Le mogli dei militari del battaglione Azov, asserragliato nel complesso industriale dell’Azovstal di Mariupol sotto l’assedio delle forze russe, hanno chiesto a Papa Francesco di contattare Vladimir Putin per intercedere in favore dei loro mariti. Lo hanno raccontato loro stesso al termine dell’incontro che il Pontefice ha accordato loro al termine dell’udienza di oggi.
«Abbiamo chiesto al Papa di venire in Ucraina e di parlare a Putin e dirgli di lasciarli andare», hanno detto invocando l’intervento del Papa «come parte terza». Il timore è che dopo la cattura i loro congiutni possano essere torturati ed uccisi, ed anche adesso all’interno dell’acciaieria «ci sono 700 soldati feriti, in condizioni gravissime con amputazioni e altri problemi, molti sono morti e non possiamo sotterrarli in modo cristiano».
Caricamento commenti
Commenta la notizia