Si allunga drammaticamente la scia di sangue negli Stati Uniti, mentre il presidente Biden invita all'azione sulle armi, per arginare quella che ormai ha preso la piega di una piaga.
Solo nelle ultime ore, tre persone sono morte per colpi di arma da fuoco in un parcheggio fuori da una chiesa di Ames, in Iowa e cinque sono rimaste ferite durante un funerale in Wisconsin. Tutto dopo che appena ieri un'altra strage simile si era consumata in un ospedale di Tulsa.
"Dobbiamo fare qualcosa questa volta" sulle armi: "non si tratta di strappare le armi a qualcuno o diffamare chi ha armi legalmente" ma "quante altre carneficine siamo disposti ad accettare?". Biden lo ha ribadito parlando agli americani in un discorso alla nazione dopo che nel Paese sono salite ad oltre 200 le sparatorie di massa dall'inizio dell'anno.
Sparatoria davanti a una chiesa in Iowa, tre morti
Due ragazze sono state uccise a colpi di arma da fuoco nel parcheggio davanti alla chiesa Cornerstone di Ames in Iowa. L'uomo si è poi suicidato con la stessa arma. Questo quanto ricostruito in merito alla sparatoria avvenuta nella contea di Story, secondo quanto riferito dal responsabile della Polizia alla stampa locale
Al momento della sparatoria la chiesa era piena di giovani per un incontro settimanale di preghiera.
Il governatore Kim Reynolds ha dichiarato che la sparatoria è stata un «atto di violenza senza senso».
"L'atto di violenza insensata di questa notte - ha detto il governatore - ha tolto la vita a due vittime innocenti nel loro luogo di culto».
Spari nel corso di un funerale in Wisconsin
I feriti sarebbero almeno cinque. La sparatoria è avvenuta al Graceland Cemetery, dove diverse persone stavano dando l'ultimo saluto al 37enne Da'Shontay Lucas King Jr. "Alle 14.26 locali diversi colpi di arma da fuoco sono stati sparati al Graceland Cemetery. Le indagini sono in corso", dice la polizia. Secondo indiscrezioni a essere colpiti sono stati alcuni familiari del defunto.
Il funerale teatro della sparatoria era per Da'Shontay King Jr, ucciso dalla polizia il 20 marzo. L'uomo era stato freddato nei pressi di un posto di blocco dagli agenti che lo avevano fermato nell'ambito di un'indagine sulle armi. Sarebbe sceso dall'auto armato e avrebbe rifiutato di eseguire gli ordini degli agenti a fermarsi e consegnare l'arma. Un poliziotto avrebbe quindi sparato e l'uomo sarebbe morto sul colpo.
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