo, a Roma. A rivenire il corpo senza vita un amico, preoccupato perché non aveva sue notizie da qualche giorno. Sul posto, oltre ai sanitari del 118, i carabinieri della stazione Madonna del Riposo che indagano sul ritrovamento. Sul corpo di De Rienzo non ci sarebbero segni di violenza.
La vita e la carriera
De Rienzo era nato a Napoli nel 1977, aveva intrapreso la carriera dello spettacolo sulle orme del padre, Fiore De Rienzo, che è stato aiuto regista di Citto Maselli. Libero aveva vinto il David di Donatello nel 2002 e nel 2006, nel film Fortpàsc di Marco Risi, ha interpretato il giornalista napoletano Giancarlo Siani. Tra i suoi lavori successivi, "Smetto quando voglio" (2014) e nel 2019 il film "A Tor Bella Monaca non piove mai". Benché abitasse dall’età di due anni a Roma, Libero De Rienzo era legato alla città di Napoli. Sposato con la costumista Marcella Mosca, lascia due figli di 6 e 2 anni. Dopo i funerali (la cui data non è stata ancora fissata) la salma sarà inumata in Irpinia, accanto alla mamma. Nella sua carriera, inoltre, recita nei due film di Marco Ponti: "Santa Maradona" (2001), grazie al quale riscuote fama e apprezzamenti e vince il David di Donatello 2002 come miglior attore non protagonista, e "A/R Andata + Ritorno" (2004), in cui è protagonista insieme a Vanessa Incontrada. È anche sceneggiatore, regista e attore, nella pellicola "Sangue - La morte non esiste" con cui ottiene anche dei riconoscimenti. Lavora anche in alcune produzioni televisive, tra cui il film tv "Più leggero non basta" (1998), regia di Elisabetta Lodoli, e le miniserie tv "Nassiriya - Per non dimenticare" (2007), regia di Michele Soavi, e "Aldo Moro - Il presidente" (2008), regia di Gianluca Maria Tavarelli. Nel 2011 recita in "La kryptonite nella borsa" di Ivan Cotroneo. Nel 2014 è tra i protagonisti di "Smetto quando voglio", commedia diretta da Sydney Sibilia sulla vicenda di una banda di giovani laureati che si improvvisano spacciatori.