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La lumaca con un bossolo: le armi dalla Germania a Kiev. L'ironia dell'ambasciatore ucraino

“Armi tedesche per l'Ucraina già in arrivo” . Ho appena ricevuto un messaggio da un membro del governo di Kiev. bene La Russia non deve vincere la guerra". Lo scrive su Twitter Andir Melnyk, ambasciatore dell'Ucraina in Germania.  Un'immagine che sembra ironizzare sulla lentezza (e l'insufficienza) dell'invio di armamenti da Berlino verso l'Ucraina.

Spiegel contro Scholz: "E' volutamente ambiguo sull'Ucraina"

Un reportage del giornale liberal-progressista Spiegel, che racconta il viaggio in Africa di Olaf Scholz, ha criticato ampiamente il cancelliere e le sue posizioni sulla guerra in Ucraina. Nell’articolo non ci sono citazioni dirette del cancelliere, ma durante diversi voli tra le varie capitali africane, Scholz avrebbe parlato molto con i giornalisti. Il cancelliere avrebbe ripetuto la frase per cui lui non sarebbe il Kaiser Guglielmo II - che fece scivolare la Germania nella Prima Guerra Mondiale - per giustificare la prudenza nel consegnare armi all’Ucraina. Il resoconto di Spiegel, scritto da Dirk Kurbjuweit, riporta poi che «Scholz ha mantenuto un profilo basso sul tema degli obiettivi della guerra. Una vittoria dell’Ucraina non sembra essere un’opzione. Questa strategia potrebbe essere chiamata "attesa attiva". I tedeschi forniscono cautamente armi, partecipano cautamente ai boicottaggi e aspettano poi che Putin dica di aver raggiunto i suoi obiettivi». Scholz avrebbe tuttavia rimarcato che Berlino in quel caso non tornerà alla normalità nei rapporti con la Russia. Secondo Spiegel, Scholz avrebbe anche sottolineato il proprio legame con le impostazioni dell’ex cancelliere socialdemocratico Helmut Schmidt. L’articolo evidenzia come, proprio sull'Ucraina, Schmidt fosse molto accondiscendente con Mosca, avendo nel 2014 definito «abbastanza comprensibile» l’occupazione russa della Crimea e citato dubbi sulla stessa esistenza della nazione ucraina. Spiegel analizza di conseguenza come Scholz sarebbe comunque legato alla tradizione di una «realpolitik insensibile" socialdemocratica di cui l’altro ex cancelliere, Gerhard Schroeder, sarebbe solo uno tra gli esempi. «Scholz è diverso, non c'è dubbio», si legge su Spiegel «ma di certo non affermerebbe che il suo modello di riferimento non abbia lasciato in lui alcuna traccia».

A luglio dalla Germania 15 blindati Gepard a Kiev

La Germania, tra l'altro, invierà 15 blindati Gepard, carria armati antiaereo, in Ucraina. Lo ha reso noto un portavoce del ministero degli Esteri. Nella consegna delle armi è previsto anche l’addestramento da parte delle forze armate tedesche e la fornitura di quasi 60mila munizioni. Lo ha reso noto l’agenzia di stampa tedesca Dpa.
L’annuncio è arrivato dopo l’incontro tra il ministro della Difesa tedesco, Christine Lambrecht, e il suo omologo ucraino, Olexii Resnikov. Il Gepard è un blindato antiaereo, armato con due cannoni da 35 mm che possono essere usati contro aerei ed elicotteri ad altitudini fino a 3.500 metri.

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