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Guerra in Ucraina. "Dalla Bielorussia missili contro di noi". I russi uccidono 80 polacchi

L’esercito russo afferma di aver colpito con armi di precisione un impianto industriale a Kostiantynivka, nel Donbass, uccidendo «fino a 80 mercenari polacchi» e distruggendo «20 veicoli da combattimento corazzati e 8 sistemi lanciarazzi multipli. Inoltre, ha spiegato il portavoce della Difesa russa, Igor Konashenkov, «nelle ultime 24 ore oltre 300 soldati ucraini e mercenari stranieri sono stati eliminati e 35 armi pesanti sono state distrutte alle porte di Mykolaiv». Insomma, ha concluso Konashenkov, «il nemico continua a soffrire perdite importanti».

Da Kiev: Mosca vuole trascinare Minsk nella guerra

L’Ucraina accusa la Russia di voler trascinare la Bielorussia nel conflitto. «L'attacco missilistico (lanciato dalla Bielorussia, ndr) oggi è direttamente legato agli sforzi del Cremlino tesi a trascinare la Bielorussia nella guerra in Ucraina in qualità di cobelligerante», ha scritto su Telegram la direzione generale dell’intelligence di Kiev.

Lanciati missili dalla Bielorussia contro la regione di Chernihiv

Dalla Bielorussia sono stati lanciati missili contro la regione ucraina di Chernihiv, che si trova a nord-ovest di Kiev. Lo ha reso noto l’esercito ucraino. «Verso le 5 di mattina la regione di Chernihiv ha subito un bombardamento massiccio. Venti missili hanno preso di mira il villaggio di Desna, lanciati dalla Bielorussia (e anche) dal cielo», ha scritto su Facebook il Comando settentrionale delle truppe ucraine precisando che al momento «non ci sono vittime». «Un’infrastruttura è stata colpita», ha spiegato l’esercito ucraino senza precisare se fosse militare o meno. Secondo l’intelligence ucraina, «sei aerei Tu-22M3 hanno sparato 12 missili da crociera dalla città di Petrykaw», nel sud della Bielorussia. «I bombardieri sono decollati dall’aeroporto di Chaikovka, nella regione russa di Kaluga», a 270 chilometri a nord del confine ucraino. «Sono quindi entrati nello spazio aereo della Bielorussia e dopo aver lanciato i missili, sono tornati in Russia», ha proseguito l’intelligence ucraina aggiungendo che oltre a Desna i russi avevano colpito obiettivi «nelle regioni di Kyiv e Sumy» (nord-est). Desna, piccolo villaggio di 7.500 abitanti prima della guerra, si trova a 70 chilometri a nord di Kiev e alla stessa distanza a sud del confine con la Bielorussia. Questo attacco ha preceduto di poche ore l’incontro a San Pietroburgo fra il presidente russo, Vladimir Putin, e il suo omologo bielorusso, Alexander Lukashenko, prima della visita in Bielorussia, prevista per giovedì e venerdì, del capo della diplomazia russa, Serghei Lavrov.

Bandiera polacca rimossa da memoriale in Russia

Le autorità russe hanno rimosso la bandiera polacca da un memoriale che commemora migliaia di polacchi uccisi dall’Unione Sovietica durante la seconda guerra mondiale. Si tratta del memoriale di Katyn, nella regione di Smolensk (ovest della Russia). «Non possono esserci bandiere polacche sui monumenti russi. Ancora meno dopo i commenti francamente anti-russi dei leader politici polacchi», ha detto Andrei Borisov, sindaco di Smolensk, su VKontakte, principale social network russo, postando una foto in cui si vede soltanto la bandiera russa che sventola sul memoriale. La decisione di rimuovere la bandiera polacca è stata presa nell’ambito delle crescenti tensioni fra Mosca e Varsavia per la guerra in Ucraina. Il memoriale di Katyn è stato eretto in memoria dei 25.000 polacchi, per lo più ufficiali dell’esercito ritenuti anticomunisti, massacrati dalla polizia politica dell’Unione Sovietica in una foresta vicino a Smolensk nel 1940 per ordine di Stalin. L’Unione Sovietica aveva da tempo negato la responsabilità delle uccisioni, accusando i nazisti del crimine, prima di ammettere la verità nel 1990

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