Un distaccamento di caccia F-35A dell’Aeronautica militare italiana è pronto per schierarsi in Islanda a sostegno degli sforzi duraturi di polizia aerea della Nato nell’estremo nord. Lo rende noto l’Alleanza atlantica. «Si stanza alla base aerea di Amendola, i moderni caccia F-35A si stanno preparando per il loro dispiegamento di due mesi in Islanda per la missione di routine programmata di fornire velivoli intercettori a supporto della sorveglianza aerea islandese», spiega la Nato. Dalsito aeronautica.difesa.it
Cosa sono i velivoli F-35
Il velivolo F-35 è un sistema d’arma aeronautico di quinta generazione dotato di uno spettro di capacità operative tale da consentire lo svolgimento contemporaneo ed autonomo di tutte le missioni della dottrina aerotattica. Lo stato dell’arte della tecnologia applicata alla sensoristica di bordo e la bassa osservabilità del velivolo (ridotta capacità di essere scoperto da RADAR ostili), sono elementi distintivi che consentono di aumentarne esponenzialmente l’efficacia operativa, garantendo non solo maggiori livelli di sopravvivenza in territori ostili, ma anche una elevata consapevolezza e conoscenza dello scenario tattico, elemento quest’ultimo, estremamente prezioso nei moderni scenari di crisi. Le elevate capacità di scoperta, identificazione e precisione d’ingaggio, conferiscono al velivolo un potenziale di assoluto rilievo che, unito ad innovative capacità di comunicazione e condivisione real-time delle informazioni essenziali (capacità Net-Centric), fornisce al pilota una gestione del teatro d’operazione senza eguali, rendendo l'F-35 un assetto pregiato che s’inserisce perfettamente nel moderno contesto operativo. Per queste sue peculiari caratteristiche, il velivolo F-35 è stato scelto come il sistema d’arma più idoneo per le prime linee operative di molte nazioni alleate. La partecipazione italiana al Programma Joint Strike Fighter inizia nel 2002, per vedere poi nel 2009 il Parlamento italiano approvare l’acquisizione dei velivoli e la realizzazione di una linea nazionale di assemblaggio e verifica finale. Da allora, il coinvolgimento crescente dell’Italia ha portato il raggiungimento di importanti milestones quali, ad esempio: il primo volo del primo velivolo assemblato in Italia (Settembre 2015), la prima trasvolata atlantica nella storia dell'F-35 (Febbraio 2016), il primo paese Partner ad attivare una base operativa JSF al di fuori dei confini statunitensi presso il 32° Stormo di Amendola (dicembre 2016). Il velivolo è attualmente in uso all’Aeronautica Militare è quello nella variante A, Conventional Take-Off and Landing (CTOL): versione a decollo e atterraggio convenzionale. Il 25 gennaio del 2018 è stata consegnata al Ministero della Difesa anche la versione B, Short Take-Off and Vertical Landing (STOVL): versione a decollo corto ed atterraggio verticale per l’impiego sia su piste austere e sia su unità navali tipo LHA/LHD/CV (Amphibious Assault Ships and Aircraft Carrier).
Caratteristiche tecniche:
Versione A - Apertura alare: 10,6 mt - lunghezza: 15,4 mt – altezza: 4,6 mt - superficie alare: 42,7 mq - velocità massima: 1.6 mach - tangenza operativa: 15.240 mt - raggio d’azione: oltre 1100 km – impianto propulsivo: 1 turbofan Pratt & Whitney F135 da 191kN (con postbruciatore) – peso a carburante interno: oltre 8000 kg - equipaggio: 1 pilota – armamento: cannone interno, armamento di caduta a guida GPS e laser, missili aria-aria a guida radar e infrarossa. Versione B - Apertura alare: 10,6 mt - lunghezza: 15,6 mt – altezza 4,6mt - superficie alare: 42,7 mq - velocità massima: 1.6 mach - tangenza operativa: 15.240 mt - raggio d’azione: oltre 800 km – impianto propulsivo: 1 turbofan Pratt & Whitney F135 da 187kN (con postbruciatore) – carburante interno: oltre 6000 kg - equipaggio: 1 pilota – armamento: cannone esterno, armamento di caduta a guida GPS e laser, missili aria-aria a guida radar e infrarossa.