Martedì 24 Dicembre 2024

Pesanti bombardamenti a Kiev. Da Erdogan a Putin: “Subito il cessate il fuoco“. Il Papa: “Conflitto folle”

 
 
 
 
epa09803922 Captured Russian soldiers answer questions of journalists during a press conference organised by Ukrainian Security Service in Kyiv (Kiev), Ukraine, 05 March 2022. According to the United Nations (UN), at least one million people have fled Ukraine to neighboring countries since the beginning of Russia’s military aggression on 24 February 2022. The UN estimates that around 160,000 Ukrainians are currently internally displaced. EPA/STR
 
 
 
 
 

L’undicesima notte di guerra in Ucraina ha visto una breve pausa nei bombardamenti mentre aumenta la pressione russa sui civili in fuga. La diplomazia, intanto, fallita la tregua dichiarata ieri da Mosca (il sindaco di Mariupol parla di «situazione disperata» e la Croce Rossa annuncia che l'evacuazione è stata interrotta), intensifica gli sforzi per far cessare le ostilità il prima possibile in attesa del terzo round di negoziati e del Consiglio di sicurezza Onu di domani.

L'offensiva ha allargato il suo raggio d'azione

Colpiti altri centri nei dintorni di Kiev, da Bila Tserkva a Bucha. E all'indomani della conquista della centrale di Zaporizhzhia, i russi hanno puntato anche il secondo impianto nucleare del Paese. I russi vorrebbero assumere il controllo della diga della centrale idroelettrica Kaniv - che si trova a 150 chilometri da Kiev - rivelano le forze armate ucraine. L'avanzata in tutto il Paese, comunque, non ha registrato significativi progressi. Al contrario nel sud gli ucraini hanno annunciato di aver ripreso il controllo della città portuale di Mykolayv.

E la diplomazia internazionale, nel frattempo, tenta di fare sponda

Il premier israeliano Naftali Bennett è volato a sorpresa a Mosca per parlare con Putin (violando lo Shabbat), dopo il nuovo affondo dello zar sulle sanzioni occidentali, equiparate ad una "dichiarazione di guerra". Bennett ha condiviso l'esito del faccia a faccia con Emmanuel Macron ed Olaf Scholz, e da Mosca ha anche sentito Volodymr Zelensky. Mentre il presidente ucraino, dal suo bunker, ha rinnovato le sue richieste di aiuto all'Occidente: l'attivazione di una no-fly zone e lo stop all'import del petrolio russo. Secondo la stampa Usa, pressioni sarebbero in corso per condurre anche Venezuela e India a prendere le distanze dal Cremlino. La Cina si oppone a ogni mossa che «getti benzina sul fuoco» in Ucraina e ha chiesto negoziati per risolvere la crisi e trattative per creare «un equilibrato meccanismo di sicurezza» europeo.

La cronaca della giornata

22.58 "Razzi russi su istituto con struttura nucleare". La principale agenzia di sicurezza ucraina ha riferito che le forze russe hanno lanciato razzi sull'Istituto di fisica e tecnologia di Kharkiv, che ospita una struttura nucleare. Lo riferisce il Washington Post precisando di non poter confermare in modo indipendente la notizia, diffusa con un post su Telegram attraverso Ukraine Now, un canale governativo, secondo cui l’attacco «avrebbe potuto portare a una rilevante catastrofe ambientale». La struttura, conosciuta come Neutron Source, ha «37 elementi di combustibile nucleare scaricati nella sua zona attiva» 22.45 Zelensky, la Russia attacca i civili, dov'è l'Occidente?. «La Russia ha annunciato che domani bombarderà le nostre industrie di difesa. Molte di queste sono nelle nostre città, con i civili attorno. E’ un omicidio. E non vedo nessun leader mondiale reagire a questo oggi, nessun politico occidentale». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video. «Immagina il senso di impunità degli aggressori che annunciano in anticipo le loro atrocità. Tutto perché non c'è alcuna reazione. E’ come se tutti i leader occidentali fossero spariti oggi», ha aggiunto secondo quanto riporta il Kyiv Independent. «Spero che almeno reagiranno domani». 22.27 Netflix sospende il servizio in Russia. Netflix ha sospeso il suo servizio in Russia in segno di protesta contro l’invasione russa dell’Ucraina. La società aveva già annunciato nei giorni scorsi anche la sospensione di tutti i futuri progetti e delle future acquisizioni, unendosi alla crescente lista di compagnie occidentali che hanno tagliato i legami col Paese. 21.49 Lacrime Shevchenko, aprite il cuore alla mia gente. «L'Italia mi ha fatto sentire uno di voi, è la mia seconda patria. Aprite il cuore al popolo e alla mia gente ai bambini e agli anziani che hanno tanto bisogno del vostro aiuto. Ce n'è già tanto, lo so, ma ne chiedo ancora». Così l’appello di Andriy Shevchenko, in lacrime, parlando della situazione in Ucraina a Che tempo che fa. «Ho molti parenti ancora lì, li sento tutti i giorni ma sono molto preoccupato per la loro scelta di rimanere - ha proseguito l’ex ct dell’Ucraina -. Mi raccontano quel che succede, città bombardate, dove muoiono bambini e anziani che non possono andarsene. E’ un incubo da cui vorrei potermi svegliare». 20.29 Nuova legge media, TikTok blocca contenuti da Russia. TikTok ha annunciato la sospensione della creazione di nuovi video in Russia alla luce della nuova legge contra la diffusione di 'false notiziè che prevede fino a 15 anni di carcere. «Non abbiamo altra scelta che sospendere il live streaming e i nuovi contenuti sul nostro servizio video mentre esaminiamo le implicazioni sulla sicurezza di questa legge», ha fatto sapere l’azienda, sottolineando che «il servizio di messaggistica in-app non sarà interessato». 19.29  Anche American Express blocca carte in Russia. Anche American Express, dopo Visa, Mastercard e Paypal blocca l’operatività delle carte in Russia alla luce «dell’ingiustificato attacco all’Ucraina». E’ quanto si legge in una nota secondo cui il provvedimento si estende anche in Bielorussia. Le carte emesse in tutto il mondo da Amex non funzioneranno più nel paese e quelle emesse dalle banche russe cesseranno di funzionare all’estero nella rete Amex spiega il gruppo. 19.12 Nucleare, Italia verifica scorte compresse iodio. Sale l’allerta per il rischio nucleare dopo i bombardamenti russi sull'Ucraina e l’Italia verifica le scorte di sodio stabile presenti nelle farmacie. Si tratta di compresse che riducono gli effetti negativi sulla salute delle persone esposte a radiazioni e che vanno ingerite tempestivamente (da alcune ore fino ad un giorno prima dell’esposizione o al massimo entro le prime 6-8 ore dall’inizio dell’esposizione). La iodoprofilassi è peraltro contenuta nel Piano nazionale delle misure protettive contro le emergenze radiologiche, che raccomanda l’organizzazione di un «un sistema di stoccaggio finalizzato alla distribuzione rapida in emergenza». Protezione civile e ministero della Salute hanno avviato una ricognizione ed anche alcune Regioni si stanno muovendo per verificare lo stato delle "riserve" di iodio. 18.37 Telefonata Putin-Bennet, rimangono in contatto. C'è stata una telefonata tra Vladimi Putin e il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Lo riferisce il Cremlino, citato da Interfax e Tass, sottolineando che dopo l’incontro di ieri a Mosca Putin e Bennet hanno concordato di continuare a scambiarsi opinioni sulla situazione in Ucraina. 18.01 Zelensky, ho parlato con Draghi di adesione alla Ue. Ho discusso con il Presidente del Consiglio Mario Draghi del modo per contrastare l’aggressione. L' ho informato sui crimini della Russia contro i civili, sul terrorismo nucleare. E’ stata sollevata la questione del sostegno all’Ucraina e dell’esame della nostra domanda di adesione in Europa». Lo fa sapere il presidente ucraino Zelensky via twitter. 17.48 Michel, con no-fly zone rischio guerra mondiale. La chiusura dello spazio aereo dell’Ucraina «nelle circostanze attuali sarebbe considerato come l'ingresso in guerra della Nato e quindi un rischio di una terza guerra mondiale». Così il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ai microfoni di France Inter e France Info. Sulla possibilità di inviare aerei all’Ucraina, Michel ha detto di non avere intenzione di commentare vista la «sensibilità» del tema. C'è «un coordinamento con i Paesi membri che possono prevedere consegne o donazioni di materiale legato all’aeronautica, ma dobbiamo considerare che i soldati ucraini devono avere attrezzature» per cui siano «addestrati». 17.46 Ong, 4.300 arresti nelle manifestazioni in Russia. Al momento sono oltre 4.300 le persone arrestate mentre manifestavano contro la guerra in Ucraina in 56 città russe. Il dato lo fornisce la Ong, Ovd-Info, specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni. La stessa fonte sottolinea che questo dato potrebbe essere calcolato per difetto visto che ogni dipartimento di polizia può avere più fermati rispetto agli elenchi pubblicati. Loro pubblicano solo i nomi di quelle persone di cui sono certi. Solo a Mosca ci sono stati finora oltre 1.600 fermi. 16.58 Macron, Putin sempre molto determinato. Rispetto al precedente colloquio telefonico di giovedì scorso, il presidente Vladimir Putin è apparso oggi ad Emmanuel Macron «sempre molto determinato» nel raggiungimento dei suoi obiettivi. In particolare, Putin ha ribadito le sue esigenze per un negoziato: la «denazificazione" dell’Ucraina, la sua «neutralizzazione», il riconoscimento dell’annessione della Crimea e dell’indipendenza del Donbass. Tali obiettivi, secondo Putin, «se non saranno raggiunti con il negoziato lo saranno con le operazioni militari». 16.51 Putin a Macron, non attaccheremo le centrali nucleari. Vladimir Putin ha detto oggi al presidente francese Emmanuel Macron di essere «pronto a rispettare le norme dell’Aiea sulla protezione delle centrali nucleari». Nella telefonata di un’ora e 45 minuti, secondo quanto riferisce l’Eliseo, Putin ha detto a Macron - che ha posto la questione della sicurezza delle centrali nucleari al primo posto del colloquio di oggi - che «non è sua intenzione procedere ad attacchi contro le centrali» in Ucraina. 16.49 Mosca, distrutte tutte le forze aeree di Kiev. Il ministero della Difesa russo sostiene che «praticamente tutte le forze aeree del regime di Kiev pronte alla battaglia sono state distrutte». Lo riferisce la Tass. 16.28 Varsavia, non manderemo i nostri jet a Kiev. La Polonia non manderà i suoi jet all’Ucraina, come pure non consentirà di usare i suoi aeroporti. Stiamo aiutando in molte altre aree": lo twitta la cancelleria del primo ministro polacco, come riferiscono i media Usa. 15.53 Ong, 2.500 arresti nelle manifestazioni in 50 città russe. Almeno 2.500 persone che manifestavano contro l’intervento militare in Ucraina sono state arrestate domenica in circa 50 città della Russia. Lo ha reso noto l’Ong Ovd-Info, specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni. Secondo la setssa fonte, dal 24 febbraio, data di inizio delle operazioni militari, nel Paese sono stati arrestati quasi 11mila manifestanti. 15.33 "Non è colpa nostra".  Vladimir Putin accusa le autorità di Kiev di impedire le evacuazioni di civili da Mariupol, nel sud dell’Ucraina. Lo riferisce il Cremlino. 15.27 L'appello disperato. «Vi chiediamo ogni giorno una no fly zone, se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. Questa sarà anche responsabilità della politica mondiale, dei leader occidentali oggi e per sempre». Questo è l’ultimo appello del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai leader occidentali attraverso un video. 15.20 L'incontro. Il segretario di Stato Usa Antony Blinken incontrerà a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron martedì sera per continuare a coordinare la risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato americano Ned Price. 15.07 Accordi disattesi. Il presidente russo, Vladimir Putin, ha detto al collega francese, Emmanuel Macron, che Kiev «ancora non rispetta gli accordi raggiunti sull'evacuazione della popolazione civili» dai luoghi delle ostilità. Lo ha riferito il Cremlino riportando i contenuti dell’ultima colloquio telefonico tra i due leader. Lo riporta Ria Novosti 15.00 L'incontro internazionale. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, incontrerà a Parigi il presidente francese Emmanuel Macron martedì sera. Lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato americano 14.31 Evacuazione interrotta a Mariupol. Gli attacchi russi hanno fatto deragliare per la seconda volta i piani di evacuazione dei civili dalla città di Mariupol, nel Sud-Est dell’Ucraina. Lo ha dichiarato il consigliere del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko, e membro del reggimento Azov della Guardia Nazionale. «Il secondo tentativo di un corridoio umanitario per i civili a Mariupol si è concluso nuovamente con i bombardamenti da parte dei russi», ha detto Gerashchenko sul suo account Telegram. 13.44 Aumentano i profughi in Italia. Sono 14.237 i cittadini ucraini entrati in Italia finora: 7.052 donne, 1.459 uomini e 5.726 minori. Il dato, fa sapere il ministero dell’Interno sul suo sito, è aggiornato alle ore 8 di oggi e le principali destinazioni risultano essere Roma, Milano, Bologna e Napoli, dove vengono raggiunti familiari e conoscenti già presenti in Italia. In 24 ore sono oltre 3mila gli ucraini arrivati; cifra che segnala un aumento del flusso. 13.34 La rivelazione di Zelensky. "Alcuni dei prigionieri hanno iniziato a parlare, tra loro i piloti che hanno bombardato le nostre città. Abbiamo ascoltato le loro testimonianze, visto mappe e piani. Non sono stati elaborati ieri, non è improvvisazione: questa è guerra". Lo ha detto Volodymyr Zelenski in un video pubblicato sui social. "Si stanno preparando a bombardare Odessa - prosegue - Sarà un crimine di guerra, un crimine storico".  Il presidente ucraino ha detto che le forze russe hanno completamente distrutto l’aeroporto regionale di Vinnycja, nell’Ucraina centrale. Zelensky ha rilasciato un nuovo video messaggio sui social. 13.25 Abbattuto jet russo. Il portavoce del quartier generale operativo dell’amministrazione militare regionale di Odessa, Serhiy Bratchuk, ha fatto sapere che l’esercito ucraino ha abbattuto un aereo russo sul Mar Nero. Lo scrive l’agenzia ucraina Unial. Secondo l’agenzia di stampa durante gli 11 giorni di guerra l'esercito ucraino avrebbe abbattuto 45 aerei. Inoltre, fino a ieri, aggiunge l’agenzia, sarebbero «più di 11.000 gli invasori russi morti in Ucraina». 13.09 Erdogan dice stop alla guerra. Il presidente turco Erdogan, parlando con Vladimir Putin, ha detto che è necessario 'garantire il cessate il fuoco, aprire i corridoi umanitari e firmare il trattato di pace». Lo rende noto Interfax. 12.53 Altre bombe su Kiev. Nella mattinata di oggi ci sono stati pesanti bombardamenti a ovest e a nord-ovest di Kiev e l’impatto delle esplosioni è stato sentito da team della Cnn a Kiev e nell’area a sud-ovest della città. Due colpi di mortaio hanno colpito un checkpoint installato per consentire l’ingresso di civili in città dalla periferia. Si ha al momento indicazione di tre morti da parte delle autorità ucraine, due sarebbero bambini, riferisce ancora la Cnn. 12.42 Telefonata Putin-Macron. In corso il colloquio telefonico fra i presidenti Emmanuel Macron e Vladimir Putin, secondo quanto annuncia l’Eliseo. Si tratta del quarto colloquio telefonico fra i due dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. 12.28 Il Papa: la guerra è una pazzia. «La Santa Sede è disposta di fare del tutto, a mettersi in servizio per questa pace», lo ha detto il Papa all’Angelus. «In questi giorni sono andati in Ucraina due cardinali, per servire il popolo, per aiutare - ha annunciato -: il cardinale Krajewski, elemosiniere, per portare gli aiuti ai più bisognosi, e il cardinale Czerny, prefetto 'ad interim' del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale». «Questa presenza di due cardinali lì - ha aggiunto- è la presenza non solo del Papa, ma di tutto il popolo cristiano che vuole avvicinarsi e dire: 'la guerra è una pazzia, fermatevi per favore, guardate questa crudeltà». 12.25 Colloquio telefonico Erdogan-Putin. Il presidente russo, Vladimir Putin, e quello turco, Recep Tayyip Erdogan, hanno colloquiato telefonicamente sull'Ucraina, come ha annunciato la tv turca Tpt citata dall’agenzia russa Tass. La telefonata è durata un'ora.  I due leader hanno discusso della possibilità che la Turchia ospiti un negoziato tra Russia e Ucraina che favorisca un accordo per il cessate il fuoco: negli ultimi due mesi, Erdogan ha ripetutamente insistito per assumere il ruolo di mediatore nella crisi. Negli ultimi giorni, il governo turco ha intensificato i contatti diplomatici per riuscire a far sedere allo stesso tavolo i ministri degli Esteri di Ucraina e Russia e ieri Erdogan ha parlato con il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel e con i colleghi di Canada e Lituania. Nella stessa giornata di ieri, il ministro degli Esteri Mevlut Cavusoglu ha sentito i colleghi di Russia, Sergej Lavrov e ucraino Dimitry Kuleba con i quali ha insistito per fare in modo che i due si incontrino al forum diplomatico in programma ad Antalya, località della costa sud della Turchia, il prossimo 11 marzo. Il Cremlino ha confermato venerdì sera che Lavrov prenderà parte al forum, ma dopo la conferma di Mosca si attende di capire cosa farà il ministro ucraino, che non ha confermato la propria presenza a causa dell’attacco in corso nel proprio Paese. 12.00 Inizia l'evacuazione a Mariupol. «L'evacuazione dei civili da Mariupol in Ucraina è iniziata alle 12:01 di domenica 6 marzo». Lo ha comunicato il servizio stampa del Municipio di Mariupol. «Secondo il Centro di coordinamento guidato dal capo dell’amministrazione militare e civile regionale di Donetsk Pavel Kirilenko, oggi, 6 marzo, dalle 10.00 verrà dichiarato un regime di silenzio fino alle 21.00 ora locale», si legge nella nota secondo quanto riporta l’Interfax. 11.20 Accordo tra Stati Uniti e Polonia. Gli Usa «lavorano attivamente» per un accordo con la Polonia per l’invio di jet di guerra all’Ucraina. Lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken in conferenza stampa a Chisinau, in Moldavia. 10. 57 - In Italia si prepara l'accoglienza per centomila orfani. Centomila orfani da togliere da sotto le bombe, da portare in salvo e da tutelare. Oggi anche gli orfanotrofi ucraini sono diventati possibili obiettivi sensibili e molti di questi sono stati sgomberati e i minori vengono portati in sicurezza oltre confine grazie ad una gara di solidarietà internazionale. 10.44 - Sono più di 1,5 milioni i rifugiati fuggiti dall’Ucraina in 10 giorni, secondo quanto riferisce l’Onu. 10.29 - Sono 61, da ieri, gli obiettivi militari colpiti dalle forze armate russe secondo quanto ha riportato oggi il ministero della Difesa russo. Con attacchi «ad alta precisione», secondo il portavoce Igor Konashenkov, «ieri sera sono state colpite 61 infrastrutture militari ucraine, tra cui 22 pezzi di armi e attrezzature che si trovavano in rifugi sotterranei, un posto di comando di brigata, nove depositi di munizioni, materiale e forniture, e tre stazioni radar». Stamattina, ha aggiunto «è stato effettuato un attacco con armi di alta precisione a lungo raggio. Il campo d’aviazione delle forze armate ucraine a Starokonstantinov è stato disattivato». 10.29 - Unimpresa, rischio oligarchi russi contro Putin. L’invasione dell’Ucraina, per la Russia, si potrebbe rivelare un clamoroso autogol e le sanzioni dell’Occidente, alla lunga, potrebbero portare gli stessi oligarchi a voler prendere le distanze da Putin considerando le minacce per la loro economia. 10.24 - Una "superpotenza dello spirito". Volodymyr Zelensky ha definito così l’Ucraina che non si arrende alla Russia, incitando i cittadini a continuare nelle varie forme di resistenza. "Ucraini - dice il presidente in un video lanciato anche sui social - In ogni città dove c'è il nemico dovete combattere, dovete portar fuori questo diavolo dalle nostre città per prevenire la creazione di DPR o LPR, dove la vita reale è impossibile ed è solo schiavitù". 10.21 - «Oltre 64 persone sono state arrestate durante le proteste contro la guerra in Ucraina svoltesi nella città portuale russa di Vladivostok e nella città siberiana di Irkutsk». Sono i dati forniti dall’organizzazione non governativa russa OVD-Info che monitora le violazioni sui diritti umani e combatte la persecuzione politica e ripresi dal Guardian. 9.41 - Le forze armate russe in Ucraina finora avrebbero colpito oltre 2.200 obiettivi militari nemici, secondo quanto ha affermato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalle agenzie Tass e Interfax. Il bollettino di Mosca specifica quindi che i militari russi hanno eliminato 778 fra carri armati e mezzi blindati e corazzati da combattimento, distrutto a terra 69 aerei militari e abbattuto in volo altri 24; 'neutralizzato' 76 posti di comando e di comunicazione ucraini, 111 batterie di missili difensivi S-300 e Buk M-1 e 71 stazioni radar, 77 sistemi lancia-razzi multipli, 279 fra pezzi d’artiglieria e mortai, 553 veicoli militari e 62 droni. 9.30 - L’Organizzazione mondiale della sanità ha confermato «diversi» attacchi a strutture sanitarie in Ucraina che hanno provocato morti e feriti. «Attacchi contro strutture sanitarie o operatori sanitari violano la neutralità riconosciuta al personale medico e la legge umanitaria internazionale», ha sottolineato in un tweet il capo dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus. 9.22 - Kiev, operazione in Donesk, 'difendiamo Chernihiv'. Un’operazione di difesa è in corso nella regione di Donesk nell’Ucraina orientale stando a fonti dei vertici militari di Kiev citati dalla Cnn. «Lo sforzo maggiore è impiegato per la difesa di Mariupol e nel tentativo di infliggere più danni possibili alle forze nemiche», fa sapere l'esercito ucraino, affermando inoltre di aver «fermato colonne nemiche che tentavano di avanzare verso la regione di Dnipropetrovsk da Balakliya». E’ inoltre in corso un’operazione per la difesa della città di Chernihiv nel nord. 9.19 - La città ucraina di Marioupol annuncia l’inizio imminente dell’evacuazione di civili, a partire dalle 10 GMT, le 11 in Italia. 9.11 - Oltre 11 mila soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, lo scorso 24 febbraio, secondo quanto afferma lo stato maggiore militare ucraino, citato dai media internazionali. Solo ieri Kiev parlava di 10 mila russi caduti e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky rimproverava a Vladimir Putin di averli mandati a morire inutilmente. 9.06 - Secondo l’Ucraina, la Russia punta al controllo di una centrale idroelettrica a Khaniv, nel centro del paese. Lo ha riferito il comando generale delle forze armate ucraine. «Secondo le informazioni disponibili, l’occupante intende impadronirsi di un’altra importante infrastruttura, la diga della centrale idroelettrica di Khaniv» sul fiume Dnieper, si legge nel suo profilo ufficiale su Facebook. Due giorni fa le forze armate avevano conquistato, dopo una notte di combattimenti, la centrale nucleare di Enerdogar nella regione di Zaporizhzhia a Sud-est del Paese. 8.45 - Nelle ultime 24 ore le forze armate russe hanno distrutto otto aerei militari dell’esercito ucraino, due elicotteri Mi-8 vicino a Kiev e il sistema missilistico di difesa aerea S-300: lo ha comunicato il ministero della Difesa di Mosca. Le unità dell’esercito russo hanno preso il controllo delle aree abitate di Priyutne, Zavitne-Bazhanne, Staromlynovka, Oktyabrske, Novomaiske, ha detto ancora il ministero. 8.42 -  Boris Johnson ha un piano per fermare Putin, in sei punti. E’ lo stesso primo ministro britannico a descriverne i dettagli in un intervento sul New York Times. Ed è una chiamata all’azione per la comunità internazionale, esortatata a reagire alla «barbara e orribile» aggressione di Putin in Ucraina, perchè «non saranno gli storici ma il popolo ucraino a giudicarci». 8.30 - Mosca, parte di Mariupol sotto controllo. L’offensiva nella periferia occidentale e nordoccidentale di Mariupol da parte delle forze della Repubblica popolare di Doneck prosegue «con successo» secondo il ministero della Difesa russo, che ha comunicato di avere preso «il quartiere Stary Krym di Mariupol sotto controllo». 8.16 - Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente americano Joe Biden e con il primo ministro di Israele, Naftali Bennett. Lo rende noto su Twitter, scrivendo che "nel quadro del costante dialogo, ho avuto un altro colloquio con Biden. In agenda, la sicurezza, il sostegno finanziario all’Ucraina e il proseguimento delle sanzioni contro la Russia". Sucessivamente, Zelensky rende noto che "il "primo ministro di Israele mi ha chiamato dopo il suo incontro con Vladimir Putin. Continuiamo il dialogo". Bennett ieri a sorpresa ha incontrato a Mosca il presidente russo Vladimir Putin e poi a Berlino il cancelliere tedesco Olaf Scholz. 8.09 - Interfax, "Kiev stava per costruire bomba nucleare". Kiev era vicina alla costruzione di una bomba nucleare basata sul plutonio: lo ha riferito una «fonte informata» all’agenzia russa Interfax. Secondo tale fonte, l’Ucraina stava lavorando alla produzione di proprie armi nucleari da oltre 20 anni. «Per più di due decenni, implementando programmi sia nel campo nucleare che in quello della missilistica, l’Ucraina si stava costantemente muovendo verso la formazione di tutte le condizioni necessarie per creare le proprie armi nucleari», ha detto la fonte a Interfax. 8.08 - I corridoi umanitari dalle città assediate di Mariupol e di Volnovakha, che ieri non hanno funzionato, saranno riaperti questa mattina, secondo quanto dichiara il vicecomandante della milizia filorussa dell’autoproclamata di Donetsk (Dpr), Eduard Basurin, citato dall’agenzia russa Tass. «In mattinata i corridoi umanitari saranno riaperti a Mariupol e a Volnovakha. Noi speriamo ancora che i comandi ucraini incaricati di difendere le regioni abitate ordinino ai loro subordinati di sbloccare le vie di fuga (...) affinché i civili possano lasciare queste aree popolate», ha detto Basurin ai giornalisti, secondo Tass. 7.53 - Sorpresa dal livello e dalla forza della resistenza ucraina, la Russia risponde attaccando aree abitate con bombardamenti aerei e terrestri. Lo scrive l’intelligence della Difesa russa in un tweet. 7.21 - «Violenti combattimenti» sono in corso per il controllo delle città di Mykolaiv (480 mila abitanti) nel Sud dell’Ucraina, e Chernihiv (287 mila abitanti) nel Nord. Lo ha sapere lo stato maggiore di Kiev. Un’altra operazione militare dell’esercito ucraino è in corso nella regione di Donetsk, nella parte orientale. Ma gli sforzi più importanti sono concentrati sulla città portuale di Mariupol, sul mar d’Azov, dove la situazione è «molto difficile» secondo le autorità locali, dopo il fallimento della tregua umanitaria annunciata ieri. 7.14 - Interruzione forniture gas a Kiev e altre città. La guerra in Ucraina sta provocando diffuse interruzioni della distrubuzione del gas: a confermarlo è l’operatore del sistema di trasmissione del gas, citato dai media locali, che «ha dovuto chiudere 16 stazioni di distribuzione del gas in sei oblast dell’Ucraina - Kharkiv, Mykolaiv, Zaporizhzhia, Kyiv, Donetsk e Luhansk». L’operatore ha aggiunto di non essere in grado al momento di ripristinare le forniture in alcune delle zone rimaste scoperte. 6.13 - Spari contro i civili bloccano le evacuazioni di Bucha e Gostomel, vicino Kiev. Almeno 3 morti. A denunciarlo sono i residenti dell’area secondo quanto riportato dai media locali. Tra le vittime, stando alle prime ricostruzioni, anche una volontaria che aveva appena consegnato cibo ad un rifugio. La ragazza era insieme ad altre due persone in auto quando i russi hanno attaccato. 6.10 - Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha invitato il primo ministro indiano Modi a sollecitare la Russia a porre fine alla guerra in Ucraina nel «miglior interesse» di tutte le nazioni. Lo riferiscono media indiani. 6.04 - Trump, «Dovremmo mettere la bandiera della Cina sui nostri F-22 e bombardare» contro la Russia per poi dire «è stata la Cina, non noi». Facendo così, Russia e Cina "inizierebbero a combattere fra di loro e noi staremmo a guardare». A lanciare l’idea è Donald Trump incontrando un gruppo di finanziatori, secondo quanto riporta il Washington Post. Trump ha quindi detto che "non si può lasciare continuare" quanto sta accadendo.

leggi l'articolo completo