Guerra Ucraina, raid a Leopoli: 35 morti e 57 feriti. Bombardato un centro di addestramento, feriti cittadini olandesi. Ancora 400 italiani in Ucraina: alcuni intrappolati
Tregua bellica? Neanche a parlarne. Il diciottesimo giorno è segnato dall'attacco al centro di addestramento vicino Leopoli: 35 morti e 57 feriti il tragico bilancio. Ma è anche un giorno caratterizzato dal suono stordente delle sirene che, in quasi tutte le province dell’Ucraina, segnalando ai residenti di cercare immediatamente riparo. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, l’allerta raid aerei è scattata, fra le altre aree, anche a Kiev, Kharkiv e Dnipro. E mentre in tutto il Paese si fa la conta delle strutture sanitarie prese di mira dai russi, la Nato non esclude l'utilizzo delle armi chimiche nel corso del conflitto.
Cronaca di giornata
23.56 Forze russe hanno bloccato la costa, isolando l'Ucraina - Le forze navali russe hanno bloccato a distanza la costa ucraina sul mar nero, isolando il paese dal commercio internazionale via mare. emerge dal bollettino dell'intellgence britannica. 23.36 Zelensky torna a chiedere la no-fly zone: "Altrimenti missili cadranno nel territorio Nato" - Il presidente dell'Ucraina Zelensky torna a chiedere la no- fly zone sul suo paese. Ribadisce la sua richiesta avvertendo: "Altrimenti i razzi russi cadranno sul suolo della Nato". In un video chiarisce: "Sono cduti missili a soli 20 km dalla base di addestramento di Yavoriv sono cadute 30 bombe. Se non chiudete i nostri cieli, è solo questione di tempo quando i missili russi cadranno sul vostro territorio". 22.54 Di Maio: 34 italiani bloccati in città ucraine assediate - Ci sono 34 italiani bloccati in Ucraina nelle città assediate dalle forze russe, tra cui Mariupol. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un'intervista a 'Non è l'arena'. "Duecento li abbiamo già salvati - ha precisato Di Maio - per i 34 che sono ancora intrappolati lavoriamo ogni giorno per portarli fuori. Se l'evacuazione non può avvenire in sicurezza preferiamo dire loro di aspettare". 22.47 La Russia avverte le aziende occidentali nel Paese: "Arresti e sequestri per i manager che criticano il governo" - La Russia mette in guardia le aziende occidentali nel Paese: i manager che criticano il governo potrebbero essere arrestati e gli asset delle società che si ritirano dal Paese potrebbero essere sequestrati. Lo riporta il Wall Street Journal, secondo il quale nelle ultime settimane la giustizia russa ha avvertito McDonald's, Ibm e Yum Brands, la società a cui fa capo Kfc. 22.20 Ucraina, 7 ospedali distrutti e 104 danneggiati dall'inizio della guerra - Dall'inizio della guerra in Ucraina, le truppe russe hanno distrutto sette ospedali e ne hanno danneggiati 104. A causa dei bombardamenti sono stati uccisi sei operatori sanitari. Lo riferisce sul suo canale Telegram il giornale ucraino Pravda. 22.00 Cina: "La priorità è impedire che la crisi in Ucraina subisca un'ulteriore escalation" - "La priorità della Cina è quella di evitare che la situazione in Ucraina peggiori", ha fatto sapere la sua ambasciata negli Stati Uniti rispondendo alle domande sulla richiesta di attrezzature militiari da parte di Mosca. "Non ho mai sentito parlare di questo", ha detto il portavoce dell'ambascita Liu Pengyu. 21.43 Kuleba: "Con Blinken abbiamo convenuto che va fatto di più" - Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha avuto oggi un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa Antony Blinken. "Abbiamo coordinato l'ulteriore sostegno all'Ucraina e abbiamo convenuto che va fatto di più per fermare l'aggressione russa e riconoscere la responsabilità della Russia per i suoi crimini", ha scritto Kuleba su Twitter. "Grato agli Usa per rimanere fermamente al fianco del popolo dell'Ucraina, l'Ucraina vincerà", conclude il ministro degli Esteri. 21.25 L'Ucraina conferma i colloqui di domani con la Russia - Dopo l'annuncio del Cremlino, anche Kiev ha confermato la ripresa colloqui domani in videoconferenza. 21.20 Ucraina, convoglio aiuti umanitari bloccato a 75 km da Mariupol - L'amministrazione comunale di Mariupol ha confermato che il grande convoglio di aiuti umanitari destinati alla città meridionale ucraina assediata dai russi non è arrivato ed è ancora bloccato a Berdyansk, circa 75 chilometri a ovest, controllata dai russi. "Manca ancora un po'. La carovana umanitaria ha quasi raggiunto Mariupol", si legge in un post su Telegram. "Secondo gli autisti la strada è molto difficile, il convoglio è lento, ma continua a muoversi. Si può avanzare solo di giorno, per via delle norme di sicurezza. In quasi due giorni la carovana ha percorso più di 200 km, ne mancano circa 80 km per arrivare a destinazione" 21.11 Ambasciatore Zazo: "400 italiani ancora in Ucraina, alcuni intrappolati" - "Gli italiani in Ucraina erano inizialmente 2.000, ora sono 400. Molti di loro vogliono rimanere perché hanno la loro vita in Ucraina, con mogli e figli. Ma alcuni sono purtroppo intrappolati, non riescono a lasciare il Paese". Lo ha detto l'ambasciatore d'Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo, intervistato a Che tempo che fa su Rai 3. in collegamento da Leopoli. "Il fatto che l'ambasciata italiana sia ancora presente in Ucraina rappresenta un aspetto importante, apprezzato dal governo ucraino, ma anche un sostegno psicologico per gli italiani presenti", ha aggiunto Zazo. 20.49 Financial Times: "La Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare" - La Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare per sostenere l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando fonti americane, secondo le quali Mosca avrebbe chiesto attrezzature militari e altra assistenza militare a Pechino fin dall'inizio dell'invasione. 20.26 Raid russo su una scuola a Mykolaiv: 4 morti e 3 feriti - È salito ad almeno 4 morti e 3 feriti il bilancio del raid russo di questo pomeriggio su una scuola a Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina. Lo riferiscono i servizi d'emergenza locali, citati dall'Ukrainska Pravda, che in precedenza avevano parlato di due morti e due feriti. 19.30 Decine di migliaia in piazza a Berlino - Decine di migliaia di persone hanno manifestato per la pace oggi di nuovo a Berlino, esibendo i propri slogan davanti alla Porta di Brandeburgo. La marcia ha attraversato il centro della città e un enorme folla si è concentrata davanti alla porta di Brandeburgo 18.25 Kuleba: "Discusso con Qatar su come fermare la guerra" - Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha avuto una conversazione telefonica con il suo omologo del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, con il quale ha "discusso i modi per mettere fine alla barbara aggressione contro l'Ucraina". Lo ha scritto su Twitter lo stesso Kuleba che ha anche ringraziato il Qatar per "l'assistenza umanitaria" fornita alla popolazione ucraina. 18.09 Il Pentagono dopo l'attacco a Yavoriv: "Difenderemo il territorio Nato" - "Un attacco armato contro uno è considerato un attacco armato contro tutti". Così il portavoce del Pentagono, John Kirby, è intervenuto sull'attacco missilistico russo alla base di Yavoriv, a una decina di chilometri dal confine con la Polonia. "Abbiamo detto molto chiaramente alla Russia che il territorio Nato sarà difeso, non solo dagli Stati Uniti, ma da tutti gli alleati", ha sottolineato Kirby intervenendo sull'emittente tv Abc. Nell'attacco russo sono morte almeno 35 persone e decine sono rimaste ferite. Mosca ha ammesso la responsabilità dell'attacco, sostenendo che la base ospitava "mercenari stranieri". 17.59 Ucraina: fornitura elettrica a Chernobyl è regolare - La fornitura di elettricità alla centrale nucleare di Chernobyl è ripresa regolarmente. Lo afferma l'azienda statale ucraina che gestice le centrali atomiche, Energoatom, citata dal canale bielorusso Nexta, sottolineando che i sistemi di raffreddamento sono tornati a operare normalmente. Nelle scorse ore, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica aveva riferito che l'impianto funzionava ancora grazie a generatori diesel esterni. 17.27 Turchia: Russia e Ucraina più vicine - Le posizioni di Russia e Ucraina "in qualche modo si sono fatte più vicine", secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citato dall'agenzia Tass. "Serie discussioni tra di loro continuano", ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara al forum diplomatico di Antalya, sottolineando che tra gli argomenti in discussione vi è "la neutralità" dell'Ucraina. La Turchia, insieme con Israele, è stata indicata come possibile mediatrice tra Kiev e Mosca dal consigliere presidenziale e negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak. 17.12 Russia: "Uccisi 180 mercenari stranieri" - L'esercito russo ha ucciso 180 "mercenari stranieri" negli attacchi a Staritchi e alla base militare di Yavoriv, al confine con la Polonia. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konachenkov, in un briefing. 17.07 Russia: "Continueremo ad eliminare i mercenari stranieri" - "Continueremo a eliminare i mercenari stranieri che arrivano in Ucraina". Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, dopo aver rivendicato l'uccisione di diversi stranieri nel raid sulla base ucraina di Yavoriv, vicino al confine polacco. 16.44 Negoziatore Kiev: "Risultati concreti nei prossimi giorni" - Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore di Kiev, Mykhailo Podoliak, ha detto oggi di aspettarsi "risultati concreti" nei prossimi giorni nei colloqui con la Russia. Mosca "è diventata molto più sensibile alla posizione ucraina" e "ha iniziato a parlare in modo costruttivo", ha aggiunto Podoliak in un video pubblicato sul suo profilo Twitter, riecheggiando le aperture di ieri di Zelensky. "Le nostre proposte sono sul tavolo. Sono molto forti. Tra queste - ha spiegato - ci sono il ritiro delle truppe e il cessate il fuoco". 16.39 Cittadini olandesi feriti nell'attacco alla base militare di Leopoli - Alcuni cittadini olandesi sarebbero rimasti feriti nell'attacco alla base militare di Leopoli. Lo afferma il coordinatore nazionale olandese dei combattenti, Gert Snitselaar, citato dal De Telegraaf. Le autorità olandesi non commentano per il momento. 16.21 Sindaco Irpin: "Da oggi stop ai giornalisti" - "Da oggi vietiamo ai giornalisti di entrare a Irpin. In questo modo vogliamo salvare la vita sia a loro che ai nostri difensori. Esorto tutti i rappresentanti dei media, così come tutti gli ucraini, a non pubblicare sui social network i nostri militari, le loro attrezzature o qualsiasi cosa che indichi la loro posizione! È molto importante". Lo comunica in un video il primo cittadino Oleksandr Mrkuscyn, dopo l'uccisione di Brent Renaud e il ferimento di suoi due colleghi. 16.10 Raid russo su una scuola a Mykolaiv - Un raid russo ha colpito una scuola a Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina a circa 100 km a est di Odessa. Lo ha reso noto il governatore regionale, Vitaly Kim, spiegando che al momento i soccorritori stanno scavando tra le macerie. 15.32 Mariupol: 2.187 abitanti uccisi dall'inizio della guerra - Il consiglio comunale della città sul Mar d'Azov, sotto assedio da 12 giorni, ha comunicato il nuovo bilancio delle vittime fra i suoi abitanti: sono 2.187 i residenti uccisi dal 24 febbraio, inizio della guerra 15:30 Di Maio: "Contrari a no fly zone. Rischio escalation" - «Il fatto che Mosca e Kiev siano disponibili a vedersi a Gerusalemme e possano parlare di tregua significa continuare a tenere aperta la porta della diplomazia. I segnali ci sono, ma i tempi sono lunghi». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a 'Mezz'ora in più'. E sulla fly zone ha aggiunto: «L'Italia continuerà ad opporsi ad una no fly zone» in Ucraina «perché significa scatenare la Terza guerra mondiale. Da noi non verrà mai un incremento dell’escalation». 15:20 "Mosca pagherà caro se usa armi chimiche" - La Russia pagherà un prezzo alto se usa le armi chimiche. Lo ribadisce il consigliere alla Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, in un’intervista a Abc. 13:55 Ucciso giornalista americano del Nyt vicino Kiev - Un giornalista americano del New York Times, Brent Renaud, è stato ucciso e un suo collega è stato ferito ad Irpin, nei sobborghi di Kiev, dalle forse russe. Lo annunciano le forze di sicurezza ucraine. 13:38 Russia, tensione e arresti per le proteste contro la guerra - Tensioni e arresti a Mosca e in altre città della Russia dove sono in corso proteste contro la guerra. «Almeno 268 persone sono già state arrestate in 23 città», ha riferito sul suo sito web OVD-Info, Ong specializzata nel monitoraggio delle manifestazioni. I giornalisti dell’Afp hanno assistito al fermo di diversi manifestanti a Mosca e San Pietroburgo, la seconda città del Paese. Dalle immagini si vedono i poliziotti intervenire con la forza contro i manifestanti. Sono 14.274, dal 24 febbraio, la persone arrestate in Russia durante le proteste contro l'aggressione all’Ucraina. Lo rende noto sempre il sito indipendente OVD-Info che si occupa della tutela dei diritti umani in Russia precisando che ci sono 10 tribunali impegnati in procedimenti penali politici nella settimana che comincia domani. 13:30 Zelensky, evacuate 125mila persone con corridoi - «Siamo stati in grado di evacuare circa 125mila persone usando i corridoi umanitari». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. «L'impegno maggiore ora è Mariupol - ha aggiunto - Il nostro sforzo diplomatico è focalizzato sugli aiuti per raggiungere la città». 12:57 "Presto nuovi colloqui con Mosca, anche su tregua" - Nuovi colloqui tra Russia e Ucraina potrebbero aver luogo la prossima settimana, «già domani o dopodomani». Lo ha detto Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riferisce la Cnn. "Non appena saranno stabiliti i reciproci formati, sarà programmato il quarto round di negoziati. Potrebbe essere domani, dopodomani», ha detto domenica Podoliak a Belta, l'agenzia di stampa statale bielorussa. «Ci sono varie proposte sul tavolo dei negoziati ora», anche «su una soluzione politica e, soprattutto, su una soluzione militare. Intendo una formula per un cessate il fuoco e il ritiro delle truppe» 12:40 1 milione di persone senza gas e riscaldamento - Circa 1 milione di persone sono senza gas e riscaldamento in Ucraina, a causa degli attacchi russi. Lo ha reso noto il fornitore di gas del paese, secondo quanto riporta il Guardian. GTSOU ha fatto sapere che si sta lavorando per riparare i danni causati dai bombardamenti e ripristinare le forniture. I bombardamenti hanno danneggiato le infrastrutture di Donetsk, Luhansk e Mykolaiv. Agli ingegneri è stato impedito di raggiungere un centro di distribuzione del gas a Bashtanka a causa dei combattimenti in corso. Un centro a Prybuzke è stato chiuso per i danni alle apparecchiature. 11:52 Duda: "Se Putin usasse armi chimiche interverrebbe Nato" - Se mi state chiedendo se Putin possa usare armi chimiche, penso che Putin possa usare qualunque cosa in questo momento, specialmente quando si trova in una situazione difficile». Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda in un’intervista alla Bbc. Interpellato sulla possibilità che questo possa portare ad un intervento della Nato, Duda ha risposto: «Certo, tutti speriamo che non osi farlo. Ma...se usasse armi di distruzione di massa, questo sarebbe un cambio di gioco completo». 11:34 Trentacinque morti nel raid di Leopoli - E’ salito a 35 il numero delle vittime dopo l’attacco missilistico russo contro una base militare vicino a Leopoli. Lo riferisce il governatore. 11:00 E’ cessato l’allarme antiaereo a Leopoli. Lo riferisce l’inviata dell’ANSA. 10:30 A Leopoli stanno suonando le sirene d’allarme che preannunciano un attacco aereo. Lo riferisce l'inviata dell’ANSA. 10:24 Rapito un altro sindaco - Un altro sindaco ucraino è stato rapito dalle forze armate russe: si tratta del primo cittadino della città occupata di Dniprorudne, nella parte sudorientale del Paese, nella regione di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent. Il sindaco di Dniprorudne, Yevhen Matviiv, è il secondo sindaco rapito, dopo quello di Melitopol, da quando è iniziata l’invasione russa in Ucraina. «I crimini di guerra stanno diventando sistemici», afferma il governatore della regione di Zaporizhzhia Olexandr Starukh. 10:05 Secondo il Guardian i morti sono 20 - L’attacco missilistico sulla base militare vicino a Leopoli ha ucciso 20 persone. Lo hanno detto i servizi di soccorso al Guardian. Il numero delle vittime è di molto maggiore a quello annunciato finora dalle autorità, mentre la stessa fonte conferma che i feriti sarebbero 57. 10:00 Il ministro della difesa ucraino Reznikov: "In base Leopoli anche stranieri, è terrorismo" - "Questo è un nuovo attacco terroristico sulla pace e la sicurezza vicina al confine con Ue e Nato». Lo afferma su Twitter il ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov, riferendosi all’attacco russo al Centro Internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza vicino a Leopoli, precisando che "lì lavorano istruttori stranieri". "Informazioni sulle vittime sono in corso di accertamento", aggiunge il ministro che lancia un appello: "Serve agire per mettere fine a questo. Chiudete i cieli!". 09:40 Almeno 9 morti in attacco base sud-ovest Leopoli - Almeno 9 persone sono rimaste uccise nell’attacco avvenuto stamane al centro militare internazionale per il mantenimento della pace a sud-ovest di Leopoli mentre i feriti sono 57. Lo riferisce il governatore della regione, scrivono i media internazionali. Maksym Kozytskyy ha confermato che la Russia ha lanciato 30 razzi contro il complesso che si trova a circa 25 km dal confine con la Polonia mentre le prime informazioni parlavano di 8 missili. 09:00 - Accerchiati. Le forze russe stanno tentando di circondare quelle ucraine nell’est del Paese avanzando dalla direzione di Kharkiv e Mariupol. Lo ha detto stamane il ministero della Difesa britannico. «Le forze russe stanno tentando di circondare le forze ucraine nell’est del Paese mentre avanzano dalla direzione di Kharkiv a nord e Mariupol a sud», scrive il ministero su Twitter citando l’Intelligence. «Le forze russe che avanzano dalla Crimea stanno tentando di aggirare Mykolaiv mentre cercano di arrivare a ovest verso Odessa», ha aggiunto. Il ministero osserva che la Russia sta «pagando un prezzo elevato per ogni avanzata» poiché le forze armate ucraine continuano a offrire una strenua resistenza in tutto il Paese. 08:38 - Le vere mire di Putin secondo Zelenskiy. La Russia sta cercando di creare nuove «pseudo-repubbliche» in Ucraina per spezzare il Paese. A lanciare l’avvertimento è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video nella notte, secondo quanto riportano i media internazionali. Zelenskiy si è appellato alle regioni dell’Ucraina, compresa Kherson, che è stata catturata dalle forze russe, affinché non ripetano l’esperienza di Donetsk e Luhansk. «Gli occupanti sul territorio della regione di Kherson stanno cercando di ripetere la triste esperienza della formazione di pseudo-repubbliche», ha detto. «Stanno ricattando i leader locali, mettendo pressione sui deputati, cercando qualcuno da corrompere», ha aggiunto. «Gli invasori russi non possono conquistarci. Non hanno abbastanza forza, non hanno abbastanza spirito. Stanno solo contando sulla violenza, solo sul terrore. Solo sulle armi, che hanno in abbondanza. Ma gli invasori non sono portati per una vita normale. E la gente può sentirsi felice e sognare. Ma sono biologicamente incapaci di rendere la vita normale. Ovunque la Russia sia andata in terra straniera, il sogni sono impossibili», ha detto Zelensky, tornando a sollecitare gli "alleati e amici» all’estero a «continuare a fare di più per il nostro Paese, per gli ucraini e l’Ucraina, perché non è solo per l'Ucraina ma per tutta l’Europa». 08:01 - L'ennesimo attacco. Le forze russe hanno attaccato la base aerea di Ivano-Frankivsk, a poca distanza da Leopoli, nelle prime ore del giorno: lo ha riferito il sindaco della città, Ruslan Martsinkiv. Martsinkiv ha aggiunto che l’aeroporto è stato l’obiettivo degli attacchi russi per il secondo giorno consecutivo. 07:05 - Colpito il campo di addestramento militare. Le truppe russe hanno lanciato numerosi attacchi aerei su un campo di addestramento militare fuori dalla città ucraina di Leopoli, vicino al confine con la Polonia, ha detto domenica un funzionario locale. La Russia «ha lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza», a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, ha specificato sulla sua pagina Facebook il capo dell’amministrazione regionale Maxim Kozitsky, aggiungendo che sono stati lanciati otto missili. 06:58 - Colpito il centro internazionale per la pace. Le forze russe che stanno bombardando Leopoli hanno colpito il Centro internazionale per la pace e la sicurezza dell’Ucraina. Lo dice il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, in un post su Facebook. Citando le informazioni dell’amministrazione militare regionale di Leopoli, Sadovyi ha affermato che i russi hanno lanciato 8 missili, secondo le prime informazioni. Non è ancora noto se ci siano vittime. 05:30 - Esplosioni mattutine. Leopoli è sotto attacco dei russi. Lo riporta il Kyiv Independent, sottolineando che diverse esplosioni sono state sentite anche a Kherson. 05:26 - Abbattuto un drone - Un drone con tre chilogrammi di esplosivo è stato abbattuto dalle forze di sicurezza ucraine a Kiev. Lo riporta Bbc, citando funzionari e testimoni. Il drone è caduto nel quartiere di Podil e ha causato un principio di incendio. 04:52 L'uso delle armi chimiche - «Dobbiamo restare vigili perché è possibile che la Russia possa pianificare operazioni con armi chimiche» e questo sarebbe un «crimine di guerra». Lo afferma il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag riportata da Cncb. 04:.51 L'attacco... singolare. In ritorsione per le sanzioni, Mosca se la prende con Peppa Pig. Un tribunale russo stabilisce infatti che l’immagine del popolare personaggio dei cartoni animati può essere usata liberamente in Russia senza alcuna punizione, nonostante una battaglia legale in corso. Lo riporta il Daily Mail. Entertainment One, la società a cui fa capo Peppa Pig e che ne controlla i diritti, ha infatti una causa contro un imprenditorie russo che ha disegnato la sua versione del personaggio dei cartoni in violazione, secondo l’azienda, del copyright. Nel motivare la sua decisione, il giudice ha fatto riferimento alle «azioni ostili degli Stati Uniti e di altri paesi stranieri». La decisione della giustizia russa preoccupa perché potrebbe aprire la strada ad abusi massicci del copyright. 01:38 Gli ospedali colpiti - Gli attacchi russi hanno colpito almeno nove strutture sanitarie in Ucraina, incluso l’ospedale di Mariupol. Emerge da un’analisi del Washington Post. «Gli ospedali e le strutture sanitarie sono protette dalle leggi umanitarie internazionali», ricorda Jason Straziuso, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa.