L’anfibio basso simbolo di ribellione, icona punk negli Anni Ottanta, si prepara a sbarcare in Borsa a Londra. Si tratta di Dr Martens, il noto marchio di calzature britanniche. Lo annuncia in una nota, in cui spiega che gli attuali soci metteranno in vendita il 25% del capitale e sono pronti con un’opzione di un ulteriore 15%. Il gruppo di private equity Permira, che aveva acquisito il marchio nel 2014 per 300 milioni di sterline (circa 330 milioni di euro), intende quindi mettere sul mercato una quota Il marchio nasce nel 1901, con la produzione di scarponi per minatori e per l’esercito britannico, poi la suola ammortizzata da un cuscinetto è un’innovazione del 1943 del medico tedesco Klaus Maertens, nome trasformato in Dr Martens con l'acquisizione dell’azienda inglese Griggs. Sono del 1960 e del 1961 i lanci dei celebri modelli: quello a 8 buchi che conquista il mercato e quello a 3 buchi simbolo della sinistra inglese. Oggi vende oltre 11 milioni di paia di scarpe e stivali l’anno, in oltre 60 Paesi, in cui conta nel complesso 130 negozi al dettaglio. Nei sei mesi conclusi con settembre scorso ha visto un incremento di circa un quinto dei ricavi, a 318 milioni di sterline, esplodendo nell’online in concomitanza con la pandemia da Covid 19, comparto, quello online, che conta per un quinto dei ricavi. L’intenzione ora, secondo l’amministratore delegato, Kenny Wilson, è di puntare a «un significativo potenziale di crescita globale». Nel caso in cui venga deciso di procedere all’offerta, saranno global coordinator Goldman Sachs Group e Morgan Stanley, co bookrunner Barclays, BofA Securities, Hsbc Holdings e Royal Bank of Canada. Per preparare l’Ipo la società non risulta intenzionata a raccogliere fondi, bensì appunto alla vendita di una partecipazione da parte della proprietà, Permira, che già nel 2020 aveva sguinzagliato allo scopo la banca d’affari Lazard e aveva interpellato un altro fondo di private equity, Carlyle Group.