L'Italia ai quarti, che sofferenza! Chiesa e Pessina affondano l'Austria nei supplementari
Ci sono dei segnali che vanno captati. E non semplicemente per godersi il passaggio del turno contro un'Austria tosta e fastidiosa. Bisogna guardare più in là del nostro naso, perché lassù qualcuno ci ama. Nella giornata in cui gioca peggio (dopo tre prove impeccabili), l'Italia raccoglie comunque un successo. Gli episodi negativi sono stati neutralizzati (dal Var - il gol annullato - e dalla terna arbitrale - il presunto rigore), vero, ma quelli positivi questa Nazionale ha saputo costruirli pescando dalle risorse interne. C'è ancora una volta la mano di Mancini, che rivoluziona un po' la squadra nella ripresa e due dei nuovi entrati decidono la gara nei supplementari. Con Belgio o Portogallo servirà qualcosa in più, ma intanto bisogna festeggiare un quarto di finale: quattro vittorie su quattro. Meglio di così, finora, proprio non si poteva.
La partita
In avvio gli azzurri sembrano quasi pagare lo scotto dell'addio... ai colli capitolini. Niente stadio Olimpico, certo, ma Wembley resta comunque un discreto catino, anche se la maggior parte dei tifosi tengono per l'Austria: in Britannia c'è forse un'enclave asburgica? No, piuttosto è il pubblico locale a tenere per la squadra - sulla carta - più debole, soprattutto nell'ottica di un possibile incrocio, più avanti, dell'Inghilterra contro gli azzurri. L'inizio timido porta l'Austria ad affacciarsi nella trequarti azzurra senza pungere, ma dura davvero poco. Il tempo di prendere le misure alle zolle londinesi e agli avversari, ché Barella (sua l'occasione più ghiotta nella prima mezzora: una conclusione di collo esterno che Bachmann respinge con il piede) e i suoi si prendono il pallino del gioco e diventano padroni del campo. L'occasionissima, però, c'è dopo il 30' con Immobile che calcia dalla distanza e coglie l'incrocio dei pali. Ci prova anche Spinazzola da sinistra ma il portiere dell'Austria è attento. Termina un primo tempo più complicato del previsto. Nella ripresa l'Italia premia ma quando riparte Arnautovic (con Bonucci in affanno) anche l'Austria crea qualche grattacapo. Qualche apprensione la porta pure Alaba, che su punizione dal limite sfiora la traversa. Sabitzer, con la deviazione di Bonucci, mette i brividi a Donnarumma. Sono le prove generali del gol: che trova Arnautovic con un colpo di testa a scavalcare Donnarumma. Gli austriaci esultano ma l'urlo resta strozzato in gola perché il Var annulla per fuorigioco millimetrico.
Tempi supplementari
La zampata giusta la trova Chiesa dopo una giocata fenomenale sulla destra: controllo di testa e bordata di sinistro imparabile per il portiere austriaci. Insigne sfiora il raddoppio con una punizione da distanza siderale deviata in corner da Bachmann. Lo trova Pessina (il raddoppio) con un diagonale imprendibile su un appoggio di Acerbi. Game set match e testa ai quarti. E il gol finale di Kalajdzic serve solo a illudere gli austriaci.
Tabellino Italia-Austria 2-1
Marcatori: 5' pts Chiesa, 15' pts Pessina, 9' sts Kalajdzic Italia: Donnarumma 6,5, Di Lorenzo 5,5, Bonucci 5,5, Acerbi 6,5, Spinazzola 7, Barella 6 (22' st Pessina 7), Jorginho 5.5, Verratti 5,5 (22' st Locatelli 5,5); Berardi 5,5 (39' st Chiesa 7), Immobile 5,5 (39' st Belotti 5,5), Insigne 5,5 (3' sts Cristante sv). Ct: Mancini. Austria: Bachmann 6; Lainer 6 (9'sts Trimmel sv), Hinteregger 5,5, Dragovic 6, Alaba 6,5; Grillitsch 6 (1' sts Schaub 6); Laimer 6 (9'sts Ilsanker sv), Schlager 6 (1' sts Gregoritsch 5,5), Sabitzer 6,5 Baumgartner 6,5 (45' st Schopf 5,5); Arnautovic 6,5 (7' pts Kalajdzic 7). Ct: Foda Arbitro: Taylor (INGHILTERRA) Ammoniti: Arnautovic, Di Lorenzo, Barella, Hinteregger