E’ di almeno 10 morti e oltre 40 feriti il nuovo bilancio del bombardamento russo su un centro commerciale a Kremenchuk, nell’Ucraina centrale. Lo ha riferito il governatore di Poltava, Dmytro Lunin, citato dai media ucraini, avvertendo che il conteggio delle vittime potrebbe crescere ulteriormente.
"Il grande centro commerciale di Kremenchuk con centinaia di civili all’interno è stato colpito da un attacco russo. La Russia è una disgrazia per l’umanità e deve affrontarne le conseguenze". Lo ha affermato il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba su Twitter. «La risposta dovrebbe essere più armi pesanti per l’Ucraina, più sanzioni alla Russia e più imprese che lasciano la Russia», ha aggiunto. «Il mondo è inorridito dall’attacco della Russia al centro commerciale in Ucraina», ha scritto il segretario di stato Usa, Antony Blinken, su Twitter.
Un civile è morto e un altro è rimasto ferito in un attacco lanciato ieri dalle forze russe nella regione di Sumy, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto ieri sera su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Dmytro Zhyvytskyi, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda. «La giornata di oggi (ieri, ndr) è trascorsa sotto il fuoco costante. Il nemico ha sparato con artiglieria e missili dal suo territorio (dalla Russia, ndr). Hanno lanciato razzi non guidati da elicotteri», ha scritto Zhyvytskyi.
Ma gli attacchi sono continuati: l’esercito russo ha sferrato nelle ultime ore un attacco missilistico contro la regione ucraina di Odessa, sulla costa sud-occidentale del Paese, provocando sei feriti, uno dei quali un bambino. I russi hanno utilizzato il bombardiere strategico Tu-22M, secondo le prime indicazioni del consiglio comunale di Odessa sul suo canale Telegram.
«A seguito dell’attacco a una zona residenziale di un villaggio, diverse case e annessi sono stati distrutti e dati alle fiamme in un’area di circa 500 metri quadrati», si legge nella nota.
La regione di Odessa, con la capitale omonima, non ha praticamente mai ricevuto attacchi diretti dall’esercito russo, che però ha bombardato alcune delle infrastrutture circostanti. Odessa, sulle rive del Mar Nero, è attualmente l’unico porto in Ucraina controllato da Kiev.
Kiev, bombe nella regione di Kharkiv, morti 2 civili
Due civili sono morti la notte scorsa a causa di bombardamenti russi nella regione di Kharkiv: lo ha reso noto il governatore regionale, Oleh Synyehubov, secondo quanto riporta il Guardian. Si tratta di due donne, una di 21 anni e l’altra di 57 anni. Inoltre, ha aggiunto Synyehubov, sempre durante la notte un missile russo ha colpito il cortile di una scuola e altri tre civili sono rimasti feriti.
I russi sono entrati a Lysychansk
Le forze filorusse della Repubblica popolare di Lugansk e le truppe di Mosca sono entrate a Lysychansk da cinque direzioni contemporaneamente: lo ha riferito all’agenzia russa Tass una fonte vicina alla Milizia popolare dell’autoproclamata repubblica, secondo la quale l’anello attorno al restante gruppo ucraino si sta restringendo verso il centro città.
Da settimane le truppe russe combattono per conquistare uno dei loro obiettivi strategici in Ucraina, Lysychansk, l’ultima grande città ancora detenuta dalle truppe ucraine nella provincia orientale di Lugansk. La città gemella, Severodonetsk, è stata conquistata dai russi proprio sabato, una vittoria determinante nella campagna di Mosca per impadronirsi delle province orientali di Lugansk e Donetsk. E sabato i filorussi avevano reso noto di essere entrati a Lysychansk e che stavano isolando i difensori ucraini.
L’esercito ucraino ha respinto gli attacchi russi a ovest di Lysychansk, impedendo che la strategica città nell’Ucraina orientale fosse circondata. Lo ha fatto sapere lo Stato maggiore ucraino nel suo ultimo aggiornamento sulla situazione. «Vicino a Verkhnyokamyanka, le forze di difesa hanno inflitto pesanti perdite al nemico e lo hanno costretto a ritirarsi». Verkhnyokamyanka si trova a pochi chilometri a ovest di Lysychansk sull'ultima importante strada di rifornimento per la città.
Secondo fonti ucraine, la stessa Lysychansk, una delle poche enclavi nella regione di Lugansk non è stata ancora conquistata dai russi, è stata nuovamente bersaglio di attacchi aerei pesanti e artiglieria; e le unità russe sono già alla periferia della città a sud.
Secondo le milizie filorusse, invece, le forze della Repubblica popolare di Lugansk e le truppe di Mosca sono già entrate a Lysychansk da cinque direzioni contemporaneamente.
Bombardamenti senza sosta a Lysychansk, la città gemella di Severodonetsk dove i russi hanno concentrato ora l’offensiva. Secondo Sergei Gaidai, presidente dell’amministrazione statale regionale di Luhansk, «a Lysychansk, Vovchoyarivka, Loskutivka e Verkhnyokamenets, i russi non smettono di distruggere alloggi, strutture industriali e amministrative. Non c'è tempo in cui l’artiglieria nemica si plachi. I russi hanno cercato di attaccare nella zona di Verkhnokamyanka, ma sono stati costretti a ritirarsi: non tutti sono stati in grado di farlo da soli».
Secondo Gaidai, come riporta Ukrainska Pravda, «ci sono molti danni a Lysychansk. Almeno cinque grattacieli sono stati distrutti, in uno dei quali 10 appartamenti sono bruciati contemporaneamente. Sei case private sono state distrutte su una strada».
Trovati oltre 100 cadaveri sotto macerie edificio Mariupol
Più di 100 cadaveri sono stati trovati sotto le macerie di una casa di Mariupol ora sotto l'occupazione russa. Lo afferma, come riporta Ukrinform, il consigliere del sindaco di Mariupol Petro Andryushchenko su Telegram. «Mariupol. Nuove tristi scoperte. Durante l’ispezione degli edifici nel distretto di Livoberezhny in un casa distrutta dall’esplosione di una bomba sono stati trovati più di 100 corpi. I cadaveri sono ancora sotto le macerie. Gli occupanti non hanno intenzione di seppellirli», ha scritto Andryushchenko.
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