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Bombardato impianto con 800 civili a Severodonetsk. Centinaia di corpi sotto le macerie a Mariupol

L’Est dell’Ucraina è sotto il fuoco continuo: si combatte ancora nel Donbass, dove lo scontro resta intenso, e l'attenzione è rivolta in particolare alla città di Severodonetsk, nella regione di Lugansk, al centro della battaglia delle ultime settimane. Nel quadro presentato dall’intelligence britannica, nelle ultime 48 ore "il Gruppo di forze orientali russe ha probabilmente aumentato gli sforzi per avanzare a sud di Izium".

Per Londra, la Russia "probabilmente cerca di riguadagnare slancio in quest’area per esercitare ulteriore pressione su Severodonetsk" e per avere la possibilità di "avanzare più in profondità nell’oblast di Donetsk". Al fronte, quindi, le armi non si fermano, mentre sul piano diplomatico non vengono compiuti passi in avanti per la pace.

Intanto, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, è tornato a parlare della guerra in Ucraina e dei suoi effetti nel mondo, rinnovando il suo appello: "L'invasione russa dell’Ucraina deve finire. Ma finché ciò non accadrà - ha scritto in un tweet -, abbiamo bisogno di un’azione immediata: 1. Dobbiamo portare stabilità ai mercati alimentari ed energetici globali. 2. Abbiamo bisogno di rendere immediatamente disponibili risorse per aiutare le comunità e i paesi più poveri". Non c'è, però, ancora l’accordo per lo sblocco del grano che si trova fermo in Ucraina e che minaccia una crisi alimentare globale.

Aggiornamenti

Kiev, 3 morti in raid russi su Kharkiv

Almeno tre persone sono rimaste uccise e altre cinque feriti in bombardamenti compiuti la scorsa notte dalle forze russe nella regione nordorientale ucraina di Kharkiv. Lo ha riferito l’ufficio del procuratore generale della regione, citato da Ukrinform, secondo cui i raid hanno colpito il distretto di Novobavarsky.

Mariupol, 'centinaia di corpi sotto le macerie degli edifici'

Centinaia di corpi sono stati trovati tra le macerie degli edifici distrutti dai bombardamenti russi a Mariupol, secondo il consigliere del sindaco della città Petro Andryushchenko, riportato dalla Bbc. «E' una carovana di morte senza fine, dove tra i 50 e i 100 corpi per ogni caseggiato vengono recuperati da sotto le macerie», ha detto, «non ci sono parole. Solo rabbia».

"Non è ancora chiaro se Putin sarà a G20 a Bali"

Non è ancora chiaro se Vladimir Putin parteciperà al vertice del G20 che si terrà quest’anno a Bali. Lo ha specificato l’ambasciatrice russa in Indonesia Lyudmila Vorobieva che, citata dall’agenzia Antara - riferisce la Bbc - non ha né confermato né smentito la partecipazione del presidente russo. «Non possiamo ancora stabilire se il presidente Putin parteciperà, offline o online... Abbiamo ancora tempo per pensarci e attendiamo sviluppi», ha detto la diplomatica russa.

Mosca, distrutto centro addestramento per stranieri

Un centro di addestramento delle Forze Armate ucraine per combattenti stranieri nella regione di Zhytomyr, a ovest di Kiev, è stato distrutto dai missili russi. Lo ha annunciato il portavoce del ministero della Difesa russa, Igor Konashenkov. «Un attacco con missili a guida aerea di precisione ha distrutto un centro di addestramento delle Forze armate ucraine nella zona di Novohrad-Volysnkyi, oblast di Zhytomyr, dove mercenari stranieri stavano svolgendo un addestramento e una prova di combattimento», ha dichiarato Konashenkov.

La situazione a Severodonetsk è «difficile ma gestibile»

Lo ha fatto sapere Oleksandr Stryuk, sindaco della città dell’Ucraina orientale, teatro da giorni di pesanti combattimenti. Le forze di Kiev mantengono il controllo della zona industriale e delle aree circostanti, nonostante l’intenso fuoco di artiglieria russo che impedisce di evacuare gli abitanti. Sono circa 10 mila i civili intrappolati nella città del Donbass.

Draghi, evitare crisi alimentare: sbloccare porti

«I nostri sforzi per prevenire una crisi alimentare devono partire dai porti ucraini del Mar Nero.
Dobbiamo sbloccare i milioni di tonnellate di cereali bloccati lì a causa del conflitto». Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento di apertura della riunione ministeriale dell’Ocse a Parigi. «Gli sforzi di mediazione delle Nazioni Unite è un passo significativo - ha aggiunto - dobbiamo offrire al presidente Zelensky le assicurazioni di cui ha bisogno che i porti non saranno attaccati. E dobbiamo continuare a sostenere i paesi beneficiari, proprio come sta facendo l’UE con il suo strumento per l’alimentazione e la resilienza».

"Milioni persone moriranno se non si sblocca il grano"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avverte che milioni di persone in tutto il mondo potrebbero morire di fame se la Russia non consentirà all’Ucraina di esportare grano dai suoi porti. «Non possiamo esportare il nostro grano, il mais, l’olio vegetale e altri prodotti che hanno svolto un ruolo di stabilizzazione nel mercato globale», ha detto Zelensky in un discorso video registrato al Time 100 Gala, come riporta Cnn.

"Con le armi dell'Occidente riprenderemmo Severodonetsk"

Se l’Occidente fornisse armi a lungo raggio, i soldati ucraini spazzerebbero via le forze russe da Severodonetsk «in due o tre giorni». Lo ha affermato il governatore di Lugansk, Serhiy Haidai, sottolineando che i combattimenti proseguono intensi ed è impossibile evacuare gli abitanti dalla città nel mirino dell’avanzata russa nel Donbass.

Manovre nel Mar Baltico con 60 navi della Flotta russa

Circa 60 navi della Flotta russa sono state schierate nel Mar Baltico per una esercitazione per sorvegliare e difendere le infrastrutture marittime e le basi della regione di Kaliningrad. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa russo citato dall’agenzia Interfax. «Prima dell’inizio delle manovre, la Flotta del Baltico ha tenuto una serie di esercitazioni per mettere le forze in stato di massima allerta».

Bombardato impianto Azot a Severodonetsk, dentro 800 civili

Bombardato per due volte dall’esercito russo tra ieri sera e la notte scorsa l’impianto chimico Azot a Severodonetsk, dove si sono rifugiati circa 800 civili, 200 dipendenti e circa 600 residenti. Almeno due officine sono state colpite, tra cui una per la produzione di ammoniaca. Lo riferisce il capo dell’amministrazione militare regionale del Lugansk Sergiy Gaidai, riportato da Ukrinform, ma non ci sono informazioni sulla sorte dei civili. Dentro la fabbrica ci sarebbero anche alcune unità militari ucraine che, secondo i combattenti filorussi, sarebbero arretrati in seguito all’assalto dell’esercito di Mosca.

I russi schierano altri carri armati vicino Zaporizhzhia

Le forze russe hanno schierato altri 30 carri armati T-62 a Vasylivka, un villaggio a circa 35 chilometri a sud di Zaporizhzhia. Lo riferiscono i media ucraini, citando un portavoce del ministero della Difesa ucraino.

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