Un penalty di Forsberg, procurato dal nuovo entrato Quaison, regala alla Svezia tre punti che profumano di qualificazione. Passo indietro che potrebbe essere fatale per la Slovacchia, che nell'ultimo incrocio se la vedrà con la Spagna. La squadra nordica tiene il pallino del gioco e sporca più volte i guantoni di Dubravka ma non sfonda, fino a quando il folletto Quaison non si fa stendere in area dallo stesso portiere slovacco.
Il saggio, il gigante e il bello
Rigore decisivo a parte, è stata più la gara dei singoli che delle squadre. Il saggio è Marek Hamisk che ha fatto ritornare la voglia ai tifosi del Napoli: seppur abbia scelto un calcio meno spettacolare, lo slovacco è sempre un fine architetto del centrocampo, tra i pochi a salvarsi oggi. Il gigante è Isak, un incubo per la slovacca così come lo era stato per la Spagna. Magari sarà anche sgraziato nelle movenze, ma ne sentiremo parlare. Il bello è Forsberg che ha semplicemente il merito di trasformare il rigore. Non male, comunque.
Tabellino Svezia-Slovacchia 0-0
Marcatore: 31' st (rig.) Forsberg. Svezia: Olsen; Lustig, Lindelof, Danielson, Augustinsson (42' st Bengstonn); Larsson, Olsson (19' st Claesson), Ekdal (42' st Svensson), Forsberg; Berg (19' st Quaison), Isak. Ct: Andersson Slovacchia: Dubravka; Pakarik (19' st Haraslin), Satka, Skriniar, Hubocan (40' st Hancko); Kucka, Hrosovsky (39' st Duris); Koscelnik, Hamsik (31' st Benes), Mak (31' st Weiss); Duda. Ct: Tarkovic Arbitro: Siebert (GERMANIA) Ammoniti: Olsson, Dubravka, Duda, Weiss