I ricercatori della Nasa hanno calcolato la potenza dell’eruzione avvenuta al largo di Tonga sabato scorso come «500 volte più potente della bomba atomica sganciata su Hiroshima». James Garvin, scienziato capo presso il Goddard Space Flight Center della Nasa, ha detto alla radio Npr che «il numero a cui siamo arrivati è attorno ai 10 megaton - 10 milioni di tonnellate - di equivalente in tritolo». E secondo Michael Poland, del servizio geologico degli Usa, «potrebbe trattarsi dell’esplosione più rumorosa avvenuta sulla terra dal 1883, quando esplose il vulcano Krakatoa in Indonesia».
Tonga: sgomberata pista, domani possibile arrivo primi aiuti
I primi aerei di aiuti d’emergenza per le isole Tonga potranno atterrare da domani dopo che oggi la principale pista d’atterraggio è stata sgomberata dalla cenere del vulcano eruttato sabato scorso, causando uno tsunami. «La principale pista d’atterraggio, che era sepolta da 5-10 centimetri di cenere vulcanica, è di nuovo operativa», ha annunciato Jonathan Veitch, incaricato di coordinare le operazioni delle Nazioni Unite, aggiungendo che i primi voli attesi, provenienti da Australia e Nuova Zelanda, potranno arrivare domani. Oltre 100 mila persone, l’equivalente della popolazione, sono state colpite dal doppio evento e secondo le prime stime c'è urgente bisogno di acqua potabile. «Le riserve d’acqua delle isole Tonga sono state gravemente contaminate dalla cenere e l'acqua salata», ha dichiarato Katie Greenwood, della Federazione internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, aggiungendo che esiste «un rischio elevato di malattie come il colera e la diarrea». Il Paese, considerato Covid-free, e le Nazioni Unite temono inoltre che gli aiuti dall’estero possano portare casi di Covid sull'arcipelago.
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