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Terremoto ad Haiti, 2189 morti: decretati tre giorni di lutto nazionale

Il bilancio è ancora provvisorio e sono quasi 10 mila i feriti. Il primo ministro Henry: "Stiamo vivendo una nuova situazione catastrofica"

Il bilancio è ancora provvisorio, ma le vittime del terremoto di magnitudo 7.2 che ha colpito il sud-ovest di Haiti sabato è aumentato a 2189 morti e 12mila feriti. Lo ha riferito la protezione civile del Paese. Oltre 60.000 case sono state distrutte.

Il primo ministro Ariel Henry ha decretato tre giorni di lutto nazionale in ricordo delle vittime del terremoto: «Tutti siamo ben coscienti che stiamo vivendo una nuova situazione catastrofica che ha causato molta sofferenza e per questo abbiamo deciso tre giorni di lutto nazionale».
Henry, che venerdì celebra un mese della sua elezione a premier, ha manifestato il suo rammarico per «le tante persone che hanno perso la vita per il terremoto di magnitudo 7,2 Richter, disponendo che le bandiere sugli edifici pubblici siano collocate a mezz'asta. Il capo del governo ha quindi chiesto «unità e solidarietà» tra gli haitiani, in un momento in cui il Paese vive un nuovo dramma, a poco più di un mese  all’assassinio del presidente Jovenel Moïse.
In questo senso ha annunciato che presiederà un dialogo con i settori della politica, delle imprese, della società civile e della diaspora, per cercare soluzioni consensuali nella gestione della crisi umanitaria.

«Le Nazioni Unite hanno stanziato 8 milioni di dollari dal Fondo centrale di risposta alle emergenze per fornire assistenza sanitaria essenziale, acqua pulita, alloggi di emergenza e servizi igienici a tutte le persone colpite» dal terremoto ad Haiti. Lo ha comunicato il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. «Oggi i convogli di soccorso hanno raggiunto le comunità a Les Cayes, Jérémie e Nippes», ha continuato Guterres, sottolineando che «continueremo a potenziare la nostra risposta alle aree più colpite anche se la tempesta tropicale Grace si avvicina ad Haiti con la sua minaccia di forti piogge e inondazioni improvvise».
Il segretario generale ha poi lanciato un messaggio al popolo dell’isola: «Non siete soli. Saremo al vostro fianco e vi supporteremo in ogni fase del percorso per uscire da questa crisi».

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