Sabato 23 Novembre 2024

Festival di Cannes, palma d'oro a 'Triangle of Sadness' dello svedese Ruben Ostlund

Gina Gammell
Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch
Tarik Saleh
Zar Amir Ebrahimi
Jean-Pierre Dardenne e Luc Dardenne

Diceva lo storico direttore di Cannes, Gilles Jacob, «se vuoi che la giuria lavori bene scegli con cura il presidente, poi con lui gli altri giurati e assicurati che sappiano bene chi è che decide». In quest’edizione invece il presidente della giuria, Vincent Lindon, ha optato per la democrazia portando a casa un risultato quasi da record: più premi che giurati, 10 vincitori e solo 9 giudici che - lo ha ammesso lo stesso Lindon - hanno deciso sempre a maggioranza. «Questa giuria mi ha insegnato - dice il presidente - a guardare un film lasciandolo crescere nella memoria e nella discussione. Di rado ho visto tanto rispetto reciproco tra artisti e tanto calore nel difendere ciascuno ciò che amava anziché smontare ciò che lo infastidiva». «Oggi ci salutiamo con il cuore pieno - dice Jasmine Trinca - perché per 10 giorni abbiamo respirato insieme quell'esperienza unica che è vivere delle emozioni insieme nel buio della sala. Perché questo abbiamo fatto, abbiamo messo il cuore e il massimo rispetto per ogni film che vedevamo e quest’emozione da semplici spettatori l’abbiamo ritrovata anche questa sera vedendo finalmente i vincitori tra di noi e serbando un pensiero per quelli che non sono c'erano e ci restano altrettanto nel cuore e nella memoria». Un pensiero ha poi Ashgar Farhadi per «il mio popolo che sta vivendo in questi giorni momenti specialmente difficili e dolorosi. Il mio pensiero è la mia solidarietà va stasera prima di tutto al popolo iraniano». Vincent Lindon conclude ribadendo che vorrà sovvertire le regole confermando la stessa giuria per i prossimi quattro anni (ma è naturalmente uno scherzo). «La vera cosa bella - dice - è invece tornare a casa con la sensazione che abbiamo fatto qualcosa di bello per quelli che abbiamo premiato. Donare a volte è bello quanto ricevere».

Le premiazioni

'Triangle of Sadness' dello svedese Ruben Ostlund vince la Palma d’Oro al 75esimo festival di Cannes. Il regista, vincitore già nel 2017 con 'The Square', ha divertito e a volte sconvolto il pubblico di Cannes col suo film, una satira travolgente dove ruoli sociali e barriere di classe vanno in frantumi. Protagonisti del film, interpretato da Harris Dickinson, Charlbi Dean e Woody Harrelson, sono una coppia di modelli, Carl e Yaya, invitati a partecipare a una crociera di lusso insieme a un bizzarro gruppo di nuovi ricchi. Tutto all’inizio sembra piacevole ma un evento catastrofico trasformerà il viaggio in un’avventura da incubo, in cui ogni gerarchia sociale finirà per essere capovolta. L’edizione numero 75 del festival, che ha visto assegnare ai fratelli Dardenne un premio speciale (erano tra i favoriti alla vittoria finale con 'Tori e Lokita'), non ha ricevuto le contestazioni della precedente con una vittoria molto criticata ('Titane' di Julia Ducournau). La giuria presieduta da Vincent Lindon - composta dall’attrice indiana Deepika Padukone, l’inglese Rebecca Hall, la svedese Noomi Rapace, il regista indie americano Jeff Nichols, il regista iranianoAsghar Farhadi, l’attore e regista francese Ladj Ly, il regista norvegese Joachim Trier e la nostra Jasmine Trinca - ha fatto delle scelte condivisibili in un panorama che non vedeva comunque in campo film favoriti. L’Italia porta a casa un importante riconoscimento, il Premio della Giuria, con un film che ha prodotto e che vede protagonisti Alessandro Borghi e Luca Marinelli, 'Le otto montagnè di Charlotte Vandermeersch e Felix Van Groeningen, premiato ex aequo con 'Eo/Hi-Han' di Jerzy Skolimowski. Altro ex aequo per il Grand Prix che va ai film 'Closè del regista belga Lukas Dhont e 'Stars at Noon' della francese Claire Denis. I migliori interpreti maschile e femminile sono attori extraeuropei: la star del cinema coreano Song Kang-ho, protagonista di 'Broker' del giapponese Kore-eda e l’iraniana Zar Amir Ebrahimi per il suo ruolo in 'Holy Spider'. Nella serata di gala di Cannes premiati anche 'Boy from Heaven' del regista danese di origine egiziana Tarik Saleh che ha vinto il premio per la migliore sceneggiatura e Park Chan-Wook che vince il premio per la miglior regia per il film 'Decision To Leavè  

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