Dal 1° gennaio 2022. Le domande presentate entro il 30 giugno 2022 danno comunque diritto agli arretrati a partire dal mese di competenza di marzo.
No, la prestazione Assegno unico ha carattere universalistico e può essere richiesta anche in assenza di ISEE . Se il richiedente, o comunque il nucleo familiare del richiedente, non ha un ISEE valido al momento di presentazione della domanda, l’Assegno sarà calcolato con l’importo minimo previsto dalla normativa. Per coloro che presentano ISEE successivamente alla domanda, entro il 30 giugno 2022, comunque, verranno riconosciuti gli importi arretrati spettanti, a decorrere dal mese di marzo 2022, in base al valore dell’ ISEE presentato. ATTENZIONE: È obbligatorio comunicare all’INPS eventuali variazioni del nucleo familiare sia attraverso la procedura dell’Assegno unico sia tramite ISEE.
L’Assegno unico concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF ?
No, l’importo dell’Assegno unico non concorre alla formazione del reddito ai fini IRPEF , in quanto esente.
Quando verrà pagato l’Assegno unico?
Per le domande presentate a gennaio e febbraio, i pagamenti cominceranno a essere erogati dalla seconda metà di marzo. Per le domande presentate dal 1° marzo in poi, il pagamento verrà effettuato alla fine del mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per chi presenta la domanda entro giugno 2022, i pagamenti avranno decorrenza per le mensilità arretrate dal mese di marzo.
Posso richiedere l’Assegno unico se sono in stato di gravidanza?
Per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza. La domanda va presentata dopo la nascita, dopo che è stato attribuito al minore il codice fiscale. Con la prima mensilità di Assegno saranno pagati gli arretrati a partire dal settimo mese di gravidanza. L’Assegno unico non è comunque compatibile con il Premio alla nascita.
Quali prestazioni verranno sostituite dall’Assegno unico?
Il Premio alla nascita (Bonus mamma domani), l’Assegno di natalità (Bonus bebè), gli ANF e le detrazioni per i figli a carico al di sotto dei 21 anni. Verrà abrogato anche il Bonus tre figli, mentre rimarranno in vigore la maternità comunale di 1.700 euro e il Bonus nido.
Dal 1° gennaio, quindi, non percepirò più le detrazioni e gli Assegni familiari?
Detrazioni e Assegni familiari per i figli di età inferiore ai 21 anni non saranno più presenti sui cedolini di stipendio dei lavoratori dipendenti e di pensione dal mese di marzo 2022.
Chi percepisce il Reddito di Cittadinanza da gennaio percepirà l’Assegno unico?
No. Per le mensilità di gennaio e febbraio 2022 i percettori di RdC continuano a ricevere l’integrazione di Assegno temporaneo. L’Assegno unico sarà riconosciuto d’ufficio successivamente, su carta RdC.
Chi ha fatto domanda per Assegno temporaneo non lo percepirà più da gennaio?
Chi ha già percepito l’Assegno temporaneo continuerà a percepirlo fino a febbraio 2022. Per percepire l’Assegno unico da marzo 2022, dovrà presentare la domanda, tenendo presente che i pagamenti sono comunque disposti a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Per avere l’Assegno da marzo occorre, quindi, presentare la domanda entro febbraio.
L’Assegno unico è compatibile con altri bonus?
L’Assegno è compatibile con la fruizione di altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali, ed è compatibile con il Reddito di Cittadinanza. È compatibile anche con il Bonus asilo nido.
Bisogna presentare la domanda a gennaio?
Non occorre presentare subito la domanda. È possibile farlo entro il 30 giugno 2022 senza perdere nessuna delle mensilità spettanti con decorrenza da marzo.
Chi ha presentato domanda per l’Assegno temporaneo deve ripresentarla per Assegno unico?
La domanda deve essere presentata nuovamente anche da chi percepiva l’Assegno temporaneo, a eccezione di chi percepisce il Reddito di Cittadinanza che lo riceverà in automatico.
Chi deve presentare la domanda?
Uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale, oppure il tutore, o anche il figlio maggiorenne per sé stesso. La domanda di Assegno unico per i figli è presentata dal genitore una volta sola per ogni anno di gestione e deve indicare tutti i figli per i quali si richiede il beneficio, con la possibilità di aggiungere ulteriori figli per le nuove nascite.
Come avviene il pagamento?
Sul conto corrente bancario o postale, bonifico domiciliato presso sportello postale, libretto postale, conto corrente estereo area SEPA, carta prepagata con IBAN . Questi conti devono essere intestati al richiedente o all’altro genitore (se viene scelta la ripartizione dell’importo).
Quale IBAN va indicato nella compilazione della domanda di Assegno unico?
L’ IBAN da inserire deve essere attivo e correttamente intestato o cointestato alla persona che fa domanda per l’assegno unico. L’INPS non può accreditare l’assegno sul conto corrente di una persona differente da chi presenta la domanda. È possibile comunque chiedere l’accredito dell’assegno unico su un conto corrente cointestato al beneficiario che ha presentato la domanda. Non è invece sufficiente essere delegati alla riscossione su quell’ IBAN . È inoltre importante che il codice fiscale del richiedente, indicato nella domanda, e quello che risulta all’Istituto di Credito, come codice fiscale del titolare del conto corrente su cui si chiede l’accredito, corrispondano esattamente.
Come avviene il pagamento in caso di richiedente figlio maggiorenne?
In questo caso, l’ IBAN deve essere intestato al figlio maggiorenne che richiede la prestazione o cointestato a lui.
Nel caso di tutore di un genitore come avviene il pagamento?
Nel solo caso del tutore di un genitore, i conti su cui viene chiesto il pagamento possono essere intestati al tutore stesso o al tutelato.
Come si presenta la domanda?
La domanda si presenta online, accedendo all’apposito servizio disponibile sul sito INPS con le proprie credenziali o tramite Patronato oppure rivolgendosi al Contact center INPS.
Quali documenti servono per presentare la domanda?
Le informazioni richieste per presentare la domanda sono minime: dati dei figli (codice fiscale, eventuale disabilità), dati dell’altro genitore (se presente e solo il codice fiscale), dati per il pagamento, dichiarazioni di responsabilità e assenso al trattamento dei dati. Non vanno allegati documenti, se non in casi specifici di cui viene data comunicazione all’utente all’atto di presentazione della domanda.
L’Assegno unico come viene pagato per genitori separati, divorziati o non conviventi?
Nel caso di genitori separati, divorziati o comunque non conviventi, l’Assegno può essere pagato al solo richiedente o, anche a richiesta successiva, in misura uguale tra i genitori. Il richiedente deve dichiarare nella domanda che le modalità di ripartizione sono state definite in accordo con l’altro genitore e può indicare nella stessa domanda anche gli estremi dei conti dove pagare la quota di Assegno spettante all’altro genitore. In mancanza di accordo, il richiedente deve indicare che chiede solo il 50% per sé. In questo caso, l’altro genitore dovrà successivamente integrare la domanda fornendo gli estremi dei propri conti.
L’Assegno di maternità del Comune per mamme disoccupate rimane o viene inglobato nell’Assegno unico?
Non è nelle misure soppresse dal decreto, quindi resta valido.
Nel caso in cui il richiedente sceglie di percepire per intero l’Assegno unico, l’altro genitore (anche se sposato e convivente) deve successivamente confermare questa scelta accedendo alla procedura con le proprie credenziali?
No, non è prevista una conferma obbligatoria. Il richiedente seleziona nella domanda di voler percepire il 100% dell’assegno e, dichiarando di essere d’accordo con l’altro genitore, percepisce il 100% senza necessità di successiva conferma dell’altro genitore. Questa ripartizione può essere modificata successivamente, sia dal richiedente stesso sia dall’altro genitore. Quest’ultimo deve eventualmente accedere con le proprie credenziali alla procedura (nella sezione “Completa le domande presentate dall’altro genitore”) e indicare i suoi dati per il pagamento ( IBAN , bonifico domiciliato, ecc.).
Chi ha l’affido esclusivo cosa deve selezionare per avere il 100 per cento?
Nella domanda deve indicare che presenta la richiesta come “genitore affidatario”, poiché si tratta di “affido esclusivo”. In questo caso, l’importo viene automaticamente versato al 100% sui conti che saranno indicati dal richiedente. Questa opzione sarà disponibile dal 25 gennaio 2022.
Chi ha il figlio con legge 104, articolo 3, comma 3, ma non presenta ISEE , deve solo dichiararlo senza aggiungere altro?
Sì, non deve fare altro.
Se si è genitore unico (vedovo o con figlio non riconosciuto), nella domanda si deve selezionare la voce relativa al diritto alla maggiorazione per reddito da lavoro prevista dall’art. 4, comma 8, d.lgs. 230/2021?
No.
Una ragazza madre che convive deve inserire i dati del compagno, anche se non è il padre?
No, se non è il genitore del figlio per cui si fa richiesta di Assegno unico.
Cosa succederà alle detrazioni e Assegno moglie a carico nel 2022? Con l'introduzione dell'Assegno unico perderemo quello della moglie?
Rimangono le detrazioni per gli altri familiari, compresi i figli maggiori di 21 anni ancora a carico.
Se vivo con mia figlia, mia madre e mio fratello quali componenti del nucleo, devo indicare anche loro?
Sì. Il nucleo è quello costituito con le regole ISEE (anche nel caso in cui non sia stato presentato).
Nel caso di genitori separati con figlio minore disabile che vive con la madre, si deve presentare anche l’ ISEE dell'altro genitore non convivente?
No, per i genitori separati non si applica l’ISEE minorenni.
Sono separata e abbiamo la custodia condivisa del bambino. Come devo fare la domanda?
Si può chiedere il pagamento al 50%, indicando anche l’ IBAN dell’altro genitore.
Per chi percepisce gli ANF solamente per il coniuge a carico, rimarranno sempre validi gli ANF anche da marzo 2022 o il nuovo Assegno unico?
Resta ferma la disciplina degli ANF per gli altri familiari a carico diversi dai figli.
Per fare domanda una volta entrate nell’ottavo mese di gravidanza, il sistema mi chiede il codice fiscale del bambino e non mi fa proseguire? Come posso fare, visto che la norma prevede questa possibilità?
Non si deve presentare la domanda all’ottavo mese, ma solo alla nascita, e saranno accreditate d’ufficio due mensilità di Assegno (settima e ottava), oltre a quella corrente.
In caso di domanda presentata con errori, è possibile cancellarla o modificarla?
Se ci si accorge di aver commesso un errore nella compilazione della domanda, è possibile cliccare su “Rinuncia”, facendo attenzione a scegliere come motivazione “errore di compilazione” e non “rinuncia alla prestazione”. In questo modo è possibile poi inserire una nuova domanda corretta.
Saranno ancora necessarie le autorizzazioni come per gli ANF?
No, non saranno richieste.
Quanto dura la domanda per l’Assegno unico?
La domanda per beneficiare dell’Assegno è annuale e riguarda le mensilità comprese nel periodo tra il mese di marzo dell’anno in cui è presentata la domanda e il mese di febbraio dell’anno successivo.
Cosa succede a chi presenta domanda a luglio?
Per le domande presentate dal 1° luglio in poi, la prestazione decorre dal mese successivo a quello di presentazione.
Per i figli maggiorenni chi deve fare domanda?
Può fare domanda uno dei genitori esercenti la responsabilità genitoriale oppure direttamente il figlio maggiorenne. Il figlio maggiorenne può fare domanda anche successivamente a quella presentata dal genitore che, in questo caso, viene annullata e sostituita.
Che requisiti deve avere il figlio maggiorenne per avere diritto all’Assegno unico?
Deve avere un’età inferiore ai 21 anni e almeno uno di questi requisiti: 1) frequenza di un corso di formazione scolastica o professionale ovvero di un corso di laurea; 2) svolgimento di un tirocinio ovvero di un’attività lavorativa e possesso di un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui; 3) registrazione come disoccupato e in cerca di lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego; 4) svolgimento del servizio civile universale. Questi requisiti (compresa l’età) non si applicano ai figli maggiorenni disabili che percepiranno comunque l’Assegno.
In caso di figli a carico con disabilità, quali limiti di età sono previsti?
In caso di disabilità del figlio a carico non sono previsti limiti d’età e la misura è concessa a prescindere.
L’Assegno unico come viene pagato per genitori divorziati o non conviventi?
L’Assegno può essere pagato al solo richiedente o, anche a richiesta successiva, in misura uguale tra i genitori. Il richiedente dichiara che le modalità di ripartizione sono state definite in accordo con l’altro genitore. La conferma delle modalità di ripartizione dell’Assegno da parte del secondo genitore è opzionale. All’interno della domanda sono presenti diverse casistiche da selezionare in base alla situazione familiare.
Cosa devo fare se desidero dividere l’Assegno unico al 50% con l’altro genitore?
I dati di pagamento del secondo genitore potranno essere forniti anche in un momento successivo e, in questo caso, il pagamento al 50% al secondo genitore ha effetto dal mese successivo a quello in cui la scelta è stata comunicata all’INPS. La modifica della ripartizione va effettuata accedendo alla domanda già presentata (sezione “Completa le domande già presentate”).
Se il figlio è in affidamento esclusivo con ordinanza del giudice?
Il pagamento sarà disposto in misura intera al genitore affidatario.
Come fare in caso di affidamento condiviso?
Nel caso di affidamento condiviso del minore, in cui con provvedimento del giudice venga stabilito il collocamento del minore presso il richiedente, si può optare per il pagamento al 100% al genitore collocatario, salva comunque la possibilità per l’altro genitore di modificare la domanda in un momento successivo, optando per il pagamento ripartito.
Nel caso di tutore del figlio?
Nel caso di nomina di un tutore o di un soggetto affidatario l’Assegno è erogato al tutore o all’affidatario nell’esclusivo interesse del minore. In questo caso il richiedente dovrà presentare la domanda in qualità di tutore o affidatario selezionando la relativa opzione.
Come viene applicata la maggiorazione del terzo figlio?
Si applica a “ciascun figlio”, ma solo “a partire dal terzo” e dipende dal valore dell’ ISEE . Spetta, infatti, in misura piena per ISEE fino a 15mila euro e poi si riduce gradualmente. Il calcolo che emerge dalla simulazione sul sito tiene conto correttamente di questo elemento.
Inserendo l’ ISEE successivamente, quando percepirò la quota di Assegno unico aggiuntiva rispetto alla quota minima dovuta senza ISEE ?
Il conguaglio degli importi dovuti in base all’ ISEE rispetto alla quota minima a decorrere da marzo 2022 avverrà a luglio per gli ISEE presentati entro giugno.
L’altro genitore è cittadino straniero e non è in possesso di codice fiscale. Per questo motivo non riesco a fare domanda. Come posso fare?
Dalla seconda metà del mese di gennaio sarà possibile indicare nella domanda che l’altro genitore non è in possesso di codice fiscale in quanto cittadino straniero. Sarà necessario selezionare nella scheda di compilazione dei dati del figlio l’opzione “il nucleo familiare del figlio comprende un solo dei due genitori”, poi selezionare come motivazione (a) “genitore unico” la casistica “altro genitore cittadino straniero senza codice fiscale”. Selezionando questa opzione l’intero importo dell’Assegno sarà riconosciuto al richiedente e non sarà possibile la ripartizione al 50%.
Sto provando a presentare la domanda per mio figlio che diventerà maggiorenne dopo il 1° marzo 2022, ma non ci riesco. Come devo fare?
Per usufruire dell’Assegno, il maggiorenne non disabile deve compiere il ventunesimo anno dopo il 1° marzo 2022. A breve sarà possibile presentare domanda anche dopo che il figlio è diventato maggiorenne, specificando che si richiede l’Assegno solo per il periodo in cui il figlio era minorenne. Ad esempio: il figlio diventa maggiorenne il 15 aprile 2022 e la domanda è presentata il 15 giugno 2022. Sarà possibile presentare la domanda e specificare che si richiede l’Assegno per il periodo 1° marzo-15 aprile 2022.
Se si compie la maggiore età nel mese di competenza, il mese viene pagato?
Sì, viene pagato l’intero importo. Quindi, se ad esempio si nasce il 2 marzo, l’importo sarà riconosciuto interamente per il mese di marzo.
Chi è sposato ma l’altro coniuge ha residenza diversa da quella del richiedente, cosa deve indicare tra le opzioni che descrivono il nucleo familiare?
Ai fini ISEE , le persone coniugate, anche se hanno residenze diverse, fanno sempre parte dello stesso nucleo. Possono quindi selezionare l’opzione “conviventi”.
In caso di genitore affidatario, qual è il percorso da seguire per fare domanda?
L’affidatario (non tutore) deve entrare nella sezione “Nuova domanda / Aggiungi figlio a domanda già presentata” e nella compilazione della scheda figlio deve selezionare l’opzione “Genitore affidatario”.
Nel caso uno dei due genitori sia lavoratore all’estero, si ha diritto alla maggiorazione per genitori entrambi con reddito?
Sì, se il genitore che lavora all’estero ha residenza in Italia ed è soggetto al pagamento delle imposte in Italia.
In caso di figlio disabile maggiorenne ma non a carico, è necessario fare la domanda per l’Assegno unico?
Se il figlio disabile maggiorenne convive con i genitori, questo è sufficiente per fare la domanda. Se invece non fa parte del nucleo ISEE (e quindi non convive con i genitori), occorre verificare il carico, in quanto potrebbe essere “attratto al nucleo ISEE dei genitori” (se è a carico, non è sposato e non ha figli propri, con età fino a 26 anni).
Pur avendo selezionato l’opzione “entrambi genitori sono conviventi con il figlio nel nucleo familiare”, nella schermata di riepilogo viene riportata la dicitura “entrambi i genitori sono conviventi con il figlio nel nucleo familiare oppure i genitori sono separati o divorziati o comunque non conviventi”. È corretto?
La dicitura non comporta alcun problema poiché le diverse situazioni familiari non impattano sul diritto e la prestazione economica.
Ho fatto domanda ma nella ricevuta non c’è il numero di protocollo. Può essere un problema?
La protocollazione non avviene al momento della presentazione della domanda, ma poco dopo. Per visionare il numero di protocollo occorre entrare nella sezione “Consulta e gestisci le domande che hai presentato”, selezionare la domanda e visualizzare il numero di protocollo assegnato alla domanda. Per la ricerca o l’individuazione della pratica è comunque sufficiente il numero della domanda che viene rilasciato con la ricevuta all’atto dell’invio della domanda.
La mia domanda non risulta ancora in lavorazione. Perché?
L’Assegno unico è una prestazione che decorre dal mese di marzo 2022 e fino a quel mese le domande non saranno istruite.
Quali sono gli stati della domanda che compariranno all’utente?
Gli stati della domanda sono “Accolta” (vuol dire tutto OK e può essere messa in pagamento, ma non è detto che sia già stata pagata), “Respinta”, “Decaduta”, “Rinunciata”, “In evidenza alla sede” (vuol dire che c’è qualche problema forse sanabile con un supplemento di istruttoria della sede INPS), “In evidenza al cittadino” (vuol dire che l’utente deve integrare la domanda con della documentazione, che trova indicata sempre nel sistema di gestione di cui sopra).
Posso selezionare la casella per la maggiorazione spettante a chi percepiva ANF e ha ISEE inferiore a 25mila euro, se ho percepito l’Assegno temporaneo nel 2021?
No. La maggiorazione vale solo per chi ha percepito ANF e non per l’Assegno temporaneo.