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Donne contro la 'Ndrangheta: a The Good Mothers l'Orso d'oro alla Berlinale. Ecco i luoghi della serie

«La giuria della Berlinale Series ha deciso: il primo premio della Berlinale Series in collaborazione con DeadLine va a «The Good Mothers» di Julian Jarrold ed Elisa Amoruso, prodotto da Juliette Howell, Tessa Ross, Harriet Spencer, Mario Gianani, Lorenzo Gangarossa. Congratulazioni!».

'The Good Mothers' è la nuova serie originale italiana Disney+ che debutterà il 5 aprile in Europa con tutti i sei episodi disponibili al lancio. Scritta dallo sceneggiatore di 'Baghdad Central' Stephen Butchard racconta la storia vera di come tre donne coraggiose all’interno della famigerata 'Ndrangheta calabrese hanno collaborato con il procuratore donna Alessandra Cerreti per abbattere un impero criminale.

'The Good Mothers' ripercorre le vicende di Denise, figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce, tre donne che osano contrapporsi alla 'ndrangheta. Ad aiutarle la P.M. Anna Colace che, appena arrivata in Calabria, ha un’intuizione: per poter abbattere i clan della 'ndrangheta, è necessario puntare alle donne. E’ una strategia che comporta grandi rischi: la 'ndrangheta è nota e temuta per il suo pugno di ferro e il potere insidioso. 'The Good Mothers' segue Denise, Giuseppina e Maria Concetta nel loro tentativo di affrancarsi dal potere criminale e collaborare con la giustizia.

La prima giuria del Berlinale Series Award, composta dall’ex capo degli Yes Studios Danna Stern, dalla star di 'Moonlight' Andrè Holland e dalla sceneggiatrice danese Mette Heeno, ha dichiarato che 'The Good Mothers' «ci ha catturato con i suoi personaggi a più livelli, trattati con cura e lasciati evolvere sotto i nostri occhi». «I creatori della serie sono stati meticolosi nel ricreare un mondo autentico e dettagliato, presentato da un cast stellare, con performance che ci hanno fatto battere il cuore - prosegue la giuria - la splendida fotografia, il design della produzione e le location hanno contribuito all’atmosfera ultra realistica della serie, come è giusto che sia considerando che si basa su eventi reali».

Realizzato in collaborazione con il sito web Deadline, il premio è il primo del suo genere per la televisione in un grande festival cinematografico. Parlando con Deadline all’inizio di questa settimana, la giuria ha previsto che il premio migliorerà la visibilità delle serie televisive nei festival cinematografici di primo piano.

La serie targata Disney+ è interpretata da Gaia Girace (L'amica geniale) nel ruolo di Denise Cosco, Valentina Bellè (Catch-22, I Medici) nei panni di Giuseppina Pesce, Barbara Chichiarelli (Suburra - La serie, Favolacce) in quelli di Anna Colace, Francesco Colella (ZeroZeroZero, Trust) in quelli di Carlo Cosco, Simona Distefano (Il Traditore) nel ruolo di Concetta Cacciola, Andrea Dodero (Non odiare) in quello di Carmine e con Micaela Ramazzotti (La pazza gioia, La prima cosa bella) nel ruolo di Lea Garofalo.

Basato sull'omonimo bestseller del giornalista Alex Perry, premiato dalla Foreign Press Association, e adattato per lo schermo da Stephen Butchard (Bagdad Central, The Last Kingdom), nominato ai Bafta, il progetto vede la regia di Julian Jarrold, nominato ai Bafta e agli Emmy (The Crown, Becoming Jane) e della premiata Elisa Amoruso (Sirley, Chiara Ferragni: Unposted) ed è prodotto da House Productions (Sherwood, Il prodigio) e Wildside (L'amica geniale, Anna), una società del gruppo Fremantle.

I produttori esecutivi di 'The Good Mothers' sono Juliette Howell, Tessa Ross e Harriett Spencer per House Productions e Mario Gianani, Lorenzo Gangarossa per Wildside, una società del gruppo Fremantle e Alessandro Saba per Disney+. Anche Stephen Butchard e Julian Jarrold sono i produttori esecutivi.

Sei settimane di riprese tra Reggio, Palmi e Fiumara

«The Good Mothers» è stata girata per 6 settimane in Calabria, anche con attori e professionisti calabresi che hanno lavorato sul set, dimostrando una sempre più qualificata professionalità. Quello che serve al cinema italiano - si legge in una nota della Film Commission - per continuare a girare in Calabria. Le riprese sono state effettuate tra Reggio Calabria, Palmi e Fiumara: e proprio sulle location si è soffermata la giuria del premio (composta da Mette Heeno, Andrè Holland e Danna Stern), nelle motivazioni, affermando che «la bella fotografia, la scenografia e le location hanno contribuito alla sensazione ultra realistica della serie - che è giusto, considerando che è basato su fatti veri, e su personaggi della vita reale - le donne coraggiose che hanno resistito a decenni di oppressione e misoginia e che hanno contribuito a far crollare la mafia calabrese».

Versace: "Riconoscimento che conferma potenzialità del nostro territorio anche in chiave cinematografica"

«La vittoria del premio "Berlinale Series Award" alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, segna un successo per la serie tv "The Good Mothers" , girata tra Reggio Calabria, Fiumara e Palmi, e, ancora una volta, dimostra le enormi ed incredibili potenzialità del nostro territorio e delle nostre bellezze naturali e paesaggistiche, anche in chiave cinematografica». Questo il commento del sindaco metropolitano facente funzioni, Carmelo Versace, al riconoscimento internazionale per l'opera andata in onda su Disney+, prodotta da House Productions e Wildside e finanziata da Calabria Film Commission.
«Il cinema, la televisione e le serie tv - ha affermato Versace - si confermano strumento eccezionale di promozione dei luoghi e delle peculiarità dei territori e, da questo punto di vista, la nostra Città Metropolitana è ricchissima di set naturali. Basti pensare ai motivi che hanno spinto la giuria berlinese a premiare la serie TV girata, per sei settimane, nella nostra terra. "La bella fotografia, la scenografia e le location - spiegano, infatti, i giurati - hanno contribuito alla sensazione ultra realistica della serie, basata su fatti veri e su personaggi della vita reale, in cui donne coraggiose hanno resistito a decenni di oppressione e misoginia contribuendo a far crollare la mafia calabrese”».
«Una bella storia di lotta e riscatto - ha concluso Versace - che si è sviluppata lungo paesaggi, scorci e antichi borghi dal fascino unico. Oltre all'orgoglio, il nostro impegno deve essere proiettato ad incentivare questo tipo di marketing che, come l'esperienza di altre realtà italiane e straniere ci insegna, può diventare un importante volano di sviluppo e crescita per importanti fasce del comprensorio. Un plauso, infine, lo rivolgo ai tanti attori e alle tante attrici ed ai tecnici reggini e calabresi che hanno contribuito alla buona riuscita della serie tv, salita sul podio d'onore di uno dei più autorevoli festival del cinema mondiale».

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