Sanzioni da 200 a 2mila euro, a seconda del fatturato, per chi viola gli obblighi di comunicazione ed esposizione dei prezzi dei carburanti. Lo prevede l’emendamento del governo al decreto sulla trasparenza dei prezzi all’esame della commissione Attività produttive della Camera. Le multe vengono quindi ridotte rispetto ai 500-6.000 euro previsti nella formulazione originaria del decreto, ma sono comunque superiori ai 200-800 euro indicati nell’accordo raggiunto al Mimit. L’emendamento del governo, inoltre, alza a 4 (da 3) il numero delle violazioni, anche non consecutive in 60 giorni, da cui scatta la sospensione dell’attività. Resta, dunque, l’obbligo per i distributori di benzina su strade e autostrade di esporre «con adeguata evidenza» i cartelloni con la media dei prezzi di riferimento accanto ai prezzi praticati. E’ previsto anche l’arrivo di una «applicazione informatica» in cui si potranno consultare prezzi medi e praticati. La modifica stabilisce poi che le comunicazioni dei prezzi da parte dei gestori al Mimit, le cui modalità verranno definite insieme a quelle sui cartelloni con decreto ministeriale, dovranno essere fatte «al variare del prezzo praticato e comunque con frequenza settimanale»