Quattro «mercenari» coinvolti nell’omicidio del presidente haitiano Jovenel Moïse sono stati uccisi e altri due sono stati arrestati. Lo ha annunciato il direttore generale della polizia nazionale di Haiti, Léon Charles. «Quattro mercenari sono stati uccisi, altri due sono stati fermati e sono sotto il nostro controllo - ha detto in televisione -. Tre poliziotti che erano stati presi in ostaggio sono stati liberati». Il presidente Moïse è stato assassinato da un commando armato.
Ieri l'attentato
Un commando armato di "mercenari", alcuni dei quali parlavano spagnolo, ha ucciso la notte scorsa verso l’1 locale (le 7 italiane) nella sua residenza il presidente haitiano Jovenel Moise e la moglie, Lady Martine. Il portale di notizie InfoHaiti.net ha pubblicato un comunicato del primo ministro, Claude Joseph, che ha assunto la conduzione del Paese ed ha condannato quello che ha descritto come un «atto odioso, disumano e barbaro».
Stato d'assedio
Il primo ministro ad interim di Haiti, Claude Joseph, ha dichiarato lo stato d’assedio nel Paese dopo l’assassinio del presidente, Jovenel Moise. Lo ha annunciato lo stesso Joseph in un messaggio televisivo, in cui è apparso al fianco del capo della polizia, Leon Charles, e di altre autorità, dopo aver presieduto un Consiglio dei ministri straordinario. «La situazione nel Paese - ha sostenuto - è sotto il controllo della polizia nazionale e delle forze armate haitiane». Il portale riferisce anche dal quotidiano The Miami Herald, che gli attaccanti «hanno affermato di essere agenti della Dea statunitense», secondo quanto risulta da un video ripreso da persone che si trovavano nella residenza di Moïse. Un funzionario del governo haitiano ha però categoricamente smentito che possa essersi trattato di agenti della Dea, ed ha assicurato che «questi erano mercenari». Residenti hanno riferito di aver visto aggirarsi nella zona uomini in tuta mimetica nera ed avere sentito spari di armi di grosso calibro e notato volare dei droni. Il giornale statunitense sostiene che «la morte del capo dello Stato getterà Haiti in un gravissimo caos».
Aeroporto internazionale di Port-au-Prince chiuso al traffico
Dopo l'assassinio del presidente Jovenel Moise, gli aerei in avvicinamento sono stati costretti a tornare indietro o a modificare la loro rotta. E’ quanto è toccato ad un aereo di American Airlines, proveniente da Fort Lauderdale, che è tornato al suo punto di partenza. Da parte sua la compagnia haitiana Sunrise Airlines ha annunciato che tutti i suoi voli «sono cancellati fino a nuovo avviso».
Moïse era presidente dal 2017
Da gennaio 2020 governava per decreto, e senza la presenza di un Parlamento. Affrontava crescenti proteste da parte di associazioni politiche, sociali e religiose, che lo accusavano di aver creato ad Haiti una profonda crisi politica e costituzionale, usando bande armate per rimanere al potere. Proprio ieri Moïse aveva nominato un nuovo primo ministro, Ariel Henry, per preparare il paese alle elezioni che avrebbero portato il 26 settembre allo svolgimento di un referendum costituzionale e all’elezione di un presidente e di un nuovo parlamento.
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