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Sri Lanka, affonda nave con tonnellate di prodotti chimici: si teme un disastro ambientale

Le autorità di Colombo si preparano allo scenario peggiore, la possibile marea nera sulle coste, innescata dalla fuoriuscita di petrolio dalla nave portacontainer che ha bruciato per giorni e che affonda al largo del porto principale di Colombo.
Vittima di un incendio durato tredici giorni, la MV X-Press Pearl è quasi completamente affondata. Lo Sri Lanka ha chiesto aiuto all’India per proteggere le sue coste: il disastro ecologico è già in corso ma potrebbe essere aggravato da una fuoriuscita di petrolio.

La Guardia costiera indiana ha già partecipato alle operazioni di spegnimento dell’incendio scoppiato a bordo il 20 maggio e una nave indiana con equipaggiamento specializzato è sul posto: sono pronte sostanze chimiche disperdenti il petrolio e skimmer a spazzola per ripulire la superficie, pronti per l’uso al minimo segno di una perdita.

I proprietari della nave, la società X-Press Feeders, hanno confermato che il cargo sta lentamente affondando dopo il fallito tentativo di rimorchiarla: la parte posteriore della nave è appoggiata sul fondale a una profondità di circa 21 metri e la parte anteriore sta lentamente affondando. La Marina ha confermato che la prua della nave è ancora al di sopra della linea di galleggiamento.
La nave trasportava una grande quantità di lubrificanti oltre a un «carico pericoloso» di 81 container, tra cui 25 tonnellate di acido nitrico. L’incendio sulla nave battente bandiera di Singapore è iniziato mentre era in rotta verso Colombo; le autorità hanno cercato di spegnere le fiamme, ma l’operazione è stata complicata dai forti venti monsonici e il recente passaggio nella vicina India di un ciclone. Intanto, tonnellate di granuli di plastica, destinati all’industria dell’imballaggio, sono già affiorati sulle coste, tra le più ricche di biodiversità dell’Asia meridionale.

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