"L'esportazione di grano dai porti ucraini potrebbe cominciare domani, 1 agosto". A sostenerlo è Ibrahim Kalin, portavoce del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, citato dalla Tass. La Turchia ha svolto un ruolo di mediazione tra Onu, Russia e Ucraina per sbloccare l'export di grano ucraino fino alla firma dell'intesa, poco più di una settimana fa a Istanbul. Vitaliy Kim, capo dell'amministrazione militare regionale, denuncia, invece, su Telegram il doppio bombardamento dei russi "nella notte" sulla "città di Mykolaiv" durante il quale sarebbero state uccise due persone e altre due sarebbero ferite. Tra le vittime ci sarebbero Oleksiy Vadaturskyi, "proprietario della più grande compagnia di commercio di grano 'Nibulon'" e la moglie. "A seguito dei bombardamenti, diverse infrastrutture sono state danneggiate. In particolare, un hotel, un complesso sportivo, due istituzioni educative e una stazione di servizio. Anche gli edifici residenziali sono stati colpiti", afferma il governatore. L'azienda agricola Nibulon, con sede a Mykolaiv, il cui proprietario è stato ucciso con la moglie, è specializzata nella produzione e nell'esportazione di grano, orzo e mais e dispone di una propria flotta e di un proprio cantiere navale. Il primo convoglio di navi, che dovrebbero partire domani dai porti ucraini, dopo aver raggiunto il 3 agosto le acque territoriali turche, andranno in Somalia in un viaggio che potrebbe durare fino a un mese e mezzo. Lo rendono noto i media turchi, citando fonti del centro di coordinamento dell'export del grano. Le navi saranno ispezionate anche nel porto di Istanbul. Quelle che non forniscono informazioni trasparenti sugli scali portuali e disattivano il segnale di movimento non potranno entrare nelle acque territoriali turche.
Putin alla parata navale a San Pietroburgo
Intanto, il presidente russo Putin partecipa alla parata della Marina Militare a San Pietroburgo e avverte che la Russia "garantirà con fermezza la protezione dei suoi confini marittimi con tutti i mezzi". Durante le celebrazioni Putin firma il nuovo regolamento della Marina che "delinea i confini e le aree degli interessi nazionali della Russia". "La nuova dottrina marittima della Russia - spiega - è stata approvata e abbiamo designato apertamente i confini e le aree degli interessi nazionali vitali della Russia, sia economici che strategici. Prima di tutto, queste sono le nostre acque artiche, le acque del Mar Nero, Mare di Okhotsk e Mare di Bering, il Baltico e gli stretti delle isole Curili" e, assicura, "provvederemo fermamente alla loro protezione con tutti i mezzi". Quindi, sottolinea che "le capacità della Marina sono una parola chiave". "Essa è in grado di contrastare rapidamente tutti coloro che si azzardano a invadere la nostra sovranità e la nostra libertà e svolge con successo e onore compiti strategici alle frontiere del nostro Paese e in qualsiasi parte dell'Oceano mondiale". Poi, il presidente russo annuncia che la consegna dei sistemi missilistici ipersonici Tsirkon alle truppe russe "inizierà nei prossimi mesi". "La fregata Ammiraglio Gorshkov sarà il primo vettore di missili ipersonici Tsirkon", dichiara Putin, ripreso dalla Tass. Si tratta di un potente missile da crociera ipersonico progettato per neutralizzare unità navali maggiori tra cui portaerei, incrociatori e cacciatorpedinieri. Putin sta navigando a bordo di una barca presidenziale per passare in rassegna le navi militari nella parata navale che si svolge sul fiume Neva. All'apertura dell'evento, Putin si è congratulato con i marinai. Quest'anno, oltre 40 navi da combattimento, imbarcazioni e sottomarini delle flotte russe del Nord, del Pacifico, del Baltico e del Mar Nero partecipano alla parata. La parte aerea della parata coinvolgerà più di 40 aerei ed elicotteri dell'aviazione navale e delle forze aerospaziali russe. Oltre 3.500 persone partecipano alla sfilata.
Il drone
Mosca, intanto, stamattina denuncia che un "drone armato ha attaccato la sede dello Stato maggiore della Flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, in Crimea, ferendo almeno cinque persone". A renderlo noto è il governatore della penisola, Mikhail Razvoziaiev. "Questa mattina i nazionalisti ucraini hanno deciso di rovinare la giornata della Flotta russa", che si celebra oggi in Russia, ha scritto il governatore su Telegram. I cinque feriti, fa sapere, sono tutti impiegati della Marina. Il drone, racconta, avrebbe cominciato a sparare una volta entrato nel cortile dell'edificio. Tutti i feriti, ha aggiunto, hanno ricevuto assistenza medica. Il governatore scrive ancora che l'Fsb (l'intelligence russa) è al lavoro per chiarire le circostanze dell'attacco, che Mosca attribuisce agli ucraini. Razvozhaiev invita la popolazione di Sebastopoli a restare calma e decreta la cancellazione degli eventi previsti oggi in città per la Giornata della Flotta russa. Il drone che ha attaccato il comando della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli è di tipo artigianale, "fatto in casa" e monta "un ordigno esplosivo a bassa potenza, che è stato fatto esplodere nel cortile dell'edificio". Le cinque persone ferite, scrive ancora la Tass, sono state colpite da frantumi di vetro delle finestre. Si presume quindi che il drone fosse del tipo a rotori, modificato per uso bellico.