Lunedì 23 Dicembre 2024

Decreto Sostegni: pagamenti dall'8 aprile: ecco misure e categorie che ne beneficeranno

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Quali categorie beneficeranno del decreto Sostegni? Dai professionisti ai navigator. C'è di tutto nel decreto Sostegni varato ieri dal Governo. "Questo decreto è una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese e ai lavoratori, è una risposta parziale ma il massimo che abbiamo potuto fare" ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato il Dl Sostegni. Parla di "risposta consistente alla povertà" e di una "operazione da 32 miliardi che è ancora parziale e sarà corretta con un nuovo scostamento ad aprile". «I pagamenti inizieranno l’8 aprile, per chi avrà fatto domanda con 11 miliardi". "Non è il momento di chiedere soldi ma di darli" ha detto ancora Draghi.   È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto legge, approvato dal Consiglio dei Ministri, che introduce misure di sostegno a imprese, professionisti, lavoratori autonomi e agli operatori economici coinvolti dall'emergenza Covid. Previsti inoltre interventi in materia di lavoro e di contrasto alla povertà, nonché sulla salute e la campagna vaccinale. Il provvedimento stanzia complessivamente 32 miliardi di euro di risorse, pari allo scostamento di bilancio già autorizzato dal Parlamento. In particolare, oltre 11 miliardi di euro sono per i contributi a fondo perduto destinati ai titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per tutti gli enti non commerciali e del terzo settore. E’ stato eliminato il riferimento ai codici Ateco, prevedendo un meccanismo di calcolo del contributo più equo e premiante per le piccole e medie imprese, basato sulle perdite di fatturato subite.  

Contributi a fondo perduto

La richiesta potrà essere presentata dai soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30%, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro. Sono cinque le fasce di contributo a fondo perduto determinato in percentuale sul fatturato del 2019:

Tale importo non potrà, in ogni caso, essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150 mila euro. Anche le start up potranno accedere ai sostegni. Le domande potranno essere presentate all’Agenzia delle Entrate a partire da mercoledì prossimo 30 marzo e fino al 28 maggio 2021. Il contributo arriverà direttamente sul conto corrente indicato nella richiesta, intestato al beneficiario o come credito d'imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.  

Misure di sostegno alle attività d'impresa, professionisti e lavoratori autonomi

Istituito, presso il Ministero dello sviluppo economico, un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno delle grandi imprese temporaneamente in crisi a causa dell'emergenza Covid, che consente di intervenire attraverso la diretta concessione di prestiti, quale strumento di sostegno ulteriore rispetto a quelli già vigenti, che prevedono la concessione di garanzie pubbliche. Tale fondo è finalizzato a garantire continuità alle imprese dai 250 dipendenti in su, che hanno un fatturato superiore ai 50 milioni di euro o un bilancio superiore ai 43 milioni, attraverso la concessione di finanziamenti agevolati rimborsabili in 5 anni. Previsto anche un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno alla ricerca e alla riconversione industriale del settore biofarmaceutico verso la produzione di nuovi farmaci e vaccini. Il decreto inoltre adegua, con riferimento agli aiuti di stato alle imprese, la normativa italiana ai nuovi tetti del Temporary Framework comunitario. Il limite generale sale da 800mila euro a 1,8 milioni di euro, quello per l’agricoltura tocca i 225mila euro (in precedenza erano 100 mila), mentre per il settore della pesca si passa da 120mila a 275mila euro. Il massimale per gli aiuti a copertura dei costi fissi non coperti da entrate passa da 3 a 10 milioni di euro ma è riservato a chi ha avuto nel 2020 una perdita di fatturato di almeno il 30% rispetto al 2019. Ulteriori misure a sostegno delle attività:

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