Sabato 23 Novembre 2024

Zelensky accusa le forze di Putin: "Genocidio in Ucraina". A Bucha cadaveri in strada. Bombardamenti su Kharkiv: 7 morti

 
 
 
 
 
 
 
 
 

Trentanovesimo giorno di guerra in Ucraina. Esplosioni si sono verificate nel centro di Odessa, la città portuale sul Mar Nero nel sud dell’Ucraina dove sarebbe stata colpita una "infrastruttura critica". Immagini pubblicate sui social mostrano il centro cittadino colpito da alcuni razzi e colonne di fumo tra i palazzi. Le esplosioni si sono verificate intorno alle 6 locali (le 5 in Italia). Nella notte le sirene di allarme per i movimenti dei bombardieri russi sono suonate in diverse città ucraine: da Kiev, Mariupol, Leopoli e, appunto, Odessa. Il governo ucraino rivendica un importante successo nella guerra contro la Russia, la "completa liberazione della regione di Kiev", tuttavia il passaggio delle truppe di Putin lascia dietro di sé una lunga scia di sangue. A partire dal sobborgo diBucha, dove centinaia di morti sono stati seppelliti in fosse comuni. «Le truppe russe vogliono prendere il Donbass e il sud dell’Ucraina. Siamo consapevoli che il nemico ha riserve per aumentare la pressione a est. Qual è il nostro obiettivo? Proteggere la nostra libertà, la nostra terra, la nostra gente». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo discorso video notturno. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, intanto, in un’intervista televisiva al canale Bielorussia 24 ha sottolineato che l’obiettivo dell’operazione militare russa in Ucraina è 'salvare' le Repubbliche Popolari di Donetsk e Lugansk e ripristinare la loro statualità entro i confini del 2014.  

La cronaca in diretta

22:01  - 7 morti e 34 feriti in bombardamenti su Kharkiv -  Almeno 7 persone sono morte e 34 sono rimaste ferite nei bombardamenti russi di oggi su Kharkiv. Lo hanno riferito le autorità locali. 21:12 - Di Maio agli italiani in Ucraina: lasciate il Paese - «Lasciate l’Ucraina il prima possibile». E’ l’appello lanciato dal ministro degli esteri Luigi Di Maio a Che Tempo Che fa su Rai3 spiegando come i connazionali ancora in Ucraina sono 160 e come la maggioranza di essi non vuole lasciare il Paese. "I fatti di Bucha accelerano tutto, il pacchetto di sanzioni economiche contro la Russia potrebbe arrivare prima di una settimana. Non escludiamo dibattito su import gas dalla Russia".  "Non vogliamo scatenare la terza guerra mondiale, ma manderemo le nostre truppe per rafforzare i confini a est. Rafforzeremo la presenza Nato sul fianco est. Davanti alle immagini di Bucha la reazione deve essere concreta", ha aggiunto. 18:49 -  Kiev, a Mariupol e Kharkiv corridoi bloccati  - «I corridoi umanitari per l’arrivo di cibo e le evacuazioni a Mariupol e Kharkiv sono bloccati e quello di Odessa va a singhiozzo, funziona al 50%». E’ l’allarme lanciato all’ANSA dal capo dell’unità di crisi di Leopoli, Nataliya Smikh. 15:58 - Zelensky accusa le forze russe, "Genocidio in Ucraina" - Il presidente ucraino Volodomyr Zelensky accusa la Russia di commettere un «genocidio" in Ucraina per spazzare via «l'intera nazione». «Sì, questo è un genocidio. L’eliminazione di tutta la nazione e del popolo, siamo cittadini dell’Ucraina. Abbiamo più di 100 nazionalità. Questa è la distruzione e lo sterminio di tutte queste nazionalità», ha detto in un’intervista al canale statunitense 14:57 Kiev, 57 corpi in una fossa comune a Bucha - I corpi di 57 persone sono stati trovati in una fossa comune a Bucha, città nella regione di Kiev riconquistata in settimana dalle forze ucraine. Lo ha denunciato il capo dei soccorritori, Serhii Kaplychny, mostrando il sito alla France Press. Erano visibili una decina di cadaveri, alcuni solo parzialmente sepolti. «Qui sono sepolte 57 persone», ha detto Kaplychnyi, che coordina le operazioni per il recupero dei corpi. 14:53 Media russi, nuove esplosioni a Belgorod - Un’esplosione si è verificata oggi nel villaggio di Tomarovka nella regione russa di Belgorod, a 40 km dal confine dell’Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione del distretto urbano di Yakovlevsky Oleg Medvedev, come riporta l’agenzia Ria Novosti. «Tutto è calmo a Tomarovka, detriti sono caduti a terra. La strada è stata transennata, sono stati chiamati i servizi di emergenza. I detriti sono stati ispezionati: non rappresentano un pericolo, sono stati portati via, non si segnalano danni», ha aggiunto. 14:17 Nuove sirene di allarme a Odessa, gente nei rifugi - A Odessa sono tornate a suonare le sirene di allarme a fine mattina con le autorità che hanno invitato la popolazione a mettersi al riparo, nelle abitazioni o nei rifugi. 13:56 Cremlino, prima o poi dovremo dialogare con Occidente - «Non ci può essere nessun vuoto completo o isolamento per la Russia, è tecnologicamente impossibile nel mondo moderno, il mondo è molto più grande dell’Europa. E la Russia stessa è molto più grande dell’Europa. Eppure prima o poi dovremo stabilire un dialogo, che qualcuno all’estero lo voglia o no». Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in un’intervista con il canale televisivo Russia-1, ripreso da Tass. 13:38 Kiev, 'missili russi hanno colpito porto di Mykolaiv' - Diversi missili russi hanno colpito il porto di Mykolaiv sul Mar Nero, secondo quanto riferito Anton Gerashchenko, collaboratore del ministero ucraino dell’Interno, scrive il Guardian. Gerashchenko fa sua volta riferimento alle autorità locali che danno indicazioni sull'attacco. 13:26 Cremlino, raggiungeremo ogni obiettivo operazione - La Russia raggiungerà tutti gli obiettivi della sua «operazione militare speciale» in Ucraina. Lo ha assicurato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, auspicando che alla fine Mosca e Kiev possano firmare una sorta di accordo di pace. 13:23 Cremlino auspica firma accordo, poi incontro Putin-Zelensky - Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha auspicato la firma di una bozza di accordo tra Russia e Ucraina, dopo la quale è «ipoteticamente possibile» un incontro tra i due presidenti, Putin e Zelensky. «Putin non ha mai rifiutato» di incontrate Zelensky. «Un incontro, sì, è ipoteticamente possibile. Ma perché si tenga è necessario che un documento specifico maturi nel lavoro delle due delegazioni. Non un insieme di idee, ma un documento scritto specifico. Poi sarà la volta di questo incontro», ha detto Peskov in un’intervista al canale televisivo Rossiya 1. Alla giornalista che gli chiedeva se questo documento sarebbe stato elaborato, Peskov ha ricordato l’esperienza degli accordi di Minsk sul Donbass. «Abbiamo questa esperienza, la ricordiamo, la ricordiamo molto bene e agiamo di conseguenza», ha detto. 13:21 Cremlino, su gas no minacce, conteniamo i rischi - Sul fronte del gas, la Russia «non minaccia nessuno» ma a causa del contesto ostile ha «bisogno di coprire i rischi». E’ quanto ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riferito dall’agenzia Ria Novosti. E ha insistito: Mosca «non vuole rendere la vita difficile» agli acquirenti occidentali. 13:19 Ambasciatrice Gb, russi usano lo stupro come arma - Melinda Simmons, ambasciatrice britannica in Ucraina, ha accusato l’esercito russo di usare deliberatamente lo stupro come arma militare. «Lo stupro è un’arma di guerra. E anche se non conosciamo ancora la portata del suo uso in Ucraina, è già chiaro che faceva parte dell’arsenale della Federazione Russa», ha affermato la diplomatica, come riporta Pravda ucraina. Per Simmons ci sono prove sufficienti per parlare di azioni deliberate e approvate dai militari, non di singoli crimini. «Le donne sono state violentate davanti ai loro figli, le ragazze davanti alle loro famiglie, come atto deliberato di riduzione in schiavitù». 12:56 Due esplosioni in città confine russa Belgorad - Due esplosioni sono state udite nella città russa di Belgorod, vicino al confine con l’Ucraina. Lo riferiscono due testimoni citati dalla Reuters, pochi giorni dopo che le autorità russe hanno accusato le forze ucraine di aver colpito un deposito di carburante. La causa delle esplosioni non è al momento chiara. 12:12  'A Bucha un massacro deliberato', Kiev chiede più sanzioni - «Il massacro di Bucha è stato deliberato. I russi mirano ad eliminare il maggior numero possibile di ucraini. Dobbiamo fermarli e cacciarli via». Lo afferma il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba su twitter. Kuleba chiede «nuove devastanti sanzioni del G7 ora: embargo su petrolio, gas e carbone; chiudere tutti i porti alle navi e alle merci russe; scollegare tutte le banche russe da Swift». 12:09 Russi hanno distrutto più grande raffineria Ucraina - Le forze russe hanno distrutto la più grande raffineria dell’Ucraina a Kremenchuk durante un attacco missilistico di venerdì scorso, 1 aprile. Lo riferisce il Kyiv Independent, aggiungendo che Mosca continua a prendere di mira i depositi di petrolio nel Paese, compreso a Leopoli e Dnipro nei giorni scorsi. Stamani un raid russo ha centrato un deposito di carburante anche a Odessa, secondo quanto riportato dai media. Il ministero della Difesa russo ha poi confermato di aver «distrutto una raffineria di petrolio e tre impianti di stoccaggio di carburante nelle vicinanze della città di Odessa». 12:06 Tra corpi in fosse comuni a Bucha anche un calciatore - Il corpo di Oleksandr Sukhenko, ex calciatore del club Seagull Second League, è stato trovato in una fossa comune vicino a Motyzhyn, nel distretto di Bucha. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian, sottolineando che è stato ucciso insieme ai suoi genitori. Sua madre Olga Sukhenko era il capo del villaggio di Motyzhyn e suo padre Igor Sukhenko era il presidente della squadra di calcio locale Kolos. 11:03 Kiev, russi hanno perso 18 mila uomini da inizio guerra - Dal 24 febbraio, inizio della guerra, a oggi, le truppe russe avrebbero perduto circa 18 mila uomini: la cifra è quella calcolata dallo Stato Maggiore delle forze armate ucraine in un post pubblicato su Facebook. I russi avrebbero perso tra l’altro 644 carri armati, 1.830 blindati, 143 aerei, 134 elicotteri, 1.249 veicoli, sette navi, 76 autobotti di carburante 10.37 - Vereshchuk, undici sindaci ostaggi dei russi - La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha reso noto che 11 sindaci di municipalità locali delle regioni di Kiev, Kherson, Kharkiv, Zaporizhzhia, Mykolaiv e Donetsk sono stati catturati dai russi e tenuti in ostaggio. «Ne informiamo il comitato internazionale della Croce Rossa, le Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali, e chiediamo che tutti i nostri civili, sindaci, preti, attivisti e giornalisti siano rilasciati» ha detto Vereshchuk. Una sindaca del villaggio di Motyzhyn, Olha Sukhenko, è stata uccisa ieri mentre era detenuta dai russi e «questo è un crimine di guerra. Chi lo ha perpetrato sarà ritenuto responsabile secondo il diritto internazionale» ha aggiunto la vice premier ucraina. 10.36 - Separatisti, aperto corridoio per stranieri da Mariupol - Un portavoce dei separatisti di Donetsk, Eduard Basurin, ha confermato che dalla scorsa mezzanotte è in vigore un cessate il fuoco temporaneo per consentire l’evacuazione di «cittadini stranieri» da Mariupol. "Un corridoio umanitario da Mariupol a Berdyansk è in corso dalla mezzanotte del 3 aprile. Le forze armate russe e della Repubblica di Donetsk garantiscono il rigoroso rispetto di un cessate il fuoco temporaneo lungo questa strada. Da Berdyansk, gli stranieri possono essere evacuati lungo qualunque strada: via terra verso la Crimea o verso i territori controllati da Kiev, oppure via mare», ha detto Basurin citato da Interfax. 10.14 - Il regista lituano Kvedarivicius ucciso a Mariupol - Il regista e documentarista lituano Mantas Kvedarivicius è rimasto ucciso ieri mentre tentava di abbandonare la città ucraina di Mariupol. Lo hanno riferito media lituani. Kvedarivicius era in Ucraina per «catturare la brutale realtà della guerra» secondo il portale di notizie lituano Delfi ed è morto quando la sua vettura è stata colpita da un razzo. Il decesso del regista, 45 anni, è stato annunciato dal suo collega russo-lettone Vitalijus Manskis, sul proprio profilo Facebook, dove ha scritto che il lutuano è morto «con la telecamera tra le mani». Il regista era conosciuto proprio per un documentario intitolato 'Mariupolis' del 2016. 10.09 - Russia conferma attacco raffineria e depositi a Odessa - Il Ministero della Difesa russo ha confermato che le forze armate russe hanno lanciato un attacco missilistico, navale e aereo, su una raffineria e tre depositi di carburanti nei pressi di Odessa. «Questa mattina, missili di precisione guidati da unità marittime e aeree hanno distrutto una raffineria di petrolio e tre depositi di carburante nei pressi della città di Odessa, che rifornivano le forze ucraine vicine a Mykolaiv», ha detto il portavoce del Ministero, Igor Konashenkov, in un punto stampa. «Le forze amate della Federazione Russa stanno proseguendo nell’operazione militare speciale in Ucraina». 9.04 - Sale a 416, di cui 158 uccisi e più di 258 feriti, il numero dei bambini vittime della guerra in Ucraina - Lo riporta l’ufficio del procuratore generale su Telegram, ripreso da Unian. «Questi dati non sono definitivi, poiché è in corso l'identificazione nei territori temporaneamente occupati e liberati. In particolare, nella città di Mariupol, in alcune aree delle regioni di Kiev, Chernihiv e Lugansk», afferma il procuratore. 9.03 - Mosca, manca ancora intesa per una riunione al vertice - «La bozza di accordo non è pronta per essere presentata a una riunione al vertice. Ripeto ancora e ancora: La posizione della Russia sulla Crimea e sul Donbas rimane immutata». Lo afferma su Telegram il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky, ripreso dai media internazionali. Ieri il capo negoziatore ucraino, David Arakhamia, ha detto ai media che la Russia aveva «dato una risposta ufficiale a tutte le posizioni, che accettano la posizione (ucraina), tranne la questione della Crimea (che è stata annessa dalla Russia nel 2014)». 8.54 - La Russia afferma che Putin e Zelensky non sono ancora pronti per incontrarsi a un negoziato - Lo dice il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, su Telegram, e spiega che la posizione di Mosca su Crimea e Donbass rimane invariata. La dichiarazione di Medinsky imprime un colpo di freno alle precedenti aperture verbali tra Mosca e Kiev. «La bozza di accordo non è pronta per essere sottoposta a un incontro al vertice. Ripeto e ripeto ancora: la posizione della Russia su Crimea e Donbass resta IMMUTATA». 8.38 - Kiev, respinti 6 attacchi missilistici nel Donbass - «Sul territorio degli oblast di Donetsk e Lugansk, nel Donbass l’Ucraina «ha respinto sei attacchi nemici, distrutto quattro carri armati, sei unità di veicoli blindati e sette unità di veicoli nemici». Lo affermano i vertici militari ucraini in un post su Facebook, riportato da Bbc. 8.35 - "A Odessa bombardati depositi di carburante " - Alcune fonti giornalistiche sui social media affermano che a essere colpiti dai razzi russi a Odessa sono dei depositi di carburante situati vicino al porto. Richard Gaisford, inviato della britannica Itv, parla di almeno cinque punti di impatto. Nelle immagini da lui postate si vedono enormi colonne di fumo nero che oscurano tutto il cielo. Non ci sono vittime a Odessa, secondo l’ufficiale del comando operativo «Sud» Vladislav Nazarov, citato da Unian. Il vice del consiglio comunale di Odessa, Petro Obukhov, ha chiesto ai cittadini di restare in casa e non interferire coi soccorsi. 8.10 - Kiev, abbattuti alcuni missili russi su Odessa - «Odessa è stata attaccata dall’aria», ha scritto Anton Herashchenko, consigliere del ministero degli Interni ucraino sul suo account Telegram. «Si registrano incendi in alcune zone» della città, da cui si elevano tre grandi colonne di fumo nero, sotto alle quali sono ben visibile le fiamme. Alcuni dei missili lanciati dai russi "sono stati abbattuti», ha scritto Herashchenko. L’attacco, che avrebbe colpito delle non meglio precisate «infrastrutture», è stato lanciato intorno alle 6, le 5 italiane. 7.43 - Gb pronta a invio missili antinave a Odessa - Il primo ministro britannico Boris Johnson intende inviare all’Ucraina armi contro un attacco dal mare con cui la Russia potrebbe impadronirsi dell’area sud del Paese. Lo riferisce il Sunday Times. La Gran Bretagna medita di provvedere Kiev di missili antinave sia per l’impiego contro la flotta russa sia per proteggere Odessa e i centri costieri che al momento sono oggetto di bombardamenti dal mare. 7.38 - Cia svelò prima piano attacco russo a Zelensky - Il direttore della Cia, William Burns, prima che cominciasse l’invasione russa aveva fornito a Kiev informazioni di grande importanza che hanno aiutato il Paese a preparare i piani difensivi nei primi giorni di guerra. E’ quanto riferisce il Wall Street Journal, secondo cui «a metà gennaio il direttore della Cia, Burns, fece un viaggio segreto a Kiev per incontrare Zelensky». L’intelligence americana aveva difatti acquisito maggiori notizie sul piano di invasione russo, «compreso il fatto che includeva un rapido attacco verso Kiev dalla Bielorussia. Il direttore della Cia fornì un pezzo fondamentale di intelligence che aiuta l’Ucraina in misura significativa nei primi giorni di guerra», per esempio che i russi pianificavano di impossessarsi dell’Aeroporto Antonov a Hostomel, vicino alla capitale ucraina, e di utilizzarlo per paracadutare le truppe che avrebbero dovuto prendere Kiev e abbattere il governo. 7.24 - Intelligence Gb, prosegue blocco Mar Nero, rischio mine - Secondo l’ultimo aggiornamento diffuso dall’intelligence britannica, le forze navali russe mantengono il loro blocco a distanza delle coste ucraine nel Mar Nero e nel Mar d’Azov, impedendo l’arrivo di approvvigionamenti via mare. La Russia conserva ancora la capacità di tentare uno sbarco anfibio, ma l’operazione si presterebbe con molta probabilità al rischio determinato dal fatto che le forze ucraine vi si sono preparate. Le mine nel Mar Nero continuano a costituire un serio rischio per le attività marittime, anche se rimane poco chiara e controversa la loro presenza, è quasi certamente dovuta, secondo l’intelligence britannica, alle operazioni navali russe nell’area e ciò dimostra come l’invasione russa dell’Ucraina stia colpendo interessi civili e neutrali. 6.50 - Per Human Rights Watch ci sono «prove di crimini di guerra commessi a Bucha» - La cittadina a nordovest di Kiev è da lungo tempo occupata dalle forze armate russe. La notizia è riportata dal Wall street journal. In dettaglio il gruppo per i diritti umani ha affermato di aver intervistato una donna che ha visto le truppe russe radunare cinque uomini e sparare a uno di loro alla nuca, uccidendolo. «Abbiamo documentato un evidente caso di esecuzione sommaria da parte delle forze armate della Federazione Russa a Bucha il 4 marzo scorso», ha affermato una portavoce di Human Rights Watch.  

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