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Italia, sei uno spettacolo (2-1): Barella e Insigne graffiano, Lukaku illude il Belgio ma torna a casa

Uno spettacolo tricolore, una valanga, una sinfonia. Chiamatela come volete, ma l'Italia - fino al rigore di Romelu Lukaku (grossa ingenuità di Di Lorenzo), e prima di un secondo tempo catartico e intenso - è quanto di più calcisticamente bello mostrato da Berlino in poi. E dire che, dopo il trionfo ai Mondiali del 2006, c'erano state anche l'Italia tutta genio e sregolatezza del duo Cassano-Balotelli, gestiti con il senso di responsabilità del buon padre di famiglia mostrato da Prandelli, o gli azzurri grinta-pressione-cuore griffati Conte. Ma questa Italia del Mancio è anche spettacolare. E lo dimostra prendendo a pallate per oltre mezzora la prima classificata del ranking Mondiale. Il gol di Barella, con un inserimento alla Tardelli - tanto per rimanere in tema di vecchie Italie - il tiro a giro tanto pubblicizzato da Insigne che muore sotto l'incrocio e sembra volersi portare con sé anche le speranze-qualificazione dei belgi (e alla fine ci riuscirà): due capolavori. E poco prima del vantaggio c'era stato il secondo gol annullato a un difensore juventino nella competizione (contro la Turchia era toccato a Chiellini) ad avvalorare un dominio. Netto? No, ma solo perché quando la squadra avversaria riparte, con tutta quella qualità, può far male. E lo fa davvero, quando, sul finire di primo tempo, Doku sfonda sulla sinistra e stuzzica Di Lorenzo, che ci casca e lo tocca. Rigore. Dagli undici metri Lukaku è un cecchino. Nella ripresa, la palla balla in un'area, poi in un'altra. E c'è sempre l'impressione che qualcosa possa accadere. Big Rom sfiora la doppietta, ma a pochi passi da Donnarumma trova la porta sbarrata dal ginocchio prezioso di Spinazzola. Sull'alto fronte Immobile non riesce proprio a incidere mentre Chiesa è sempre in agguato. A quasi un quarto d'ora dalla fine Spinazzola, dopo l'ennesimo strappo, si stira (forse qualcosa i più) e scoppia in lacrime; ha giocato un Europeo sontuoso, ma non potrà andare avanti. Il ko a uno dei suoi uomini migliori compatta ancor di più gli azzurri. Il Belgio non passa più. Sotto a chi tocca. O bajo cuyo toque. Fate voi.

 

Tabellino Italia-Belgio 2-1

Marcatori: 31' pt Barella, 44' Insigne, 47' (rig.) Lukaku.

Belgio: Courtois 6; Alderweireld 5,5, Vermaelen 5,5, Vertonghen 5; Meunier 5,5 (24' st Chadli sv, 34' st Praet), Witsel 6, Tielemans 5 (29' st Mertens 5,5), Hazard 5,5, De Bruyne 6, Doku 7; Lukaku 6. Ct: Martinez

Italia: Donnarumma 7, Di Lorenzo 5, Bonucci 6,5, Chiellini 7, Spinazzola 6,5; Barella 7, Jorginho 6, Verratti 6 (29' st Cristante sv); Chiesa 6,5 (46' st Toloi), Immobile 5,5 (29' st Belotti), Insigne 7 (34' st Berardi sv). Ct: Mancini

Arbitro: Vincic (SLOVENIA)

Ammoniti: Tielemans, Verratti, Berardi

Le pagelle

Donnarumma 7 Anche stavolta c’è la sua manina sul successo degli azzurri

Di Lorenzo 5 Incontra il cliente peggiore possibile: Doku lo fa letteralmente ammattire

Bonucci 6,5 Trova il gol ma glielo annullano. E dietro non sbaglia.

Chiellini 7 Nonostante sia reduce da un infortunio tiene botta con Lukaku: ennesimo duello epico, che non perde di certo.

Spinazzola 6,5 Trova il modo per essere ancora decisivo. Peccato per l’infortunio che gli impedisce di giocare la semifinale.

Barella 7 Eccolo il primo squillo dell’Europeo. Ha aspettato una grande serata per lasciare il segno. Come solo i predestinati sanno fare.

Jorginho 6 Solito lavoro oscuro che no si vede ma si sente.

Verratti 6 L’inattività inizia a farsi sentire. Nelle ultime due partite non è stato il solito, ma finché ne ha lotta come un leone.

Chiesa 6,5 Scelta azzeccata: tiene in apprensione i dirimpettai e offre sempre l’impressione di poter far male nelle ripartenze.

Immobile 5,5 Il gol torna a essere una maledizione per l’attaccante della Lazio ma si sbatte tanto

Insigne 7 Un altro tiro a giro che vale il prezzo del biglietto. Un altro gol d’antologia.   

 

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