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Euro 2020: è ancora Belgio Italia, ecco dove giocavano gli azzurri di Roberto Mancini 5 anni fa

Il quarto di finale più atteso, quello che mette di fronte la prima formazione del ranking mondiale (i diavoli rossi di Martinez) agli azzurri di Mancini, vera e propria sorpresa della rassegna europea itinerante.
La football Arena di Monaco farà da teatro ad una sfida non esattamente adatta ai deboli di cuore, lo score è tutto a favore degli azzurri, si tratta infatti  del 23esimo incontro tra Italia e Belgio, con un bilancio che sorride agli Azzurri: 14 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte. L'ultima partita tra le due squadre è stata durante la fase a gironi di Euro 2016 quando le reti di Giaccherini in apertura e di Graziano Pellè nel recupero regalarono il successo per 2-0 alla Nazionale allora allenata dal ct Antonio Conte.

Grazie a quel risultato gli Azzurri arrivarono primi nel gruppo con 6 punti, alla pari del Belgio che passò come secondo in virtù dello scontro diretto. Dieci giocatori di questo Belgio hanno giocato quell'incontro mentre appena tre dell'Italia sono presenti a questa edizione continentale.

Ma statene certi che con l'avvento di Martinez sulla panchina dei "diavoli rossi" il Beglio non si consegnerà facilmente al pragmatismo azzurro (come accadde agli ultimi europei).

Come già detto l'ossatura belga è pressochè intatta, anche se le defezioni probabili di De Bruyne e Hazaard potrebbero complicare i piani di Martinez.
Certamente più giovane la rosa italiana, sapientemente costruita negli anni dal nostro ct Roberto Mancini che ha già superato Pozzo inanellando 31 risultati utili di fila e che mette nel mirino un altro record. Infatti, chi vincerà la partita a Monaco di stasera entrerà nella storia della competizione per la striscia più lunga di successi, superando la Germania.

Tra le 'stranezze': i due allenatori che si affrontano domani sera, Martinez e Mancini, erano rispettivamente gli allenatori di Wigan e Manchester City nella finale di FA Cup del 2013, vinto dai primi per 1-0 (l’unico importante trofeo del club) che portò Mancini ad abbandonare il club inglese due giorni dopo.

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